Re: [Hackmeeting] copyzero e questione creative commons

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Autor: Nicola A. Grossi
Data:  
A: hackmeeting
Assumpte: Re: [Hackmeeting] copyzero e questione creative commons
Ciao a tutti,
sono Grossi, per quel che può interessarvi,
sono quello che ha fondato Movimento Costozero (nota associazione a
delinquere), "Scarichiamoli.org"
(nota combriccola di criminali), quello che ha dato il nome a
no.1984.org (noto gruppo di aspiranti omicidi),
uno di quelli che porta avanti l'Anarchopedia italiana (Emilio Fede Fun
Club).

Insomma: le iniziative che, insieme a tante altre persone, porto avanti
in rete bastano già per screditarmi a vita
(il mio mulino è effettivamente un mulino assassino),
tuttavia proverò raccontarvi quello che mi è capitato tre giorni fa.

Un'amica che da sempre segue la vostra lista mi chiama per dirmi:
"Guarda che forse ti invitano all'"Hackmeeting".
La risposta che subito ho dato (a me stesso innanzitutto):"Non può
accadere perché Pinna farà di tutto perché questo non accada".

Triste profezia.
Sono anni che chiedo a Pinna di spiegarmi il motivo di tutto questo
astio che nutre nei miei confronti,
ma non ho mai ricevuto risposta.

So solo che puntualmente cerca di dire a tutti che quello che io dico
non è vero.

Un esempio clamoroso è questo:
http://lists.ibiblio.org/pipermail/cc-it/2005-December/003413.html

Lì io segnalai che c'era un vero e proprio disastro nel testo di una
licenza CC
(DATO CHE POTETE VERIFICARE).

Pinna così commentò:
http://lists.ibiblio.org/pipermail/cc-it/2005-December/003414.html

Allora:
era vero quello che dicevo?
Sì, era vero. Era una cosa seria? Sì, era una cosa molto seria.

Ma non è l'unico intervento che ho fatto:
Pinna dice bene, in quella lista di miei interventi ne troverete molti:
tutti ben precisi e documentati.

Tutti gli interventi in lista CC hanno sempre avutolo scopo di
individuare problemi e risolverli (anche perché eravamo nella fase del
porting delle licenza CC italiane:
debugging).

Vi dirò di più:
proprio i miei interventi spinsero Ricolfi (ossia il "capo legale" di
CC.it), alla presenza di Lessig, a indicare me e altre
3-4 persone tra i commoners che avrebbero dovuto gestire nel futuro
creativecommons.it

Siccome sono abituato a documentare tutto quello che dico:
potete andare a vedere i video della conferenza nazionale CC del 2004.

Più recentemente, De Martin (che sempre mi ha ringraziato per i miei
interventi: se non ci credete
chiedete a De Martin, non a Pinna, perché io temo vi dirà il contrario)
mi ha invitato
a Torino per discutere gli aspetti delle CC che riguardano i diritti
connessi (tema su cui ho sempre cercato di
puntare un riflettore).

Insomma: a me sembra che ci sia qualcosa che non quadra.
Non è detto che criticare significhi abbattere. Può significare anche
costruire.
Inoltre, le mie critiche non sono soltanto le mie:
sono le stesse affiliate istitutions di CC a indicare la firma digitale
come la risoluzione
ai problemi della mancata sottoscrizione.
Potete recarvi sul sito di CC.it e leggere la documentazione che
Creative Commons Italia mette a disposizione:
non l'ho scritta io!

Quello di cui si tratta è, in altre parole, PACIFICO.

Vi invito caldamente ad approfondire, ad informarvi, a chiedere in lista
CC se quello che Pinna dice è vero.
Ragazzi, non so più che fare e dire.
Se però le motivazioni del mio opportunismo sono quelle che ha riportato
oggi Pinna, allora ci vogliono le prove.
E io prego Pinna di tirarle fuori queste prove e di non limitarsi a dire
a chi non mi conosce:
questo è un approfittatore, cerca di capire perché.


Pinna parla di una lunga lista di persone che pensano male di me:
a me questa lunga lista non risulta, ma se esiste io prego Pinna di
renderla pubblica.

Che io sappia le uniche persone in rete che mi "odiano" sono Pinna e
alcuni suoi amici 3-4 persone
essendo la rete bella grande, dispiace comunque, ma c'è da metterci la
firma.

Comunque, non voglio tediarvi con questioni che, alla fin fine, sono
questioni personali e unilaterali
(perché io non "odio" affatto Pinna, credo solo che lui si sia fatto
un'opinione sbagliata di me).

Però sono un essere umano anche io e mi capirete se leggere falsità mi
dà un po' fastidio,
soprattutto qualdo ti fai un mazzo così per ottenere qualcosa per tutti
(non per te stesso) e qualcuno ti viene a dire che
tiri acqua al tuo mulino. E che mulino sarebbe il mio??? Che mulino è???
Siamo tutti volontari con le pezze al culo: che mulino è il nostro???

Aliprandi lo conoscete perché lo avete inviatato l'anno scorso:
provate a chiedete a lui qual'è il mio mulino!

Ragazzi, io non so più che dire... si resta davvero perplessi e anche
un po' avviliti a ricevere certi apprezzamenti.

E' vero, ho uno stile un po' ironico e a volte faccio provocazioni
(intellettuali... almeno, il tentativo è quello).
Ma non credo di essere un troll... se lo fossi a quest'ora la rete
avrebbe già ignorato tutto quello che dico e che faccio.

Comunque ci sono tante cose che voi non sapete su CC.
Prendetevi almeno un po' di tempo prima di giudicare e puntare il dito.
Non mi riferisco tanto alle licenze quanto al progetto: partito bene
come un sito autogestito (anche da me) e molto vitale e poi finito
male: nel senso che la community è morta e sul wiki, dopo il passaggio
di proprietà, ho scritto solo io (andate a vedere le pagine dei
commoners: sono un cimitero).

In quelle f.a.q. trovate anche un riferimento a copyzero: ma non l'ho
inserito io, così come non ho chiesto io a chi oggi gestisce
creativecommons.it
di linkare a quelle f.a.q. direttamente dal sito ufficiale.


Per il resto concordo:
- FUD
+FUCK

Anzi:
--- FUD
+++ FUCK


Saluti,
n.a.g.



On 2007-05-14 10:59, pinna wrote:

> magari prima dai un'occhiata ad alcuni anni di mail nelle liste
> di creative commons italia e fatti un'opinione sui reali intenti
> di nicola alcide grossi
>
> fatti un giro anche sugli archivi di discussioni@???
>
> leggi gli interventi del suo socio (o alias) bruno manfredi su
> cyber-rights@ecn
>
> cerca di capire perche' sia considerato da me e da numerose
> altre persone di cui forse hai pure stima nient'altro che un troll
> che cerca di screditare creative commons per portare acqua
> al suo mulino
>
> informati anche sugli altri esiti delle licenze creative commons
> in tribunale, come il caso olandese della copertina di una rivista,
> trovi un articolo su copydown
>
> infine prova a valutare se il valore delle licenze libere e la
> portata del materiale attualmente disponibile sotto tali licenze
> stia nella loro presunta validita' legale secondo un tribunale
> spagnolo e nicola alcide grossi, o non stia piuttosto nella loro
> ormai universale adozione
>
> - FUD
> + FUCK
>
> ciao
> pinna
>