Autor: carlo Data: Para: forumgenova Assunto: [NuovoLab] MINACCIA DI MORTE ALL'AVV. MENZIONE
ANSA FIRENZE
COMUNICATO STAMPA
MINACCIA DI MORTE ALL'AVV.MENZIONE, DIFENSORE NEI PROCESSI DEL G8 DI GENOVA PER AVERE CHIESTO DI SENTIRE PLACANICA
La mattina di sabato 26 maggio l'Avv.Ezio Menzione di Pisa, difensore dei manifestanti no global nei processi dinnanzi al Tribunale di Genova per i fatti del G8 2001 ha ricevuto sulla sua utenza privata una telefonata del seguente preciso tenore: "Lasciate stare a Placanica, sennò vi faremo saltare in aria". La voce era di un uomo, con forte accento meridionale, forse leggermente travisata, ma chiarissma.
Chiaro anche il riferimento: il giorno prima, in un'udienza davanti al Tribunale genovese per un processo contro i manifestanti no global, l'Avv.Menzione aveva chiesto e ottenuto che fosse convocato come teste Placanica, affinché narrasse la sua versione dei fatti di Piazza Alimonda. Placanica era già stato convocato dinnanzi allo stesso Tribunale un anno e mezzo fa, ma - come la legge gli consente - si era avvalso della facoltà di non rispondere. Alcuni mesi fa, però, aveva rilasciato interviste e dichiarazioni che gettavano una luce inedita su quei tragici fatti e si era dichiarato disponibile a parlare anche dinnanzi alla magistratura. Da qui la richiesta dell'Avv.Menzione, che, come si è detto, è stata giudicata opportuna ed accolta, disponendosi che Placanica venga accompagnato dinnanzi al Tribunale genovese per l'udienza del prossimo venerdì, primo giugno.
"La telefonata è stata piuttosto inquietante", nota l'Avv.Menzione, "non solo per la portata chiaramente minatoria, ma perché lascia intendere quanto debbano essere forti le pressioni affinché Placanica non fornisca la sua verità. Se anche lui è sottoposto, come più volte ha lasciato intendere, ad uno stillicidio di minacce, è l'ora che venga dinnanzi ai giudici e dica una buona volta tutto ciò che sa, così da liberarsi da questo incubo".
La telefonata è rimasta registrata sulla segreteria telefonica ed è stata messa a disposizione dell'autorità inquirente, cui l'avvocato si è rivolto con una denuncia-querela contro ignoti.