[foa_Boccaccio003] 28/5 Boccaccio in trasferta, serata Extra…

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Auteur: F.O.A. Boccaccio
Date:  
À: boccaccio
Sujet: [foa_Boccaccio003] 28/5 Boccaccio in trasferta, serata Extralarge @ area ex macello - Monza -
Lunedì 28 maggio presso lo stabilimento dell'ex macello di via
Buonarroti 46.
h. 19,00 – SPAZIO ALL’HAPPY HOUR con Sound System Reggae.

h. 20,30 - FATTI SPAZIO
A ormai due anni da Spaziare, covegno promosso dalla Provincia di
Milano, in cui ci si è confrontati sui temi dell’aggregazione
giovaile e dei suoi spazi, e al quale hanno partecipato giovani,
operatori, animatori e rappresentanti delle Istituzioni, Foa
Boccaccio in collaborazione con Cooperativa Diapason sposta a Monza
questo dibattito e le domande che porta con sé, calandolo in una
dimensione locale. “Fatti Spazio” è un tavolo di riflessione comune,
in cui attori dell’aggregazione giovanile monzese invitano le
Istituzioni a confrontarsi sui punti critici del loro lavoro:
1. Monza offre spazi e possibilità di aggregazione giovanile, o
delega tutto a bar, locali notturni, e posti in cui le logiche sono
di profitto?
2. Monza offre reali possibilità di protagonismo e di autopromozione
giovanile?
3. Quanto è più utile l’offerta di aggregazione “canonica” (e basata
su logiche di profitto) e quanto è più utile che siano i ragazzi
stessi a creare spazi a loro misura? Cosa può fare l’Amministrazione
Locale per promuovere la nascita di spazi che sappiano stimolare il
protagonismo dei giovani? Qual è il ruolo della Provincia in questo
processo?
4. L’aggregazione giovaile può prescindere da uno spazio fisico fisso
(e viaggiare su progetti itineranti)?
5. Esistono pratiche e situazioni giovanili più critiche e
problematiche, più protagoniste per certi aspetti, che faticano ad
essere tutelate, promosse: qual è il ruolo delle Istituzioni nei loro
confronti?
6. A detta della stessa Provincia di Milano (dagli Atti del Convegno
“Spaziare”, a cura di Filippo Penati e Irma Dioli, 2006) i Centri
Sociali Autogestiti sono una realtà consolidata nel territorio
provinciale, una risorsa importante che va valorizzata, poiché hanno
al loro interno una forte presenza di giovani (sia tra i promotori
che ha gli utenti): qual è il compito delle Istituzioni rispetto a
questi spazi?
7. Dopo tre anni di iniziative sul territorio (di carattere
culturale, politico, sociale) l’esistenza di una realtà come il
Boccaccio (al di là delle strumentalizzazioni politiche) è legata a
una trattativa privata, basata su logiche di profitto; guidata dalla
possibilità o meno di realizzare un affare. Perché la questione del
Boccaccio non viaggia su un tavolo politico e istituzionale
nonostante i ripetuti tentativi da parte del collettivo di gestione
del Centro Sociale di allacciare una relazione con le istituzioni?
Nei giorni caldi della competizione elettorale ci aspettiamo un
confronto sincero su una tematica fondamentale che riguarda le
politiche giovanili, da cui nessuna Amministrazione, di qualsiasi
colore politico, può prescindere: gli SPAZI. Questa non vuole e non
deve essere una serata di campagna elettorale, e per questa ragione
nessuno dei candidati sindaci è stato invitato: invece, abbiamo
ritenuto utile aprire un dibattito cittadino con i protagonisti del
settore, e gli amministratori in carica.
Invitati alla serata
Annalisa BEMPORAD - Ass.ra alla Cultura del Comune di Monza
Gabriella ROSSI - Ass.ra alla Persona e Osservatorio Giovani e
Anziani del
Comune di Monza
Vincenzo ASCRIZZI - Ass.re alla Comunicazione del Comune di Monza
Alfredo VIGANO' - Ass.re al Territorio del Comune di Monza
Irma DIOLI - Ass.ra alle Politiche Giovanili della Provincia di Milano
Arianna BAZZANELLA - Istituto IARD di ricerca sociale
Alice BONI - Cons.ra comunale del Comune di Abbiategrasso, resp.
Progetto
Casamusica
Federico DE AMBROSIS - rivista Contest
Andrea MARCHESI - coop. Arti e Mestieri
Emanuele PATTI - Arci


H 23,00 – spettacolo teatrale – LE TROIANE
Primo spettacolo in repertorio per la Compagnia delle Indie. Ispirato
alla tragedia di Euripide, il testo e la rappresentazione sono stati
eleborati durante i primi mesi della guerra in Iraq. Il testo
originale è stato spogliato della solennità tipica del teatro
classico e riscritto in modo che potesse raccontare una storia che si
consuma da qualche parte ogni giorno, una storia "quotidiana" e
familiare. Emergono riflessioni sul colonialismo, sulla guerra
imperialista, sulla barbarie e sulla "civiltà". A raccontare la
guerra sono gli occhi e la voce delle donne, che assistono impotenti
alla distruzione del loro mondo e che saranno deportate oltremare
come bottino di guerra.

www.autistici.org/boccaccio
www.myspace.com/foaboccaccio
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