[NuovoLab] cento comitati sfidano il municipio

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Tárgy: [NuovoLab] cento comitati sfidano il municipio
Passato il movimento, i nuovi gruppi chiedono di contare nella sfida anti smog

Cento comitati sfidano il Municipio

Francesca Martino Genova:

Pochi fatti di sangue. Pochi conflitti. Ma anche poche nascite e poche novità.
Non è molto chiaro se questo ritratto di Genova sia ancora valido oggi, dopo 15
anni di intense trasformazioni urbanistiche e sociali. In parte no, perché a
partire dalle Colombiane del 1992 (e proseguendo con il G8 nel 2001 e con
Genova Capitale della Cultura nel 2004) si sono viste trasformazioni in città
che nessuno avrebbe immaginato possibili. Una grande fetta del centro storico
si è scoperta bella e vivace; sono state riqualificate grandi aree industriali,
il ponente ha riconquistato un po' di spazio vitale. In parte sì, perché Genova
è ancora, malgrado l'aiuto dei migranti una città anziana, che dal 1971 ha
perso il 22 per cento della sua popolazione; oggi si assesta sui 605 mila
abitanti dove il 6,5 per cento supera i 65 anni. La forza lavoro invecchia, i
giovani laureati emigrano - la presenza di Milano a un'ora di distanza si
percepisce nell'aria - il futuro tecnologico ancora non ha un contorno ben
definito.
Guardando da vicino questo panorama un po' grigio, si scoprono però isole di
novità e fermento. Difficilmente si vedono grandi manifestazioni, mobilitazioni
di massa. Dopo la grande scarica adrenalinica del G8, i movimenti hanno subito
un forse inevitabile reflusso. Ma qualcosa è rimasta sul terreno, ha
germogliato e ha dato anche buoni frutti. I centri sociali che negli anni
novanta vivevano ingarbugliati conflitti con le istituzioni e i quartieri,
sempre sull'orlo della chiusura, ora si sono radicati: lo Zapata, il Terra di
Nessuno e il Buridda hanno una regolare attività culturale e socializzante.
Finita invece l'avventura istituzionale del Social Forum: recentemente Laura
Tartarini, avvocata del Genoa Legai Forum e consigliere comunale, ha dichiarato
chiusa l'esperienza: movimenti e partiti tornano a vita separata.
Un ponte con la politica lo hanno trovato invece i Comitati del Ponente. Sono
gruppi spontanei di cittadini - circa 50 ma ne sempre di nuovi - che si
istituiscono e lottano per difendere le vie e i quartieri dal degrado. Dallo
smog, dal traffico, da una mancanza di spazi vitali. Dai tir, soprattutto. Nel
1998 è nato il Coordinamento dei comitati, presieduto da Arcadio Nacini,
consigliere comunale di Rifondazione, di nuovo in lista per il Comune.
All'attivo hanno una clamorosa vittoria: Voltri, l'ultima delegazione a ovest
di Genova, è riuscita a salvare la sua spiaggia da un piano di espansione del
porto che avrebbe cancellato ogni accesso al ma-
re. Orgoglioso, Nacini rivendica ai comitati l'idea - ora inserita nel
programma della Vincenzi - del porto verticale: non continuare l'espansione
lungo la costa, impraticabile, ma dotare la città di un vero collegamento
ferroviario con l'entroterra spostando il re-troporto ad Alessandria. Prima di
questo cambiamento si attende il rifacimento del nodo autostradale (detto
Gronda) e il famoso Terzo Valico, anche se la nuova autostrada non ha l'aria di
un incentivo alle ferrovie e il Terzo Valico ha costi fantascientifici e porta
con sé molti interrogativi ambientali e di fattibilità. Detto fatto, si
aggiungono alla schiera il Comitato Antigronda e il Comitato No Tav.
Ma la cronica mancanza di spazi crea ogni giorno nuove battaglie. Per esempio
ha portato alle stelle i prezzi dei posti auto: per un box si possono spendere
dai 50 ai 70 mila euro. A sua volta l'impennata dei prezzi ha scatenato i
costruttori. Pronta, è arrivata anche la reazione dei cittadini. L'11 aprile
scorso, in una concitata seduta del consiglio comunale punteggiata da
acclamazioni e cori, il comune ha revocato la concessione all'impresa che
doveva costruire 85 parcheggi sotto un parco e una scuola. Il comitato «Villa
Rosa» ha avuto la sua vittoria. Altri parchi, altri comitati, sono ancora in
piazza.

fonte " il manifesto"




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Non potendo rafforzare la giustizia si è giustificata la forza B. Pascal
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Ugo Beiso