Auteur: ANDREA AGOSTINI Date: À: forumgenova Sujet: [NuovoLab] genova cemento e denunce
dal corriere mercantile
9 maggio 2007
VIALE QUARTARA COSTRUZIONI NEL MIRINO
Cemento e denunce
Esposto degli abitanti su presunti abusi edilizi
Ricorsi al Tar , esposti ai carabinieri e alla Procura della Repubblica, lettere a
Comune e Provincia, proteste
e indignazione degli abitanti.
Nel mirino di questa mobiiitazione,
giuridica e non solo,
ci sono le due palazzine residenziali
in costruzione in viale
Quartara, a Quarto, contestate
fin dall’inizio del loro
iter amministrativo dagli abitanti
deiia zona, che volevano
salvare un’area verde un tempo
parte della grande “oasi”
del parco di Villa Quartara. I
ricorsi al Tar presentati per
cercare di bloccare i lavori sono
ancora pendenti, perché ii
Tribunale amministrativo ha
respinto ia richiesta di sospensiva
ma non si è pronunciato
sul merito dei ricorsi,
e finora non si sono
avuti riscontri neppure dalla
Procura, alla quale il 31 gennaio
scorso è stato presentato
un esposto. Nel frattempo,
però, i lavori procedono e sono
ormai in fase di ultimazione.
E, intanto, a più di un anno
daiia segnalazione, non è ancora
stato individuato ii proprietario
della misteriosa casa
sull’albero costruita abusivamente
sul Monte Moro.
MOBILITAZIONE E INDIGNAZIONE TRA GLI ABITANTI
LA BATTAGLIA DI VIALE QUARTARA
Tre ricorsi a1 Tar e un esposto alla Procura contro le nuove palazzine
Tre ricorsi al tar, un esposto alla Procura della Repubblica e uno
ai carabinieri, una serie di lettere
e segnalazioni di presunte irregolarità
a Provincia e Comune.
proteste e tanta indignazione fra
gli abitanti di viale Quartara, a
Quarto. Mentre un’altra oasi verde
del levante genovese se ne va.
E’ la sequenza di contestazioni,
non solo giuridiche, che si è accumulata
durante il tormentato e
controverso iter amministrativo
che ha portato alla costruzione, in
corso, di due palazzine residenziali
in viale Quartara, in un’area un
tempo verde. Una storia che inizia
da lontano, e che riguarda una delle
aree verdi più grandi e pregiate
di Genova, compresa in quello
che un tempo era il.parco di pertinenza
di Villa Quartara. Un’area
di grande pregio e, proprio per
questo, sottoposta a vincoli ambientale
e paesaggistico come “bellezza
panoramica”, e a vincolo storico-
artistico come “bellezza singola”,
oltre che ad alcune restrizioni
previste da strumenti urbanistici
locali.
Proprio per salvare questo patrimonio,
gli abitanti della zona si
sono mobilitati per cercare di
bloccare ia realizzazione di una se
rie di nuove costruzioni: sono riusciti
a farlo (almeno per ora) per
due palazzine, grazie all‘accoglimento
di un ricorso al Tar, non ce
l’hanno fatta per altre due, rispettivamente
da 4 e 2 appartamenti,
per le quali i lavori, iniziati tra la
fine del 2005 e l’inizio del 2006, sono
ormai in avanzato stato di realizzazione.
Anche per bloccare
questi due edifici un gruppo di abitanti
della zona e l’associazione
Vas (Verdi Ambiente e Società)
hanno presentato ricorsi al Tar,
con richieste di sospensiva, contro
Comune, Regione, Sovrintendenza
per i Beni architettonici e per il
Paesaggio della Liguria e Ministero
dei Beni culturali, e nei confronti
delle imprese costruttrici,
per bloccare sul nascere gli interventi.
Ii tribunale amministrativo,
però, ha respinto le richieste di sospensiva
((per ragioni procedimentali,
non sostanziali)) precisa
l’awocato Daniele Granara, firmatario
dei ricorsi, mentre non si
è ancora pronunciato sul merito.
la richiesta di sospensiva ma non si è
E il merito è corposo e “pesante”.
