ABUSIEDILIZI
Quinto alta
indagini
sulla strada
“fantasma”
Una carrozzabile realizzata senza
permesso ai piedi delmonteMoro
C’È UN LUOGO dove le strade nascono
di notte, all’improvviso, un
giorno ti svegli e le trovi serpeggiare tra
i castagni. C’è una casa da almeno 20
metri quadrati che introvabili architetti
volanti hanno costruito su un robusto
albero affacciato sulmare.Basta
spostarsi un po’ più in là, e come per
magia i fienili diventano lussuose ville.
Non è il mondo delle fiabe, non è un
soggetto di Tim Burton, è semplicemente
il Levante genovese degli abusi
veri o presunti, dei dubbi e delle denunce.
Una zona letteralmente esplosa
dal punto di vista dei valori immobiliari,
così bella e allo stesso tempo comoda,
che in poco tempo da rurale è diventata
collina dei sogni, appetita e
contesa.
La strada “fantasma”. Prima di
tutto, la strada. La circoscrizione
Medio Levante ha denunciato più
volte la presenza di ruspe e camion laddove
finisce (o meglio finiva) via Bettolo
alle spalle del
moderno Quartiere
Azzurro, a Quinto.
«Unavolta c ihanno
chiamato i residenti
residenti
della zona racconta
Giovanni
Calisi, presidente
delparlamentino ci
hanno detto: “qui
ci sono i trattori che
lavorano di notte,
vanno e vengono
con potenti fari”.
Siamo intervenuti
denunciando il
fatto all’assessorato
dell’Edilizia privata
». «Mi sono occupata
personalmente
del caso»,
conferma l’assessore Roberta Morgano:
«Più volte ho scritto alla magistratura
e i mie iuffici hanno effettuato
sopralluoghi e controlli». Risultato:
una serie di sanzioni e una denuncia in
Procura perché il proprietario del terreno
che ha realizzato la strada «non
aveva alcuna autorizzazione edilizia».
Come sia finita la vicenda sul piano
giudiziario non è chiaro. Di sicuro, la
strada è ancora lì, ferita ben visibile
sulle pendici verdissime del monte
Moro. Un robusto cancello nero ne
protegge l’ingresso.
La casa sull’albero. Sempre sul
monte Moro, da qualche mese i passanti
segnalano la presenza di una costruzione
davvero singolare. Assi di
legno accuratamente inchiodate, tetto
a prova di neve, è comparsa dal nulla in
un anfratto del bosco,montata attorno
al robusto fusto di un pino. La casa è
stata già segnalata alla guardia forestale
e al settore Edilizia privata del
Comune, a giorni arriveranno i primi
controlli.
I fienili di San’Ilario. Più a Levante,
intanto, infiammano le polemiche
sui “fienili di San’Ilario”. A breve
scatteranno i primi controlli della Procura sulle pratiche“
dubbie”che avrebbero
portato all’edificazione di alcune
case e ville sulle ceneri di antichi ruderi
(essicatoi e cascine). «A Sant’Ilario
negli dieci ultimi anni sono avvenuti
cambiamenti così ingenti, che non è
possibile non porsi dei dubbi dice
senza mezzi termini Calisi più
volte
abbiamo chiesto che gli eventuali illeciti
vengano verificati e immediatamente perseguiti.
E’una questione delicata,
ben venga che arrivi la magistratura.
Noi non abbiamo mezzi». Anche
l’assessore Morgano allarga le braccia.
«La normativa edilizia non offre molte
armi», ammette: «Spesso è sufficiente
pagare la sanzione
per sanarel’abuso».
«Una costruzione o
una strada abusive spiega ancora è paragonabile
a
un’auto in sosta
non autorizzata: i
vigili danno la
multa ma il veicolo
resta lì. Così i tecnici
dell’Edilizia
privata sanzionano
più volte chi realizza
l’abuso ma
non è facile, senza
l’aiuto della magistratura
costringerlo,
a ripristinare
le condizioni di partenza
».
Non tutto è in mano alla spesso poco
trasparente iniziativa dei privati, in
questo Levante di collina. A Sant’Ilario,
tra San Rocco e la parte terminale
di via Marsano, il Comune inaugurerà
domani una strada della quale si parla
da trent’anni, un chilomentro e trecento
metri di mattoni rossi e muretti a secco
costati 100 mila euro al metro.
«Un esempio di come si possamigliorare
la qualità della vita delle persone
senza deturpare il paesaggio dice
Morgano Sarà
un esempio a livello ligure
». La strada potrà essere percorsa
dai mezzi di soccorso, per la tranquillità
degli anziani che risiedono in collina,
i residenti che potranno utilizzarla
saranno invece solo quelli dotati
di uno spazio adatto dove far sostare
l’auto una volta raggiunta la proprietà.
VINCENZOGALIANO
DANIELEGRILLO