[Forumlucca] [Fwd: [res] I: Incontro rete di reti a Terra Fu…

Delete this message

Reply to this message
Author: Elena Bertoli
Date:  
To: forumlucca
Subject: [Forumlucca] [Fwd: [res] I: Incontro rete di reti a Terra Futura]
Vi giro questa mail che dà conto del dibattito che è in corso sul tema
dei distretti di economia solidale e della rete nazionale di economia
solidale che dovrebbero mettere in comunicazione le varie realtà
economiche eco-solidali di un territorio e della nazione.
Interessantissimo, a mio avviso, l'allegato di Marco Boschini che parla
del ruolo degli enti locali nella promozione di stili di vita e di una
economia alternativi
Ciao.
Elena

-------- Messaggio Originale --------
Oggetto:     [res] I: Incontro rete di reti a Terra Futura
Data:     Sat, 2 Jun 2007 22:45:19 +0200
Da:     Davide Biolghini <davide.biolghini@???>
A:     <res@???>
Referenze:     <3.0.6.32.20070502110222.007a86c0@127.0.0.1> 
<7AEF7934629F26468037C582DB77F0ED0AA39F@???> 
<81E7016E-66E0-4324-8A2E-1B9DE92D46C4@???> 
<7AEF7934629F26468037C582DB77F0ED18054D@???> 
<46568ECB.8080501@???> 
<7AEF7934629F26468037C582DB77F0ED180594@???>




Care/i RESisti,
a Terra Futura si è tenuto un ulteriore incontro del percorso della rete
di Reti di Comuni EcoSol avviato a Colorno, a cui stiamo partecipando
come RES Gabriele Bollini ed io; come si può leggere dai messaggi
sottostanti il confronto è giunto ad una fase delicata, in cui si rende
necessaria la condivisione all'interno delle rispettive reti delle
proposte finora emerse; so che non è facile discutere di cose così
importanti via mail, ma propongo ugualmente di avviare il dibattito in
modo che si possa riprendere al prossimo incontro del Tavolo RES.
Saluti solidali
Davide Biolghini
Cate/i tutti,
dopo i primi passi del percorso di rete di reti avviato al festival
della “Decrescita felice” di Colorno (per ultimo gli incontri
all’interno di FaLaCosaGiusta e Terra Futura), è necessario a mio parere
fare alcune riflessioni.

Abbiamo cercato di avviare un primo confronto sulle premesse comuni
contenute nelle rispettive “carte d’intenti” (Musco) e su una prima
proposta di Manifesto di riferimento (Boschini); credo sia importante
‘fermarsi’ finchè non si possa discutere insieme i risultati del
confronto riportato all’interno delle nostre reti. Se i referenti/ponti
sociali che finora si sono incontrati non si sforzano di riportare
all’interno delle rispettive reti proposte e risultati delle singole
fasi del nostro percorso, i processi di apprendimento e di crescita (che
dovrebbero essere partecipati) del nostro ambizioso progetto di rete di
reti rischiano di venire bloccati.

Per alcuni di noi è ormai acquisito che più che mai nei processi di
costruzione di reti “il metodo con cui si agisce condiziona il
risultato” e che questo è uno dei caratteri distintivi rispetto ai riti
della ‘politica politicante’ che tanti guasti determinano anche sul
terreno elettorale; allo stesso tempo ci è ben presente come sia
difficoltoso cambiare immaginario sul rapporto tra metodo e contenuti
delle nostre pratiche .

Ritengo quindi corretta la richiesta di Gabriele Bollini di organizzare
appena possibile un incontro in cui fare il punto della situazione; nel
frattempo gli appuntamenti proposti dalle singole reti possono certo
servire per approfondire la reciproca conoscenza, ma, credo, non possono
essere visti come occasione per presentare all’esterno un percorso
ancora troppo acerbo.

Di seguito riporto i passi dei documenti di Boschini e Fusco (li
riallego comunque), che credo siano maggiormente da discutere e se
possibile condividere nelle nostre reti.

