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Auteur: angela\.mamma\@libero\.it
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À: angela\.mamma
Sujet: [dePILazione] Prodi mantenga la promessa di una consultazione pubblica sugli ogm in primavera


I TATTI: A CHE PUNTO E’ LA COESISTENZA IN EUROPA?
Ogm,sedici partner pronti a coltivare-Sole24Ore Agrisole,27-04-2007
http://www.mclink.it/personal/MH4998/rrcc/mag2007doc045.pdf

REPORT DI BRUXELLES SULL’APPLICAZIONE DELLA LEGGE DI COESISTENZA -
SULLE REGIONI <<FREE>> LA COMMISSIONE APRE: SI PUO’ FARE SU BASE VOLONTARIA. Nuovi spiragli per le Regioni OGM FREE emergono da un incontro tra i funzionari regionali e i tecnici della Commissione UE:
<<E’ POSSIBILE PER UNA REGIONE CHIUDERE LE PORTE AGLI OGM: NON PER DECISIONE AMMINISTRATIVA PERO’ MA SOLO SU <<BASE VOLONTARIA>> CONCORDATA CIOE’ TRA LE AMMINISTRAZIONI E GLI AGRICOLTORI, SECONDO UN’ESPERIENZA CHE STA AVANZANDO IN PORTOGALLO>>.
Quando la <<base è lasciata volontaria>> significa che tutto avverrà nel caos regolato, un pò come antenna selvaggia regolamentata. Dopo una legge quadro sull’elettrosmgo del 2001 che dava la <<possibilità>> ai Comuni di fare regolamenti e piani di programmazione delle installazioni di antenne per la telefonia mobile, permetteva semplicemente ai Comuni di esercitare il LORO DIRITTO DA SEMPRE DI GESTIONE DEL TERRITORIO, ANCORA NEL 2006 TROPPE AMMINISTRAZIONI LOCALI IGNORANO QUESTA LORO POSSIBILITA’ DI INTERVENTO DIRETTO. Quindi, come è pensabile pensare si possano comportare gli stessi Comuni sugli ogm?!

