riceviamo e diffondiamo come un virus...
Dopo le discriminazioni, anche i ricatti. Questa è la ricetta su
precarietà e pari opportunità nel comune di Roma.
Con lettera datata 31 maggio 2007, Trambus Open e la Quanta Risorse
Umane spa (la nuova società a cui Trambus Open avrebbe affidato la
gestione delle lavoratrici precarie dei Bus 110/Archeobus e referenti
di Box) hanno formulato una proposta di assunzione, a far data del 13
giugno 2007, con la Quanta Risorse Umane alle lavoratrici precarie in
forza presso i bus della Trambus Open.
Tale proposta, formulata in modo assolutamente generico, è
condizionata alla "definizione delle eventuali situazioni antecedenti
la citata data del 13 giugno 2007".
In sostanza il Presidente di Trambus Open, Raffaele Morese, dopo
averci mantenuto per anni in condizioni di assoluta precarietà, senza
diritti e tutele, attuando nei confronti di tutte noi una
inaccettabile discriminazione di genere, pretende oggi una rinuncia
definitiva alle vertenze legali per tutti i periodi trascorsi
nell'illegalità contrattuale, senza nemmeno stabilire preventivamente,
in un accordo collettivo, condizioni contrattuali, livelli
professionali, garanzia sul futuro occupazionale, nonchè i contenuti
delle pretese "transazioni".
Ribadiamo che la eventuale stabilizzazione dei rapporti contrattuali
non è un regalo che ci viene fatto ma un atto dovuto per la palese
illegalità e discriminazione di genere realizzata in questi anni da
Trambus Open, azienda "fiore all'occhiello" del Comune di Roma.
Il rifiuto posto dai vertici aziendali a sottoscrivere un qualsiasi
accordo collettivo che definisca, nero su bianco, le condizioni della
fantomatica stabilizzazione la dice lunga sull'affidabilità di questo
gruppo dirigente.
Non accetteremo ulteriori soprusi da tali signori. Intervengano ora
direttamente il Comune di Roma e il sindaco Valter Veltroni al fine di
risolvere una volta per tutte l'inaccettabile condizione di precarietà
e di discriminazione che tutte le istituzioni conoscevano ma hanno
fatto finta di non vedere.
Per questo oggi Martedì 5 giugno 2007 noi lavoratrici precarie
operanti nei bus di Trambus Open, hostess e referenti di Box,
scioperiamo l'intera giornata.
Lo sciopero è proclamato, con le stesse modalità, anche per tutti i
lavoratori "maschi" con mansione di autista, o comunque dipendenti di
Trambus Open, che vorranno esprimere con l'adesione allo sciopero la
loro solidarietà alla nostra lotta; nonché per i dipendenti di altre
aziende, Trambus spa e ATAC spa o altra azienda, eventualmente
comandati a sostituire nei bus turistici di Trambus Open le
lavoratrici e i lavoratori aderenti allo sciopero, che invitiamo
calorosamente a non prestarsi ad azioni di crumiraggio.
Dalle ore 8 inizieremo la nostra protesta in p.zza dei Cinquecento,
punto di partenza dei bus 110 e archeobus, e nel corso della giornata
porteremo la nostre rivendicazioni nelle sedi istituzionali del Comune
di Roma per far sentire la nostra voce.
Roma, 5 giugno 2007
Cobas Lavoratrici Precarie TrambusOpen
Cobas del Lavoro Privato - Confederazione Cobas
Viale Manzoni 55, 00185 Roma - Tel. 0677591926 fax 0677206060 - email:
lproma@???
Le precarie di Trambus Open dicono NO a FINTE STABILIZZAZIONI e a
ogni forma di DISCRIMINAZIONE DI GENERE.