In attesa di un vostro riscontro invio saluti solidali.

Davide Biolghini

Dal documento di M. Boschini

“I cambiamenti climatici* *provocati dal consumo dissennato delle
risorse del nostro pianeta* *sono la sfida del nostro tempo per la
politica, per l’economia, per la società. Per questo gli Enti Locali*
*devono assumere un ruolo da protagonisti, perché nessun grande
cambiamento* *può avvenire senza coniugare consapevolezza, nuovi stili
di vita, nuove regole e una diversa economia; perché sono l'anello più
flessibile e più vicino alla società, agli operatori economici, ai
cittadini. Perché l’idea che abbiamo di un comune è il valore di fare
rete insito nella natura delle istituzioni: connettere e contaminarsi,
assecondare e promuovere l’abbandono di un modello di sviluppo e di uno
stile di vita divenuti oramai insostenibili e insulsi. …”

Dal documento di F.Musco

“… Sia che siano promosse da amministrazioni locali direttamente, sia
che siano frutto di elaborazione del terzo settore, queste reti di città
e /per le città/ (con una generale predilezione per quelle di medie e
piccole dimensioni), hanno sicuramente in comune una serie di elementi:

- l’attenzione al /locale/, inteso come peculiarità di un determinato
territorio, accompagnata dalla necessità di esportazione di saperi e
buone pratiche attraverso le reti …

- una particolare predilezione per i principi dell’economia ecologica,
ben conscia che il mercato non può continuare ad ignorare l’esauribilità
delle risorse naturali

- una sistematica attenzione verso il valore dei legami sociali, sia
specificatamente nell’ambito lavorativo (in particolare le RES), sia
nelle relazioni tra la pubblica amministrazione e i propri cittadini

- la necessità di un governo partecipato ed inclusivo che miri non
semplicemente ad offrire un’adeguata informazione ai cittadini, ma anche
ad una loro diretta responsabilizzazione;..”


------------------------------------------------------------------------
*Da:* gabriele bollini [mailto:gaboll@lillinet.org]
*Inviato:* ven 25/05/2007 9.22
*A:* Davide Biolghini
*Cc:* salvatore amura; Rete Comuni Solidali; Marco Boschini;
gabriella@???; Alessandra Bonfanti; Eliana Caramelli; Chiara
Sasso; I.Garau; Sindaco AN Monsano; l.gobbi@???;
mattia@???; cesco@???
*Oggetto:* Re: Incontro a Terra Futura

SINTONIA NELLA RETE
Percorsi e sperimentazioni di buone pratiche in Rete: reti nazionali a
confronto sui temi dell’Altra Politica
Domenica 20 maggio 2007 a Terra Futura, Sala della Scherma, dalle ore
10.30 alle 13.00

Dei previsti partecipanti erano presenti: Alessandra Bonfanti per
Castelli di Pace, Legambiente; Ignazio Garau per Città del Bio, AIAB;
Giorgio Ferraresi al posto di Salvatore Amura, impegnato in un altro
seminario, per Rete del Nuovo Municipio
Mancando Davide Biolghini ho coordinato solo e soletto (in realtà avevo
al tavolo Ferraresi come “ospite”).

Questo come da programma l’OdG:
1) riassunto dell’incontro a Fa la Cosa Giusta
2) presentare il contenuto e la struttura del repertorio progetti che
sta curando Alessandra Bonfanti di Castelli di Pace
3) iniziare il confronto sull’articolazione delle proposte unitarie di
“altre politiche” “federatrici” la Rete di Reti (partendo dal confronto
che si è avviato in lista fra Amura, Bollini e Boschini.
Carlo Moscardini di Firenze è intervenuto anche per illustrare il
progetto di “Cittadella della decrescita felice e solidale”.

