[NuovoLab] R: lettera aperta

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Autore: luca.odd
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To: Mailing list del Forum sociale di Genova
Nuovi argomenti: [NuovoLab] Escrache a Felipe Calderon!
Oggetto: [NuovoLab] R: lettera aperta
Il tanto peggio tanto meglio è una sciocchezza sterile.

Tanto quanto il "meno peggio", però.

Il bello è che spesso mi pare che chi dichiara di andare a votare sia animato da molto più utopismo ed ideologismo (quando non di fideismo) di chi a votare non ci va.

Vediamo di esser concreti e pragmatici.
Aldilà che, mi si conceda, a barrare il simbolo di chi non ritiene della propria "comunità umana" chi non vota la guerra farei davero fatica.

Dunque, votare rifondazione è anche sostenere l'Unione e Marta Vincenzi.

Cosa e quanto si condivide del programma della "Marta?" (sempre che un programma esista e lo si conosca, eh).

Aldilà del subalterno "menopeggismo" (per inciso: questi da votare in nome del "menopeggio" non si capisce perchè mai dovrebbero esser un po' meglio..tanto li si vota comunque..)

Come è stato costruito, questo programma? Cosa dice?
Io ho visto solo una bagarre personalistica e lobbistica Zara-Vincenzi in occasione delle primarie, non certo un dibattito condiviso che ha portato ad una sintesi ed a un programma.
(che poi..se anche fosse..abbiamo visto quanto sacro valore abbiano i programmi firmati dall'Unione. non credo servano esempi).

Quel poco di programma che conosco...non mi pare condivisibile.
Cosa pensa, in materia di sicurezza, Marta Vincenzi? Pensa ciò che pensano la Burlando e Anzalone, ulivista poliziotto del SAP e in passato vicino ad AN, dalle cuiose posizioni sul g8?

Rifondazione spesso afferma che l'Unione è un soggetto politico.
Che progetto è questo dell'Unione genovese, che vede, tra le sue fila..tanto per dirne uno..Marco Fallabrini, candidato dei "verdi per la pace" e anni fa a fianco di Castellaneta a caccia di marocchini, in "genova Nuova"?

Rifondazione è contro l'inceneritore (vabbè..è anche contro la guerra...) la Vincenzi no, mi pare.
Terzo Valico...idem.

E poi..come accettare senza sentirsi presi per i fondelli, tutta questa retorica "nuovista" (la nuova stagione, il coraggio di cambiare, etc) da parte di una che ha girato giune varie dal 90 ad oggi, e da parte di una coalizione che parla di "cambiare" e governa , con sfumature diverse, dal 1993?

A sentirla, Marta Vincenzi, pare sia una candidata dell'opposizione ad giunta in carica di centrodestra.
(ah, Marta non ha potuto fare a meno ieri di dire che a lei, Bagnasco piace, perchè apre una nuova era).

Su alcuni temi locali (non secondari)..ascoltare rifondazione da l'idea di ascoltare un partito che si candida contro l'Unione...(un po' come sentire Giordano pare di ascolare uno che al governo non c'è).

Cosa pensa MArta Vincenzi dello sfacelo compiuto da Costa e Veardo sui servizi sociali residenziali per minori?
Cosa ne pensa, se pensa al riguardo qualcosa (ho anche il dubbio che nemeno si conosca il problema) Rifondazione, di un sistema di accreditamento costruito sotto dettatura della consulta diocesana contro la cooperazione sociale e lavoratori che nemmeno arrivano a 1000 euro al mese ed oggi lavoano peggio di ieri?
In ogni caso , come è ovvio, conta di più il programma della vincenzi che non quello che rifondazione può scriver nei suoi volantini per blandire l'elettorato di riferimento (è pazzesco affermare una cosa e chieder di votare un sindaco che afferma l'opposto. Poi gli illogici e matti son quelli che non votano. Mah).

E veniamo al "dilemma":votare rifondazione?
Ma perchè tutto questa fideistica importanza verso il voto?
Perchè questa subalternità..come se la politica fosse tutta lì?
Chi potrà mai sperare che "quelli" cambino, se tanto si sa che alla fine, in virtù del menopeggismo, li si vota lo stesso?
Il voto..è un automatismo, o una scelta subordinata ad una logica, a dei contenuti, a degli obiettivi?

