Re: [Hackmeeting] copyzero e questione creative commons

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Autor: duralex
Data:  
A: hackmeeting
Assumpte: Re: [Hackmeeting] copyzero e questione creative commons
-------- Messaggio Originale --------
Da: mikro <mikro@???> Data: mercoledì 16 maggio 2007 15.37.48

> Vero che non parlo "dat ialla mano" come te... ma son certo: i giudici, per
> deformazione professionale, son cauti e tendono a conservare piu che a far
> passare innovazioni come quelle introdotte dalle licenze libere...
>


e' vero che il potere tende sempre a conservarsi e riprodursi, ma
trascuri il fatto che quello giudiziario e' un potere diffuso e acefalo

il potere dei giudici e' un potere distribuito: ogni volta, un giudice
pronuncia una specifica decisione, che e' vincolante solo in quello
specifico caso

quella sentenza, tuttavia, ben puo' esercitare i suoi effetti molto piu'
estesamente, se la motivazione con cui risolve il caso ha sufficiente
forza persuasiva, e dunque convince anche altri giudici a servirsene per
risolvere altri casi

(potremmo dire che la giurisprudenza e' intrisa di creative commons per
definizione ;-)

quanto alla tua tesi, mi pare che contenga una affermazione
assolutamente apodittica e (questa si') fondata su pregiudizi e
generalizzazioni, formulate per giunta senza alcun dato alla mano

in altri ordinamenti (penso soprattutto a quello di common law)
l'innovazione giurisprudenziale proviene dai difensori ed e' talora
recepita dai giudici

nel nostro ordinamento, al contrario, accade molto spesso che le
interpretazioni piu' evolutive siano frutto dell'esegesi del giudice,
che trova la "terza via" fra le simmetriche posizioni dei contendenti e
ne opera una sintesi non di rado felice, che la pedissequa applicazione
della legge (nel suo tenore letterale) non avrebbe consentito, o almeno
non avrebbe suggerito

qualche brevissimo esempio potrebbe non essere del tutto inutile:

- i cosiddetti pretori d'assalto (anni '70) erano quelli che, basandosi
per esempio sulla legislazione in materia di caccia e pesca, hanno
incominciato per primi a formulare incriminazioni per inquinamento
(all'inizio, delle acque pubbliche)

- la tutela aquiliana del credito (non prevista direttamente da nessuna
disposizione del diritto positivo), poi, e' frutto di una storica
sentenza che decise sulla morte di tutta una squadra di calcio

- la tutela (non solo economica) del convivente more uxorio (cioe',
delle coppie di fatto), molto prima che si parlasse dei famigerati dico,
e' stata affermata negli anni '80 in materia di locazioni (estendendosi
ben presto ad altre materie)

Insomma, sei ovviamente libero di coltivare la tua tesi (che
effettivamente non fai derivare da nessun fatto concreto...) ma mi pare
che dovresti citare almeno qualche precedente, anche isolato, tanto per
poterne discutere ad armi pari


    duralex