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Autore: Errata
Data:  
To: badgirlz-list, helena-info
Oggetto: [Badgirlz-list] [ot]Affinity Group su arte femminista, attivismo queer e trans /


   1. European Feminist Forum 2008, 2o Meeting di
Switch Metaphors
ricevo e inoltro con le solite riserve ^_^      
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European Feminist Forum 2008

2o Meeting di Switch Metaphors

Affinity Group su arte femminista, attivismo queer e
trans / gender

Roma, lunedì 28 Maggio 2007

ospitato da 1:1projects, piazza Scipione Ammirato 1/c

ore 15.00 ? 19.30



?It is, of course, hard to climb when you are holding
on

to both ends of a pole, simultaneously or alternately.

It is, therefore, time to switch metaphors.? (Donna
Haraway)



Posizionamento: l?arte femminista può essere critica
verso le
istituzioni, ma come può essere anche uno strumento di
attivismo
femminista? L?arte può servire all?emancipazione queer
o alla
coscienza di come il genere venga performato nella
società? Come una
pratica artistica femminista si riesce a rapportare
rispetto alle
forme di attivismo che non sono riconosciute come arte
(e non sono
pagate) e a quei lavori che raggiungono solo il
pubblico limitato
delle gallerie e dei musei?

Le strategie artistiche producono conoscenza. È dunque
importante che
?noi? identifichiamo altre strategie femministe, così
come che ?loro?
leggano, discutano e combattano le nostre. Switch
Metaphors cerca di
mettere in questione la posizione femminista di
un?artista che parla
?da fuori? all?interno del mondo dell?arte: se
l?esperienza è la
fonte materiale per un desiderio di cambiamento
dell?arte e delle
politiche culturali, come può l?artista andare oltre e
lavorare
attorno alla sua inclusione/esclusione come arte?



Proposta: Il 31 marzo Switch Metaphors ha già
presentato uno dei suoi
lavori a Vienna all?interno della mostra e
dell?incontro
Cyberfeminism past forward. Il 28 maggio a Roma,
Switch Metaphors ha
organizzato il secondo Affinity Group Meeting in
collaborazione con
1:1projects. Vogliamo promuovere una discussione sui
modi in cui si
possono condividere delle strategie artistiche e
discutere questi
temi attraverso e-mail, siti web, blog e Skype.
Chiunque sia
interessata/o a questa proposta può unirsi alla
discussione sul sito
dello European Feminsit Forum con qualunque mezzo
preferisca, per
renderlo una ?project room virtuale? in cui Switch
Metaphors ospiterà
progetti, questionari, video, podcast, ecc. Se vuoi
partecipare
attivamente all?Affinity Group (e sei interessata/o a
discutere gli
argomenti proposti) vieni al meeting a Roma! Da qui
possiamo iniziare
a raccontarci le storie sulle nostre strategie
artistiche e spiegarci
a vicenda come ci prendiamo la responsabilità delle
nostre fiction
(pittura, performance, scrittura, curatela, arte
pubblica, ecc.)
siano progetti commissionati o autofinanziati,
invisibili o
commerciali.

I nostri incontri virtuali sul web o reali nel meeting
determineranno
la forma della nostra discussione allo European
Feminist Forum 2008.



Discussione: il meeting di Roma si concentrerà sui
seguenti temi

Politiche:

sovversione / attivismo politico / attivismo queer /
infiltrazione in
altri ambiti lavorativi

Economie:

mancanza di un discorso che riguardi l?economia nei
discorsi teorico-
artistici e strumentalizzazione dell?arte ( sia
commissionata che
finanziata, visibile o commerciale)

Produzione dei saperi:

condivisione di strategie (leggere, discutere e
combattere le ?loro?
strategie) e creare un campo (leggi: parità di
opportunità) per
rendere il desiderio una strategia o una metodologia
(=fiction)
possibile: assumendo il ruolo dell?artista, del/la
critica/o del/la
curatrice/ore.



Non esitate a portare con voi una documentazione delle
vostre
strategie (power point, video, registrazioni,
giornali, cataloghi,
poster?) per presentarli durante il meeting.



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Lavorando ai contenuti dello European Feminist Forum
2008 le
organizzatrici hanno scelto il modello dell?Affinity
Group, ovvero un
processo innovativo non gerarchico, aperto e
partecipativo per
esplorare quei temi che le/i partecipanti allo
European Feminist
Forum vedono come chiave delle loro visioni politiche
femministe.
Differenti Affinity Group cercano in modo autonomo di
instaurare dei
dialoghi: Switch Metaphors è il nome dell?AG che
lavora per lo
European Feminist Forum sugli argomenti che riguardano
arte e
femminismo, attivismo queer e trans / gender. Ogni
Affinity Group può
assumere diverse forme (un saggio, un?opera d?arte, un
video-
documentario, un podcast, un dialogo europeo, una
ricerca, ecc.):
l?EFF invita tutte/i i/le partecipanti a prendere
parte ai meeting e
a lavorare con qualunque medium venga scelto nel
cyberspace
attraverso tutti i paesi europei, o all?interno di un
solo paese e in
qualunque lingua. Gli Affinity Group hanno iniziato la
loro attività
a gennaio 2007 e continueranno a lavorare in vista
dello European
Feminist Forum che si terrà in Polonia nel giugno
2008. Ogni AG
pubblica il suo dibattito su sito dello EFF:

http://europeanfeministforum.org



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Switch Metaphors è un Affinity Group condotto da Carla
Cruz (PT),
Nina Höchtl (AUT), Suzanne van Rossenberg (NL) e
Francesco Ventrella
(I).



Carla Cruz (Portogallo, 1977). Il suo lavoro si
colloca ai limiti tra
arte e attivismo, che significa che una gran parte del
suo lavoro non
è visibile al pubblico dell?arte o non viene definito
come arte. È la
curatrice di All My Independent Women, una mostra
itinerante con
lavori di arte femminista (f/m). Carla è parte di
diversi collettivi
tra i quali ?Ateliers Mentol? e ?ZoiNA?. Le piace
pensare ad economie
alternative nell?arte, evidenziando sempre i
pregiudizi del sistema
dell?arte.
Carla dice: ?Mi sento molto a mio agio nel limbo tra
arte e attivismo
e tra arte e vandalismo? Sono cresciuta in un contesto
più intimo di
cene e piccoli party attorno ai quali si è venuta a
costituire una
comunità di artisti.?



Nina Höchtl (Austria, 1978) i suoi lavori includono
interventi video,
testi, radio, installazioni e un libro chiamato
Somewhere Between
Desire&Writing, pubblicato nel 2004. Höchtl esplora
l?identità,
la
comunicazione, la percezione e l?esperienza
dell?altro. L?intervista
è spesso parte del suo processo di lavoro, che è un
mezzo di
traduzione del significato, sia nella forma
dell?identificazione che
della soggettivazione.

A proposito del video To my dear friend, Naïma, who is
already 10?
realizzato da una conversazione e con i disegni di
Naïma Nina dice:
?Avere la possibilità di vedere i disegni di Naïma e
parlarle mi ha
rivelato la giocosa e favolosa visione infantile sulla
sessualità.
Lei mi rimette in gioco con le sue domande inerenti ai
ruoli di
genere acquisiti?



Suzanne van Rossenberg (Olanda, 1977) si è laureata
alla
Rjiksakademie de L?Aia e ha preso un Master in Fine
Arts al Piet
Zwart Institute di Rotterdam nel 2004. Il suo lavoro
consiste di
performance, lecture, pittura, siti web e scrittura.
Scrive delle
storie che documentano il suo lavoro artistico e le
sue scelte per
dare al pubblico il contesto nel quale leggere il suo
lavoro. La sua
arte è critica verso l?istituzione. Il suo interesse
principale
riguarda le maniere in cui le strategie artistiche
queer possono
possano contribuire allo sviluppo di diversi campi di
lavoro. Assieme
con Nina Höchtl ha dato vita a trans / gender, una
piattaforma per la
pubblicazione di ricerche artistiche e scientifiche su
temi trans /
gender e queer.

Su zanne dice: ?Mi ritrovo in un approccio
archeologico all?arte
contemporanea. Cosa motiva qualcuno a fare qualcosa
che venga
categorizzato come ?arte?? Estetica? Politica?
Denaro??



Francesco Ventrella (Italia, 1979) è uno storico
dell?arte e curatore
indipendente che vive a Roma. Si è laureato presso «La
Sapienza»
Università di Roma in storia della critica d?arte. Il
suo campo
d?indagine riguarda la critica all?istituzione, gli
studi di genere e
la storiografia femminista, la teoria queer,
semiotica, narratologia,
Walter Benjamin e la critica marxista. È membro
fondatore di
1:1projects, una piattaforma curatoriale di base tra
Roma e Londra.
Ha collaborato con diverse riviste tra cui ?parallax?,
?Vector
magazine?, ?KM/n?, ?Drome?, ?One to One?, ?Flash Art?
e ?Arte e
Critica?. Scrive su ?NEROmagazine?. Ha incontrato
Carla Cruz a GARBa
(2004-2005), un programma di residenza per giovani
artisti in
Basilicata.

Francesco dice: ?Se c?è una sola fiction dominante
(patriarcale), che
contiene tutte le rappresentazioni che noi produciamo,
allora credo
che abbiamo sempre bisogno di dare spazio a dei modi
di produzione
differita del sapere e presentazione del linguaggio,
di modo che
nuove storie possano disseminarsi e nuovi racconti
della nostra
soggettività possano venire alla luce?.



info: +39 349 3532 002

fra_ventrella@???



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