Il consiglio comunale conta poco e nulla.
Conta la giunta. Gli assetti e gli scranni sono grossomodo già decisi.
Direi che un anno di governo Prodi può farci intuire che peso avranno gli assessori del PRC.
Poi..si dice: votando rifondazione, aumentiamo il peso della sinistra critica.
Come se fosse una questone numerica, e non politica.
In parlamento la Binetti da sola conta più di 100 depuati della cosidetta "sinistra radicale".

Ove rifondazione risultasse determinante, e si trovasse innanzi a scelte della giunta che una certa cultura altermondialista, pacifista, solidale non accetterebbe..sappiamo già che accadrà, o il governo o la vita: scusate eh, ma se si è stati capaci , di espeller chi ha votato "NO" alla guerra per salvare il governo..figuriamoci quale peso vorrà e potrà avere sulle piccole questioni quotidiane....urbanistiche, direbe Prodi.

Sul pù bello..capo chino, in nome della governabilità.
D'altra parte..non si vorrà mica il tanto peggio, no?
A me pare che votare in questo frangente sia davvero una scelta che è...quasi ammirevole per quanto è irrazionale e priva di logica.

D'altra parte...la stessa logica porta Rifondazione a sostener la guerra in afghanistan e contemporaneamente a manifestare contro Bush la sua guerra.
Schizofrenia.
Questo è davvero un paese curioso.
Ci fosse un g8 a Genova oggi...chissà se rifondazione si permetterebbe di esser contemporaneamente fuori a contestare i "grandi"...e seduta al loro stesso travolo.
Il problema non è esser ideologici od estremisti..ma laicamente pragmatici.
Votare rifonazione non ha senso se non come atto di fede: lo dimostrano tanto le dinamiche locali quanto l'esperienza di governo.
Movimenti e conseguimento degli obiettivi dei movimenti sono indifferenti ai governi.
Anzi, il ruolo che giocano alcuni parrebbe quello di permeare i movimenti con la logica governista (cosa è se non questo il ricatto del prc al mondo pacifista? ).
Personalmente non andrò a votare, o se mi gira voterò "città partecipata".

E che le perplessità che molti manifestano siano profondamente sensate, lo dimostra il fatto che mi pare che il PRc, pur presentando una lista in teoria più allargata delle precedenti liste per il consiglio comunale ed alle politiche, sarebbe già soddisfato di prender poco meno di quello che ha preso negli ultimi 5 anni.

p.s. Ma se voi foste Montezemolo, sareste più contenti oggi...o due anni fa, durante il governo Berlusconi?


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Da: forumgenova-bounces@??? per conto di Giovanna Caviglione
Inviato: gio 24/05/2007 9.44
A: forumgenova@???
Oggetto: Re: [NuovoLab] lettera aperta



    Da semplice cittadina da sempre comunista, non iscritta a partiti politici né militante di alcun gruppo, devo dire che condivido entrambi gli scritti quindi andrò a votare perché penso che i miei veri nemici non stiano dentro rifondazione bensì siano sempre quelli (ricordate Morti di Reggio Emilia? "ed il nemico attuale è sempre quello uguale...)
    andrò a votare perché sono convinta che  ci sia bisogno di tenere una porta bene aperta.
    andrò a votare perché trovo ingiusto, infantile e masochista continuare a dividerci come una cellula impazzita, punire rifondazione e solo rifondazione, come sembra possa succedere.
    andrò a votare perché mi sembra di ricordare che il tanto peggio tanto meglio non ha mai funzionato nel senso che è sempre servito a dare il peggio ai soliti (vedi berlusconi nel 2001per limitarci a tempi vicini).
    forse il mio ragionamento è troppo semplicistico e non va al di là del naso nel senso che non sono in grado di elaborare una nuova via al socialismo possibile e soprattutto una tattica vincente...forse ho fretta e mi accontento di poco e nonostante le delusioni quotidiane non intendo mollarli anche se loro in un certo senso mollano me..
    andrò a votare perché intendo assumermi questa piccola responsabilità individuale e poi perché non ho chiaro il percorso alternativo proposto da coloro che non voteranno, che sono duri e puri, che auspicano la caduta del governo prodi. Forse queste persone sanno che la rivoluzione è dietro l'angolo? Che grandi masse li seguiranno o li seguirebbero? Che si tratta soltanto di dimostrare di essere duri e puri e dopo prodi arriverà un governo davvero degno della nostra partecipazione?
    Ugualmente, sono d'accordo con entrambe le manifestazioni antibush e in questo caso non andrò a nessuna delle due.Conosco molte persone che non andranno per questa stessa ragione. Persone che auspicano una unica manifestazione che metta al centro quello che unisce il più alto numero di cittadini. Ma anche in questo caso temo prevalga la rigidità e la demagogia. A chi giova tutto questo? Chiedo in tutta sincerità di capire dove stiamo andando perché la confusione mi sembra grande. Una cosa però mi sembra di capire e cioè che le forze conservatrici, in questo momento maggioritarie nel governo e nel paese, vorrebbero che la sinistra politica fosse cacciata via e le sue istanze completamente emarginate. Quindi, questa saldatura fra i conservatori ed i duri e puri d'accordo nel punire queste forze, mi preoccupa e confonde.
    giovanna caviglione

