Al Presidente
Dr. Andrea Mondelo,
Al Vice Presidente
Dr. Giorgio Tamborra
Al Direttore Generale
Dr. Vincenzo Alfonsi
del Nuovo Polo Fieristico di Roma
e p.c. La Repubblica
Il Messaggero
Il Corriere della Sera
Il Tempo
Il Manifesto
L’Unità
Leggo Roma
Metro Roma
City Roma
e p.c. Assessorato Ambiente
Comune di Roma
e p.c. Ruotalibera
Romaciclabile
oggetto: interrogazione sul Regolamento della Nuova Fiera di Roma
Gentili,
Presidente
Vice Presidente
e Direttore Generale,
sono il Dr. Romano Puglisi della Provincia di Roma, impegnato nello stand
della Provincia di Roma, per rappresentare le attività della Formazione
Professionale nel Forum P.A., edizione 2007.
Come sono solito fare, mi sono recato in bici al lavoro e entrando
nell’area fieristica ho avuto la sconcertante sorpresa che non potevo
introdurre la mia bici, perchè è vietato.
Lo sconcerto era tanto più grande, quando costatavo che le auto dietro di
me potevano tranquillamente entrare, con il loro carico di gas di scarico
(CO2 e polvere sottili), frastuono di motori e presenza molesta e minacciosa
per i pedoni.
Quindi, ho chiesto le motivazioni di un divieto così paradossale e
anacronistico, visto che la due ruote leggera ha un impatto zero
sull’ambiente, non produce rumori molesti, non produce pericoli alle
persone che marciano a piedi, mentre le auto, al contrario, portano con se
tutti i pericoli e svantaggi ambientali che la bici ci risparmia.
Mi è stato risposto che esiste un Regolamento della Fiera, che dispone il
divieto di entrata, sia alle biciclette e sia ai motocicli per motivi di
sicurezza (?).
Ora, io mi chiedo, se stia vivendo ancora un’epoca precedente a questa
oppure no, quando i problemi di sostenibilità ambientale non erano ancora
in discussione e all’auto era concesso di accedere dappertutto anche in
Piazza Navona (prima piazza italiana pedonalizzata, ricordate?), oppure se
mi trovi in Europa oppure no, visto che in Europa il tema della mobilità
sostenibile è apparso alcune decine di anni fa e oggi hanno politiche e
culture meno arcaiche delle nostre.
Quindi concludo, con il chiederVi se non sia possibile modificare un tale
inopportuno divieto, visto che è agli occhi di tutti l’emergenza
sanitaria e ambientale a causa di un uso esagerato e sfrenato dell’auto,
mentre sarebbe importante sostenere e incentivare - in qualsiasi modo -
l’uso di mezzi alternativi a impatto zero (mezzi di trasporto pubblico
compresi), se vogliamo dare un contributo per frenare l’aumento dei gas di
scarico e che alimenta l’effetto serra con il conseguente progressivo
riscaldamento del pianeta.
Ringrazio per l’attenzione e rimango in attesa di una Vostra gradita
risposta.
Dr. Romano Puglisi
rappresentante
della Formazione Professionale della Provincia di Roma
al Forum P.A. 2007