Stranamente molte autorevoli firme ed amic* del seguente appello, pur criticando
"Bush e le sue politiche di guerra", riescono ad evitare una critica nei
confronti della NOSTRA "politica di guerra"...
...anche una sola piccola, piccolissima, minuscola, critica sarebbe stata
apprezzata...forse, e` vero, non pubblicabile sul manifesto ma comunque salutare
a quella pluralita` tanto sottoscritta!!
Infatti, richiami ad una manifestazione unica, unitaria e plurale, politicamente
cosi` monolitica da evitare persino un microscopico fugace richiamo alla NOSTRA
presenza militare in Afghanistan????
Cosi` ipocrita da non ricordare l`aumento delle NOSTRE spese militari???
Neanche un richiamo alla militarizzazione del NOSTRO territorio ed al raddoppio
delle varie basi americane volute dal Governo???
Strani misteri preelettorali dell`unione "unitaria"...
Edoardo Magnone
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APPELLO PER UNA MANIFESTAZIONE UNITARIA CONTRO BUSH
Il prossimo 9 giugno Bush verrà in visita in Italia.
Il Presidente degli Stati Uniti rappresenta, più di ogni altro, la nefasta
politica di guerra del governo Usa, un artefice decisivo della teorizzazione e
della pratica della "guerra preventiva, infinita e permanente", che tanta
morte, orrore e dominio brutale sui popoli ha già disseminato nel mondo.
Chiediamo che i partiti, i soggetti della sinistra, le associazioni, i
movimenti, le organizzazioni del movimento operaio e sindacale, l'intero
movimento per la pace, si mobilitino - da qui al 9 giugno - per garantire una
grande ed unitaria manifestazione contro Bush e le sue politiche di guerra, che
possa favorire una positiva evoluzione delle politiche di governo.
Il movimento per la pace, di fronte alla permanente aggressività del governo Usa
e agli aumentati pericoli internazionali, vive una fase difficile e la riuscita
unitaria della manifestazione del 9 giugno può rappresentare un motivo di
rilancio.
Anche rispetto a ciò vogliamo lavorare e vorremmo si lavorasse affinché si
costituisca, tra i soggetti diversi del movimento contro la guerra, la massima
unità, giungendo ad una manifestazione unica, unitaria e plurale, com'è nella
migliore e più efficace tradizione del movimento per la pace.
Primi firmatari
Alex Zanotelli
Lidia Menapace
Rossana Rossanda
Fosco Giannini
Haidi Giuliani
Luisa Morgantini
Giovanni Pesce
Dario Fo
Valentino Parlato
Don Vitaliano della Sala
Franca Rame
Fulvia Bandoli
Maria Luisa Boccia
RSU Zanussi - Electrolux Pordenone
Claudia Rancati ( Coordinamento Comitati No Dal Molin- Vicenza )
Mariella Cao ( Comitato sardo Gettiamo le basi)
Edoardo Sanguineti
Dino Tibaldi
Giulietto Chiesa
Gianluigi Pegolo
Raniero La Valle
Domenico Losurdo
Gianni Minà
Fernando Rossi
Angelo Baracca
Leonardo Masella ( Capogruppo Prc Regione Emilia-Romagna)
Alessandra Riccio
Adriana Miniati ( Direttivo Camera del Lavoro Metropolitana Firenze)
Loredana De Petris
Riccardo Bellofiore
Emiliano Brancaccio
Walter Peruzzi
Giuseppe Natale ( studioso di geografia urbana Milano)
Stefano Tassinari ( scrittore Bologna)
Marino Severini ( musicista - La Gang )
Riccardo Realfonzo
Pio De Angelis ( Consigliere regionale Prc Friuli Venezia Giulia
Sergio Cesaratto
Andrea Catone
Domenico Gallo
Stefano Azzarà ( docente di Filosofia-Urbino)
Roberto Sconciaforni ( Capogruppo Prc Comune di Bologna)
Cristina Carpinelli Centro Studi Internazionali Milano
Bianca Dacomo Annono ( UnAltralombardia)
Vladimiro Merlin ( Consigliere comunale Prc Comune di Milano)
Luigi Tranquillino ( Vice presid. Politiche Sociali Provincia di Milano)
Daniela Pantaloni e Roberto Colarullo ( Comitato per la pace di Robassomero