Il giorno 31/mag/07, alle ore 13:45, oltre ha scritto:
> Merito? Marco, non so come siete abituati voi a Ruotalibera-Fiab,
> ma mi
> sembra molto difficile farsi un'idea e prendere posizione su una
> determinata
> vicenda, quando è negata nei fatti la possibilità di un confronto e
> di un
> dibattito aperto sulla stessa questione.
Albé, "come fanno" a Ruotalibera-Fiab ormai non lo so più (1).
Io ho sempre parlato a titolo personale, e mai attraverso
"investiture altre" (come sembra che tu interpreti l'uso
dell'indirizzo di posta dell'associazione Ciclonauti). Poi, se gli
associati erano d'accordo, nessuno/a fiatava, altrimenti niente di
più normale che chi non era d'accordo si alzasse e dicesse o
scrivesse: "questo è il pensiero di Marco, io invece ritengo che...",
molto tranquillamente.
Ora invece accade che tu formuli un giudizio sul metodo indipendente
dal merito della questione. Dici che sei in disaccordo ma non su
cosa. Comprendo l'amarezza, ma non è quello che io considero un
"ragionamento costruttivo".
Tu dici che è negata, nei fatti, la possibilità di un confronto. Io
vedo persone che hanno cercato di dare una risposta chiarificatrice
in tempi brevi, e questo, per esperienza personale, significa
sacrificio, prima di tutto del proprio tempo e delle proprie energie,
ed in secondo ordine di certe "rigidità ideologiche" che pretendono
che tutto venga sempre e comunque discusso e cavillato.
> Se da statuto ci si professa democratici, bè allora mi aspetto che
> certe
> decisioni che impegnano l'associazione tutta verso l'esterno, non
> vengano
> prese individualmente, ma discusse e approfondite.
Allora io qui non comprendo se stai parlando del fatto di scrivere
una lettera o del non partecipare al Forum, mi arriva solo
l'indignazione per il mancato rispetto di determinati meccanismi
democratici.
> Se così non avviene e si agisce in modo opaco e poco trasparente,
> non vedo
> perchè sprecare ulteriormente tempo ed energie.
>
> Amaramente,
Provo a farti un esempio. Io avrei scritto:
"Seppur condividendo in larga misura quanto espresso nella lettera di
'X,Y e Z', segnalo che il suddetto comunicato è frutto
dell'elaborazione delle sole tre persone che lo hanno firmato,
essendo mancato un adeguato dibattito interno. Mi riservo inoltre di
mantenere un'opinione personale molto diversa in merito all'argomento
'N' per 'questo, quello e quell'altro motivo'..."
Così si capirebbe perché non ti senti rappresentato dal "comunicato".
In caso contrario sembra come se tu avresti voluto che lo stesso
comunicato, con qualche virgola in più o in meno, sarebbe stato
postato lo stesso _dopo_ estenuante dibattito interno teso a
"sfiancare" (inteso in senso letterale) i poco convinti, affinché le
decisioni finissero poi a carico di tutti.
Da come hai agito tu l'unica cosa che si deduce è il crollo nella
fiducia reciproca avvenuto in seno ai Ciclonauti, indipendentemente
dalla reale o meno diversità di vedute. Mi sembra che dopo tutte le
critiche di "formalismo", "burocraticità", "gerarchizzazione" che
sono piovute sulla mia ex-associazione (1) ai tempi in cui la
presiedevo, quello che siete riusciti a tirar su "ex novo" partendo
dai partecipanti alle CM è forse ancora più formale, gerarchico e
burocratico... che tristezza.
Con amarezza, ma ugualmente affetto...
Ciao
(1)
Visto che sono da poco "rientrato in circolo" in questa lista, ci
tengo a chiarire un punto che tu e molti altri faticate ad accettare:
il fatto che all'atto pratico io non faccia più parte di Ruotalibera-
Fiab.
Quest'anno non propongo escursioni, non sono più "guida", non faccio
neppure più parte del C.D.
Partecipo a qualche riunione ogni tanto, più per nostalgia che per
reale utilità dei miei contributi.
Non curo più il sito, né ci scrivo sopra, salvo casi eccezionali (ho
inserito l'avviso dell'imminente Ciemmona, visto che nessuno lo
faceva...).
Non partecipo alle uscite, quest'anno ne ho fatta solo una all'inizio
di marzo, e sono stato ripreso perché in quell'occasione ho mancato
di rifare la tessera... Alla fine ho rifatto la tessera, ma non ad
un'uscita di RL né ad una riunione... bensì nel corso di un
ciclopicnic... (sic!)
I vecchi iscritti si ricordano ancora di me, i nuovi non sanno
nemmeno che faccia ho, visto che sono stato rimosso dalla pagina
delle guide (o meglio, in perfetto accordo con la situazione reale,
compaio casualmente nel colonnino laterale, girato di schiena).
Ho rassegnato le dimissioni da "invitato permanente" del Consiglio
Nazionale della Fiab, e non partecipo più né ai Cicloraduni annuali,
né ai tavoli istituzionali. End of the game.
Lo so che è difficile da accettare l'idea che l'ex presidente della
più importante associazione cicloambientalista romana possa, dopo
quindici anni di appartenenza e sei di presidenza, buttarsi tutto
alle spalle senza ripensarci su, ma è così... è andata esattamente così.
E se vi va potete anche continuare a chiamarmi Pierfiabbeschi, ma per
me è un'eco del passato... se fosse possibile preferirei Pierfranco.
--
Marco Pierfranceschi
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«Come siamo con gli oggetti, così siamo - in modo più o meno visibile
- con gli altri»