In data 28 maggio '07 si è tenuto l'incontro tra la delegazione delle
lavoratrici precarie di Trambus Open Spa, organizzate nella
Confederazione Cobas, e il vertice aziendale. In tale incontro il
Presidente Morese ha formalizzato la risoluzione del contratto di
servizio con la IRS Europa scarl a far data del 12/6 p.v.;
l'affidamento temporaneo del servizio, fino al 31/12/07, ad altra
società; l'assorbimento delle attuali lavoratrici precarie, tramite
contratti di lavoro subordinato, nella nuova società appaltatrice; la
predisposizione di gara di appalto per l'affidamento del servizio a
decorrere dal 1/01/08.
La delegazione ha espresso da subito il proprio dissenso in merito
alle determinazioni del vertice di Trambus, ribadendo che:
· i vertici di Trambus sono responsabili, al pari della
cooperativa Irs Europa, delle condizioni di precarietà subite dalle
hostess e dell'uso illegittimo dei contratti di prestazione
professionale (Partite IVA), per aver da sempre sollecitato la IRS a
adottare forme di lavoro flessibili e precarie e per non aver mai
vigilato sulle forme contrattuali, sul mancato rispetto degli obblighi
di legge per il lavoro subordinato, sulla conseguente evasione
contributiva/assicurativa e sulla totale assenza delle tutele
fondamentali per la salvaguardia della salute delle lavoratrici
operanti nei suoi BUS;
· l'affidamento temporaneo del servizio fino al 31/12/2007 ad
altra società, la QUANTA Società di lavoro interinale, e la successiva
predisposizione di una gara di appalto per l'affidamento del servizio
dal 1 gennaio 2008, confermano la discriminazione di genere già in
essere con il contratto di servizio operante con la IRS Europa e
rendono assolutamente falsa la sbandierata stabilizzazione, essendo la
logica dell'appalto una delle forme con cui si rende instabile e
precaria la forza lavoro.
Con la nostra lotta chiedevamo ben altro:
la fine definitiva della illegittima interposizione di forza lavoro,
della discriminazione di genere e della precarietà attraverso la
internalizzazione delle attività di hostess e referenti di box che,
conti alla mano, è anche economicamente più vantaggiosa e
qualitativamente più produttiva di un qualsiasi appalto.
Invece, i vertici di Trambus hanno deciso di umiliare nuovamente tutte
noi, colpevoli oltretutto di aver "osato" contestare la
discriminazione subita, spostandoci come sopramobili da una
cooperativa ad una società specializzata in affitto di forza lavoro
(a dimostrazione della illegittima interposizione realizzata fin
d'ora), per ribadire che le hostess e le referenti di box sono ruoli
di "serie B" che, a differenza degli autisti, non potranno MAI avere
diritto di cittadinanza dentro l'azienda.
In questo modo Morese, e con esso i diversi esponenti politici del
comune di Roma che hanno immediatamente applaudito alle scelte
dell'azienda senza nemmeno degnarsi di ascoltare anche il nostro punto
di vista, ha deciso di calpestare più pesantemente la nostra dignità.
Che sia chiaro, non stiamo chiedendo l'elemosina e nemmeno la luna, ma
SOLO il riconoscimento, normativo ed economico, del ruolo svolto
nell'azienda per la quale lavoriamo.
Quindi alla finta stabilizzazione rispondiamo semplicemente NO GRAZIE,
perché altrimenti ci renderemmo anche noi complici della pesante e
inaccettabile discriminazione di genere attuata da una azienda del
Comune di Roma, rendendola una "malattia cronica" della nostra città.
A questo punto, vista la irresponsabilità dimostrata da Morese &
company, continueremo, nei prossimi giorni, con ancora più
determinazione la nostra lotta, per ricordare direttamente alla
proprietà, il comune di Roma, che le politiche contro la precarietà e
per il rispetto delle pari opportunità non si realizzano "solamente"
assicurando la presenza ossessiva del sindaco Veltroni ad ogni pranzo
di gala ma, piuttosto, rispondendo puntualmente alle rivendicazioni di
chi, come noi, tali condizioni le subisce quotidianamente!!
Cobas Lavoratrici Precarie TrambusOpen
Cobas del Lavoro Privato - Confederazione Cobas
Viale Manzoni 55, 00185 Roma - Tel. 0677591926 fax 0677206060 - email:
lproma@???