Le presunte irregolarità segnalate
riguardano, fra l’altro, l’iter di
Ipprovazione dei Piani particolareggiati
all‘origine dei due intergenti,
ii fatto che in questa zona,
:lassifiCata “av” nel Piano urbanistico
comunale, dovrebbe essere
:onsentita la costruzione di nuovi
edifici solo in presenza di volumetrie
esistenti o fatiscenti, mentre
così non sarebbe stato almeno
nel caso di uno dei due progetti in
corso di realizzazione. Ma, via via
che i lavori avanzavano, altri fatti
“curiosi” sono emersi: per esempio
il fatto che la Sovrintendenza
non avesse notificato - non si sa
perché - ai proprietari delle aree
interessate anche l’esistenza di un
vincolo storico-ambientale.
L’ultimo caso riguarda la richiesta
di variante progettuale,
presentata nel novembre scorso,
per abbassare il piano del garage
e aumentare l’altezza del solaio di
una delle due palazzine. Due interventi
che, spiegano gli abitanti,
consentirebbero di ricavare
cantine sopra il garage e di rendere
di fatto abitabile ii sottotetto.
Ma a far “scattare” prinla, il 23
gennaio 2007, un esposto al settore
Edilizia privata del Comune e
alla stazione dei carabinieri di
Quarto, e poi, il 31 gennaio 2007,
anche un esposto alla Procura
della Repubblica, è il fatto che i lavori
sarebbero iniziati, secondo gii
abitanti, prima dell’approvazione
della variante richiesta. Gli uffici
dell’Edilizia del Comune, il 3 febbraio
scorso, hanno risposto, però,
che i lavori in corso non richiedevano
autorizzazioni supplementari,
ma si diceva anche che era
stato chiesto all’ufîïcio topografi-
CO dei Comune di fare alcune verifiche.
«Noi invece sosteniamo
che, trattandosi di una zona vincolata,
la richiesta di una variante,
per essere accolta, deve avere
anche un’autorizzazione paesistica
e che, nell’attesa, non si possono
eseguif-e i lavori richiesti)) replica
l’avvocato Granara. Di qui la
decisione di fare anche un esposto
alla Procura della Repubblica, da
dove non è arrivata, per ora, nessuna
risposta. E, intanto, le palazzine
“crescono”.
[a.c.]
LE DENUNCE DEI RESIDENTI -
Un ex “paradiso”v erde 1 I , Alberi che spariscono, muri che si alzano, lastre di plastica che “crescono”
Ceb merei nchtoe m scao nmopna sioolon.o A,l nacsthree a dliplastica
e metallo che deturpano
cancellate e favoriscono la “crescita”
di eventuali abusi. Ii “dossier”
messo insieme dagii abitanti di viale
Quartara, segnala anche altre
piccole e grandi presunte violazie
ni delle norme che - denunciano -
stanno inesorabilmente deturpando
il paesaggio di quello che era ii
parco di Villa Quartara, in particoiare
ka viale Quartara e viale Pio
VII, neii’indifferenza delle istituzioni.
Le segnalazioni riguardano,
per esempio «la progressiva e sistematica
eliminazione di grandi
piante, sostituite da orti e giardini)),
le coperture con lastre di plastica e
memo addossate alle cancellate,
nonostante ii regolamento comunale
lo vieti, muri di cinta Lhe si aizano.
«Ogni volta che ci siamo rivolti
ali’amministrazione comunale,
per segnalare presunte irregolarità
legate a costnizioni o ad a l h ,
abbiamo ricevuto risposte generiche
o silenzio)) denuncia Lino Antonello,
uno de& abitanti di viale
Quartara. ¡<Al di là deile eventuah
responsabilità di singoli da accertare,
emerge ii fallimento della pianificazione
pubblica)) gii fa eco Andrea
Agostini, presidente del circolo
Nuova Ecologia di Legambiente.
Ma l’assessore comunale all‘Edilizia
privata, Roberta Morgano, respinge
le accuse: «Ogni volta che ci
vengono segnalati presunti abusi,
noi facciamo tutte le verfiche, con
i tempi della macchina comunale))