Dai diversi interventi (Alessandra Bonfanti, Giorgio Ferraresi, Ignazio
Garau, Eros Cruccolini, Carlo Moscardini, e io) sono, da un lato, emerse
alcune attenzioni da prestare nell’articolare le proposte/politiche
“federatrici” la Rete di Reti:
- tener conto dei ritmi e dei tempi di ciascuna Rete e dei nodi/PA della
Rete
- ci sono fra le PA delle varie Reti delle “eccellenze” che devono
essere un riferimento per le altre, “una guida scout sulla pista”
- le poltiche-azioni comuni servono per portare in giro una cultura
- fare respirare i progetti nei Comuni
- attribuire ruoli e funzioni precise (alle PA) nella Rete di Reti
- razionalizzazione delle risorse all’interno della RdR
- evitare di rifare ogni PA le stesse cose fatte da altre PA o Reti
- assegnare la funzione di riferimento per ciascun progetto “federatore”
a PA
- bisognerebbe anche “buttare un sasso nello stagno” dell’ANCI, per
esempio all’assemblea nazionale di Bari
- esigenze di concretezza OK ma abbiamo bisogno di affrontare nuove
narrazioni.

Dall’altro sono emerse alcune idee, temi da cui scegliere il “decalogo”
comune:
- efficienza energetica
- percorsi di pace
- tesorerie disarmate
- ristorazione scolastica biologica
- sostenere la nascita dei GAS
- mercati su aree pubbliche
- raccolta frazione organica dei rifiuti per ottenere compost di qualità
- energia in relazione con l’azienda agricola: il tema delle biomasse
- laboratori di nuova agricoltura
- piani energetici per l’autonomia energetica
- salvaguardare dall’edificazione le aree di ricarica degli acquiferi.

*Alcuni commenti personali post incontro*
Eros Cruccolini, da un lato, ci domandava: che cos’è che
contraddistingue i Comuni che stanno in queste Reti da quelli che stanno
nell’ANCI?
Carlo Moscardini, dall’altro, si chiedeva: come riuscire a trasportare
questa teoria di pochi ad un livello di praticabilità concreta e ad una
consapevolezza più ampia?
Oltre a quanto già scritto nella mail in risposta a Amura e a Boschini,
mi/vi chiedo: quali possono essere i progetti (politiche-azioni) comuni?
Che caratteristiche devono avere? Che target è lecito e necessario darsi?
Ci sono dei progetti che sono fattibili in ogni PA, a prescindere dalla
dimensione e dalla collocazione geografica (p.e. Tesorerie Disarmate, RD
dell’organico, costruire sostenibile), altri progetti che invece vanno
attentamente ponderati considerando le due variabili.
Con la consapevolezza “di non mettere troppa carne al fuoco”, potrebbe
essere utile, pur limitando quindi i progetti (le poltiche-azioni)
comuni, condividere su certi temi assunti e premesse che definiscono il
senso, il percorso, l’orizzonte comune su temi come la questione
energetica, la gestione dei rifiuti (o meglio dei materiali post
consumo), del governo del territorio, del governo del ciclo dell’acqua, ecc.

Pensiamoci prima di fare un altro incontro come questo: qual è lo scopo?
Se è quello di incontrarsi per scambiarsi idee e confrontarsi fra
“referenti” di Reti, allora Terra Futura & C. non sono i momenti adatti
perché impegnati in eventi delle proprie Reti, ovvero si può fare
cogliendo l’occasione della presenza ma facendola fuori orario. Se
invece lo scopo e il target è esterno alla RdR allora deve essere un
incontro che veicola informazione, comunica un tema, un argomento, ed è
sufficiente che ci sia anche solo qualcuno delle Reti.

Credo che prima di Riace (o utilizzare Riace per questo: ma allora vedi
sopra) sia necessario un incontro per chiarire alcuni punti e passaggi,
e “quagliare” che approccio e tipo di progetti “federatori”
assumere/proporre.

Cari saluti,
Gabriele Bollini

lista res - rete di economie solidali
per iscrizioni e cancellazioni http://liste.retelilliput.org/wws/info/res