    
     Ho letto la lettera di Norma. Piacevole. Scritta bene. Piena di quell'ironia che fa bene, l'unica arma il cui uso sia consentito e auspicabile da chi si dichiara pacifista e lo è davvero. E qui colpisce, anche perché Bertinotti ha offerto il fianco, con frasi e concetti inusuali, quando non banali, sbagliate, inutili, in qualche caso persino offensive verso altri.
    La lettera di Norma ha un rischio, immagino calcolato: sostenere che Rifondazione è inaffidabile, tanto quanto il suo nume tutelare. E siccome fra pochi giorni si vota, pensiamoci. 
    Qui sono in pieno disaccordo con Norma. Perché non votare è un errore ben più grande di quello di Bertinotti (e dico non votare perché oggi l'astensione o la scheda bianca sono il salto più facile per chi votava Rifondazione). L'Italia é divisa in due, si dice. E se chi sta da una parte non vota più è pari pari al fatto che vota per l'altra parte. Sarà semplicistico ma é così.
    Io credo invece che il pericolo maggiore, oggi, in Italia, venga da un'altra parte. Anzi, quel pericolo è presente da 147 anni ma recentemente ha assunto una pericolosità immensa e sottovalutata. Sto parlando di quel cancro al centro del Paese, che ne condiziona esistenza, scelte e futuro. Sto parlando del Vaticano e della gerarchia ecclesiastica. Non bastano a confermarlo l'omofobia, la difesa ad oltranza della pedofilia, la lotta ai DICO, a qualunque diritto delle coscienze laiche. L'ultimo esempio lo fornisce ancora una volta Bagnasco. Ha parlato di lotta alla povertà. L'altra sera Anno Zero ci ha informato che i primi a sfrattare e cacciare in strada le famiglie povere sono i padroni di un terzo della proprietà immobiliare di Roma, cioé la gerarchia ecclesiastica. Per parlare di allarme povertà avendo firmato la mattina l'ordine di sfratto e di sgombero ci vuole una bella faccia.
    Cent'anni fa gli anarchici truculenti cantavano "impiccheremo l'ultimo papa con le budella dell'ultimo re". "Purtroppo" si sono limitati a cantarla. Oggi sarebbe impossibile e inutile (devo dire anche sbagliato, ovviamente?). Inutile perché di re per fortuna non ne abbiamo più e per l'ultimo discendente, quella specie di paguro bernardo sfruttatore di lucciole, sarebbe persino un indebito onore. Inutile perché abbiamo dovuto verificare che è proprio vero che "morto un papa se ne fa un altro", spesso peggiore del precedente.
    Allora? Allora penso che, se si è d'accordo che quello è davvero un cancro, un pericolo, qualcosa possiamo e dobbiamo fare. Spiegare, diffondere l'informazione, rappresentare, rinforzare la coscienza di quelli che hanno la laicità debole. E farlo distinguendo la cancerogenesi della gerarchia dalla rispettabilissima fede in quel grande uomo che è stato Gesù Cristo e nel suo messaggio di pace. di amore fraterno, di solidarietà. In questo sforzo, ha ragione Norma, possiamo unirci tutti, credenti, atei, cattolici, musulmani, ebrei, e chi più ne ha più ne unisca.
    Un ultimo suggerimento: leggete "Il vangelo secondo Gesù Cristo" di Saramago. E' una bibbia del ventesimo secolo!

    
    Giuliano Giuliani

    

        
        ----- Original Message ----- 

        
        From:  norma <mailto:norma.b@libero.it> <mailto:norma.b@libero.it>   

        
        To: forumgenova@??? ; aderentiretecontrog8 <mailto:aderentiretecontrog8@egroups.com> <mailto:aderentiretecontrog8@egroups.com>   

        
        Sent: Tuesday, May 22, 2007 10:24 AM

        
        Subject: [NuovoLab] lettera aperta

        
        
        
        Ho mandato questa lettera ai giornali, ma  qualcosa mi dice che non la pubblicheranno......