<<Su 27 Stati membri, 11 (Bulgaria, Cipro, Estonia, Filandia, Grecia, Francia, Irlanda, Italia, Malta, Spagna, Regno Unito) non hanno notificato alcuna legge sulla coesistenza tra coltivazioni transgeniche e convenzionali. 8 Stati (Belgio, Lussemburgo, Lettonia, Lituania, Olanda, Polonia, Slovenia, Svezia) hanno notificato a Bruxelles le bozze dei provvedimenti e in 7 Paesi UE (Austria, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Ungheria, Portogallo, Slovacchia) le leggi sulla coesistenza sono già operative>>.
Tra le misure anticontaminazione sono previste RIDICOLELE DISTANZE DI RISPETTO PER IL MAIS che non tengono conto dei fattori che influenzano il flusso genico, come le dimensioni dei campi, la percentuale di ogm in una data regione, la direzione del vento o i tempi di fioritura (il Portogallo sembra più attento in tal senso). Alcuni esempi: dai 25 m. dell’Olanda, ai 70 m. della Repubblica Ceca, ai 200 m. della Lettonia, Lituania, Slovacchia e Portogallo, ai 400 m. dell’Ungheria, agli 800 m. del Lussemburgo, aumentati di poco se si è in vicinanza di campi ogm-free e in alcuni casi con fasce di coltivazioni tampone.
In considerazione di tali misure intese a limitare la contaminazione, vi sentite tranquilli?!
Risultano immediatamente inutili anche per un non esperto ......................
TOLLERANZA DI CONTAMINAZIONE OGM DELLO 0,1% NEL BIO
Parlandone tra consumatori che confusione ..... poche le voci fuori dal coro, ma ci troviamo sempre in di più a cercare di capire quando gli ogm saranno una realtà legalizzata nei campi italiani, pronti a contaminare gli altri raccolti. Alcune leggi regionali già prevedono la coesistenza: in Emilia-Romagna c’è un divieto temporaneo fino alla predisposizione dei piani regionali e la valutazione di una tariffa o tassa forse più salvaguardista per chi decidesse di utilizzare gli ogm (?); nel Lazio l’apertura agli ogm avviene con le sperimentazioni in campo sistematizzate.
DA UNA PARTE I CITTADINI/ CONSUMATORI in Italia che non vogliono mangiare ogm e chiedono un referendum oppure una consultazione pubblica allargata che li coinvolga prima che si proceda all’inserimento verticistico di coltivazioni ogm in campo aperto (UN NO CHIARO ALLA COESISTENZA). Per questo la <<PETIZIONE NO OGM SOGLIA ZERO>>, per un biologico SENZA OGM e PER L’ETICHETTATURA SUI PRODOTTI CONVENZIONALI SEMPRE E COMUNQUE. Adesso l’etichetta, essendo prevista solo se si supera la soglia di contaminazione accidentale di ogm dello 0,9%, non permette la libera scelta del consumatore attento.
DALL’ALTRA PARTE LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA e DEI CONSUMATORI, i POLITICI che auspicano che il Parlamento europeo ed il Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura europei votino la tolleranza di contaminazione Ogm dello 0,1 % nel Bio (anzichè dello 0,9%).
Tale soglia dello 0,1% potrebbe difendere gli agricoltori biologici che contaminati non potrebbero più vendere i loro prodotti con l’etichetta bio e verrebbe definita di rilevabilità, quella minima che gli apparecchi sembrerebbero misurare.
MA NON SI TIENE CONTO che sarebbe possibile rilevare anche meno (presenza-assenza di ogm). Quindi siamo realmente di fronte ad un’apertura alla contaminazione legalizzata che prevede a monte LA DECISIONE DELL’ UTILIZZO DEGLI OGM stessi, quelli che noi consumatori non vogliamo mangiare e vorremmo evitare di comprare se le etichette fossero chiare e non prevedessero SOGLIE DI TRANQUILLIZZAZIONE E DI NON INFORMAZIONE.
Su una legge si può scrivere 0,1% anzichè 0,9%, ma chi insegnerà alle api di mantenersi entro tali limiti e chi lo dirà al vento, per contaminare solo quello che vogliono gli Stati? E’ credibile?
NOI CONSUMATORI STIAMO SOLLECITANDO LA CONSULTAZIONE PUBBLICA PROMESSA DA PRODI IN PRIMAVERA CON LA <<PETIZIONE NO OGM SOGLIA ZERO>> ......
BIOAGRICOLTURA dell’11 maggio 2007 pubblica la <<petizione no ogm soglia zero>> mandata in adesione all’appello dell’AIAB contro l'introduzione di una soglia di residui di ogm nei prodotti biologici.
Tale petizione nasce dal basso, dai consumatori, dal vissuto dei comitati cittadini, a sostegno di analoga richiesta in tal senso, pubblicata sull’Unità del 6/12/2006, in un articolo di Mario Capanna del Consiglio dei Diritti Genetici dal titolo <<OGM: INFORMAZIONE MODIFICATA - Quello che chiediamo al governo è l’apertura di un dibattito nazionale, una consultazione pubblica vera sugli ogm ......>>...........
<<Una delegazione – insieme a me Paolo Bedoni, Giuseppe Politi, Vincenzo Tassinari (rispettivamente presidenti di Coldiretti, Cia, Coop Italia) ha incontrato Romano Prodi che ha manifestato disponibilità sulla richiesta avanzatagli: l’apertura da parte del governo di un dibattito nazionale, che si svolga nella primavera prossima, una consultazione pubblica, vera, di merito – sugli ogm, le biotecnologie, il modello di sviluppo – che sia occasione preziosa di coinvolgimento e di responsabile crescita conoscitiva dell’intera comunità nazionale>>.........
Una simile promessa non può essere disattesa.
Ciao Angela


Ogm nel Bio: Commissione Ue accelera per il voto in Parlamento
Con molta probabilità la decisione sul nuovo regolamento europeo sul biologico verrà presa a breve. La commissione Agricoltura Ue, infatti, nella riunione del 7 maggio scorso ha deciso che la proposta del nuovo regolamento, nella versione emendata dal Parlamento europeo il 29 marzo scorso (2007), verrà votata nuovamente a Strasburgo, nella sessione plenaria dal 21 al 24 maggio. Questo vuol dire che il PE voterà, tra l’altro, la tollearanza di contaminazione Ogm dello 0,1 % nel Bio, ottenuta dopo la grande pressione del movimento bio di tutta Europa. Dopo l’espressione del Parlamento, che non potrà ulteriormente emendare il testo, è probabile che il testo venga approvato dal Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura europei, il prossimo 11 giugno. (Ban)

Una petizione popolare per un referendum contro gli Ogm
“Siamo un gruppo di consumatori e vorremmo essere informati”. Comincia così l’appello per una consultazione pubblica allargata sul tema degli Ogm, promosso, tra gli altri, da Giorgio Celli - docente nell’Istituto di Entomologia “Guido Grandi” presso l’Università di Bologna, Alex Zanotelli, Legambiente Bologna, Wwf Bologna, Gli amici di Beppe Grillo di Bologna. Per i promotori dell’azione, serve una petizione popolare per un referendum oppure prima di procedere alla regolamentazione della coesistenza dichiarata prima impossibile, bisogna sentire i cittadini-consumatori. La petizione è pubblicata per intero, corredata di una lunga parte informativa
http://alberinonantenne.interfree.it/OGM225.htm
(in fase di raccolta adesioni)
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