Szerző: asa lucca Dátum: Címzett: forumlucca Tárgy: [Forumlucca] FW: Ultimo comunicato organizzazioni promotrici
manifestazione nazionale del 9 giugno
>From: "Forumpalestina" <forumpalestina@???>
>To: <Undisclosed-Recipient:;>
>Subject: Ultimo comunicato organizzazioni promotrici manifestazione
>nazionale del 9 giugno
>Date: Sat, 26 May 2007 19:50:29 +0200
>
>No Bush-No War Day
>Contro la guerra permanente di Bush
>Contro l'interventismo militare del governo italiano
>
>L'ultimo comunicato delle reti e delle organizzazioni promotrici della
>manifestazione nazionale del 9 giugno
>
>
>Si terrà sabato 9 giugno il corteo convocato a Roma da un'ampia coalizione
>di reti, associazioni, sindacati di base, centri sociali forze politiche
>che hanno promosso il "No Bush-No War Day". La manifestazione partirà alle
>ore 15 da piazza della Repubblica per arrivare fino a piazza Navona. Si
>tratta di un primo importante risultato che consente di affermare il
>diritto all'agibilità politica del centro di Roma anche nel giorno della
>venuta di Bush. Non ci saranno quindi né "zone rosse" né blindature della
>città.
>Sarà una manifestazione partecipata e popolare, pacifica e determinata,
>fortemente unitaria vista la pluralità di forze e di culture che ha saputo
>finora raccogliere - già oltre 200 le adesioni - e aperta a ogni tipo di
>contributo. Lo si evince dal tipo stesso di piattaforma - "contro la guerra
>permanente di Bush e contro l'interventismo militare del governo Prodi" -
>che raccoglie quanto seminato dal movimento contro la guerra degli ultimi
>anni. Un movimento che si è sempre trovato unito nel chiedere il ritiro
>delle truppe italiane dai fronti di guerra, che ha sempre contrastato
>l'aumento delle spese militari, che recentemente si è stretto attorno a
>Emergency continuando a chiedere la liberazione di Hanefi. Un movimento
>solidale con il popolo palestinese e con il suo diritto alla terra dopo
>quarant'anni di occupazione israeliana. Un movimento che contrasta l'avallo
>italiano allo scudo missilistico USA e che il 17 febbraio scorso ha
>manifestato compatto contro la decisione del governo italiano di
>autorizzare il raddoppio della base Usa a Vicenza.
>Pensare che un movimento che si riconosce contro la guerra "senza se e
>senza ma", possa separare le responsabilità dell'amministrazione
>statunitense da quelle del governo del proprio paese, significa consegnarsi
>a un'idealità antiguerra in grado di riconoscere le responsabilità
>dell'unilateralismo armato ma muto di fronte alla guerra quando questa
>diventa multilaterale.
>Del resto, la stessa, recente, scelta del parlamento italiano di dare il
>via libera, senza nemmeno una votazione, al rafforzamento della missione in
>Afghanistan con l'invio di nuovi armamenti offensivi, dimostra la
>crucialità delle responsabilità italiane sullo scacchiere della guerra
>globale.
>La piattaforma che indice il corteo del 9 è incentrata su questi temi: per
>questo è di per sé unitaria perché parla il linguaggio del movimento. Per
>queste ragioni la discuteremo nei prossimi giorni, a livello locale e
>nazionale, con chiunque ci si voglia confrontare seriamente e nel merito.
>Organizzeremo assemblee, dibattiti, forum e confronti nel migliore spirito
>che proviene dall'esperienza dei movimenti di massa di questi anni e con la
>convinzione che non ci siano rivendicazioni immediate più efficaci di
>queste per rilanciare il movimento contro la guerra come dimostra anche
>l'esperienza autorganizzata della Carovana contro la guerra. Organizzeremo
>comitati unitari con l'auspicio che restino sui territori anche dopo il 9
>giugno per dare sostanza reale al movimento e farlo fuoriuscire dal solo
>coordinamento di soggettività organizzate.
>Manifesteremo in tanti, dunque, contro Bush e le politiche di guerra del
>governo italiano: invitiamo tutti e tutte a partecipare a questo corteo;
>altre polemiche non ci interessano.
>Altri vogliono manifestare su una piattaforma diversa che non contempli
>nessun riferimento al governo italiano: si tratta di una divergenza che non
>può essere nascosta vista la sua rilevanza; una divergenza che si manifesta
>negli obiettivi che perseguiamo: il ritiro immediato dall'Afghanistan, la
>revoca del Dal Molin, la revoca dello Scudo spaziale, la revoca degli F35,
>il taglio delle spese militari a favore di quelle sociali.
>Vogliamo infine che sia garantita la piena agibilità politica a Roma ma
>anche nella preparazione dei giorni precedenti. Crediamo che debba essere
>garantito il diritto a manifestare senza limitazioni già a partire dalle
>città da cui si prepara la mobilitazione. Per questo chiederemo con forza
>nei prossimi giorni alle Ferrovie italiane, e alle autorità politiche
>competenti, di farsene garanti.
>Nel paese dei privilegi e dei costi della politica che sia almeno concesso
>il diritto di partecipare a una manifestazione nazionale.
>
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>
>
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>
>Mail: forumpalestina@???
>Sito: http://www.forumpalestina.org >
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