        
        Leggetela almeno voi; altrimenti che l'ho scritta  a fare?

        
        Norma

        
        
        
        Lettera aperta a Fausto Bertinotti

        
        
        Caro Compagno, Signor Presidente

        
        
        La gelosia, si sa , è un brutto sentimento.E non fa onore a  dei pacifisti.

        
        
        Ma dobbiamo confessare di averlo provato quando abbiamo letto  le tue opinioni sui paracadutisti della Folgore. Non possiamo credere che  tu voglia più bene ai parà che a noi pacifisti e pacifiste. Eppure le tue  parole sono chiare:

        
        
        "La Folgore? La migliore vetrina del paese......Questa  missione è la migliore vetrina per l'Italia... Vi sono grato e sono orgoglioso  di appartenere a questo paese... Bisognerebbe che i politici ascoltassero questi  militari, venissero qui in Libano a vedere la loro capacità di comprensione...  La loro è davvero una presenza militare di pace...Se qui ci fosse una Ong,  farebbe le stesse cose che fate voi... mi sono proprio commosso a vedere le  divise dell'esercito con i bambini..."

        
        
        
        
        E allora siamo passati ad un severo esame di coscienza, e ci  siamo accorti di averi davvero deluso.

        
        
        
        
        Alcuni di noi, i migliori di noi, sono andati nei più vari  teatri di guerra e di miseria, come i tuoi cari parà. Dove hanno sbagliato?  Dovevano andare armati, farsi paracadutare, mettersi in divisa?

        
        
        Ahimè, non c'erano soldi per quella roba. E poi sembrava loro  un tantino inopportuno presentarsi con il mitra o con il FAL, visto che  volevano solo distribuire viveri e curare ammalati.

        
        
        
        
        Non abbiamo una "preghiera del pacifista", mentre ,  riconosciamolo, quella del parà è davvero bella.: Recita, tra l'altro:  ".....Se è scritto che cadiamo, sia! Ma da ogni goccia del nostro sangue  sorgano gagliardi figli e fratelli innumeri,orgogliosi del nostro passato,  sempre degni del nostro immancabile avvenire........E per noi,o Signore, il  tuo glorificante sorriso"

        
        
        Una preghiera commovente davvero, specialmente nella  parte sull'immancabile avvenire! Ma non è colpa nostra se noi non ne  possediamo una: siamo inguaribilmente pluralisti, è quelli di noi che sono  pagani, cattolici, musulmani, atei o altro cercano di dimostrare con i fatti e  non con le parole la bontà della propria ideologia.

        
        
        
        
        Alla fine delle nostre riunioni non ci salutiamo gridando  "Folgore!" Ci auguriamo semplicemente la buonasera. Mentre un grido marziale è  una cosa davvero simpatica,che rinsalda lo spirito di corpo ed il senso di  appartenenza.... Ma cerca di comprenderci: alla fine delle riunioni qualcuno/a  di noi deve ancora lavorare ( i più fortunati), studiare, stirare,  lavare....Abbiamo tagliato un po' sulla coreografia, perdonaci.

        
        
        
        
        Non abbiamo occupato pagine di cronaca con episodi come  quello del paracadutista Emanuele Scieri caduto la notte tra il 13 ed il 14  agosto del 1999 da una torre per paracadute all'interno della caserma Gamerra  di Pisa in un modo che ha lasciato molti dubbi. Ma non abbiamo caserme: solo  sedi molto spartane, che paghiamo di tasca nostra. Pochissime le scale;  pochissime le esercitazioni. Perdonaci. 

        
        
        E nonci siamo neppure fatti ritrarre in foto come quelle di  Epoca e Panorama durante Restore Hope in Somalia (1993) che ritraevano una  giovane somala terrorizzata e circondata da parà sghignazzanti.O quella con un  ragazzo somalo steso a terra, mentre il sergente Valerio Ercole inizia la  tortura con gli elettrodi ai genitali, dopo averlo bagnato per rendere più  violenta la scossa. O quella di una ragazza violentata ed ancora un giovane  incappucciato, legato con lo spago e trascinato via come fosse un animale.

        
        
        
        
        Ma quando hai guidato la svolta nonviolenta di Rifondazione  Comunista non ci hai spiegato che dovevamo fare dei  prigionieri.....Perdonaci.

        
        
        
        
        Norma Bertullacelli - a nome di alcuni pacifisti e pacifiste  gelosi.

        
        
        
        
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