[NuovoLab] Bertinotti in armi

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Autore: Edoardo Magnone
Data:  
To: forumgenova
Oggetto: [NuovoLab] Bertinotti in armi

Bertinotti in armi

Ma non è una cosa seria vedere Bertinotti, il Rifondatore pacifista, passare in
rassegna truppe armate assumendo l’aria compunta e dando al passo una
marzialità incerta per mancanza di abitudine.

Il pensiero vola a quel 2 giugno quando lo stesso personaggio, presente alla
sfilata militare, ostentava tuttavia un distintivo occhiello per significare
che lui era altrove, tra i pacifisti disarmati. L’ubiquità che è una
prerogativa dell’Anticristo. Più che non essere una cosa seria, è una farsa. In
Libano il Presidente del Parlamento Italiano ha dichiarato di aver ritrovata la
vetrina in cui specchiarsi; ha ritrovato, per intenderci, il Paese che egli
dovrebbe, insieme con altre istituzioni, rappresentare. È un Paese in armi dal
quale ieri si dovevano prendere le distanze; e che oggi viene passato in
rassegna come esempio di virtù ieri vizi da vituperare.

Naturalmente le parole e i sofismi forniscono gli alibi: ieri le truppe italiane
erano l’impressione di uno spirito guerrafondaio; oggi, sull’ala di una manciata
in più (salvo verifica) di voti, sono l’esercito pacificatore che ha dato
spettacolo di sé accorrendo per primo all’appello contro i terroristi, con
carri armati e anfibi che sembravano replicare lo spettacolo dello sbarco in
Normandia.

Non c’è più limite al ridicolo; e l’Italia lo subisce sempre più isolata
nonostante il suo zelo provinciale, sempre più paese da operetta o paese dei
campanelli e persino il deputato Bertinotti, fino a qualche mese fa ritenuto
serio e coerente, si presta a far parte della scalcinata compagnia di giro.

Turi Vasile
http://www.quaderniradicali.it/agenzia/index.php?op=read&nid=14662