Autore: Paolo De Toni Data: To: intergas Oggetto: [Intergas] Fw: SOTTO ASSEDIO! Pallettoni e intimidazioni contro chi
lavora per il cambiamento nella Locride
Cari amici,
invio il comunicato stampa di Comunità Libere di solidarietà dopo le
numerose intimidazioni accadute nella Locride.
SOTTO ASSEDIO!
Pallettoni e intimidazioni contro chi lavora per il cambiamento
Cosa hanno in comune:
–
lo "scippo" di una delicata indagine, condotta da un magistrato a cui
viene negata la possibilità di indagare sulla massoneria deviata e su
un sistema politico/mafioso di gestione delle risorse pubbliche;
–
due devastanti attentati contro il Centro Polifunzionale "Magna
Grecia" del Comune di Ardore, gestito da una impresa di giovani che
cercava di creare opportunità di lavoro e di aggregazione nel
territorio;
–
i ripetuti attentati presso il Centro Giovanile Salesiano di Locri,
cuore della Pastorale
Giovanile della Diocesi, per impedire ad una ditta di condurre
importanti lavori di ristrutturazione;
–
la pesante lettera minatoria recapitata nei giorni scorsi alla
senatrice Maria Grazia Laganà;
–
le insistenti voci di sfratto della Comunità di Liberazione di Gioiosa
Jonica (tra i fondatori del Consorzio Goel) da una struttura pubblica
ottenuta con regolare contratto di affitto e ristrutturata
ripetutamente a proprie spese, proprio nel mentre la ditta che sta
eseguendo uno dei tanti lavori di miglioria viene derubata;
–
un clamoroso furto in pieno centro ad un bravo commerciante di
materiale edile a Gioiosa Jonica, Francesco Attachi, impegnato nel
sociale, e ancora altri furti ed intimidazioni in tutta la zona;
–
l'ennesimo pesantissimo attentato intimidatorio alla cooperativa
sociale Valle del Marro, che ha provocato sgomento e ingenti danni ad
una importantissima esperienza del nostro territorio.
Tutto ciò cosa ha in comune?
1. chi viene colpito è qualcuno che, in modo o nell'altro, pone forti
istanze di giustizia e/o di cambiamento o, se non altro, di
resistenza;
2. sono tutte storie di vero e proprio assedio psicologico e materiale
nei confronti delle vittime designate, quasi mai atti fini a se
stessi;
3. lo Stato Italiano continua ad essere incapace di prevenire,
difendere e punire tali gesti;
4. la maggior parte mass-media italiani continuano ad essere
praticamente indifferenti e noncuranti di ciò che avviene in questo
lembo di terra; nemmeno gli omicidi vengono ormai resi noti nei
quotidiani e nelle tv nazionali.
Ieri l'ennesima gravissima intimidazione che conferma drammaticamente
questa tendenza.
Esiste a Gioiosa Jonica una storica associazione che lavora da anni
per la prevenzione della devianza minorile e giovanile: si tratta
dell'associazione "Don Milani", il cui presidente, Francesco Rigitano,
è responsabile del locale coordinamento di Libera della Locride e si è
distinto in passato per rischiose ed efficaci prese di posizione
contro la 'ndrangheta locale. Il "Don Milani" e la vicina Comunità di
Liberazione, da anni si contrappongono alla 'ndrangheta a Gioiosa
Jonica e nella Locride. Da un po' di tempo l'associazione "Don Milani"
aveva anche costruito un campetto di calcio a beneficio di tutto il
territorio. Il chiosco di quel campetto viene inizialmente derubato. A
distanza di pochi giorni vengono ritrovate dentro il chiosco ben 6
cartucce caricate a pallettoni poste in bell'evidenza. Il messaggio
intimidatorio è chiaro, diretto, pesante e preoccupante.
Adesso è veramente troppo!!
Lo Stato dica quali sono le sue reali intenzioni?
Vuole ancora governare la nostra regione o vuole lasciare i suoi
cittadini in balia della 'ndrangheta e della massoneria deviata?
Credo che ormai non si possa più ignorare che quanto sta accadendo in
Calabria rappresenta una grave emergenza democratica per tutto il
paese.
Chiediamo dunque un immediato e duro intervento delle forze
dell'ordine che affermi
chiaramente chi è l'autorità costituita nella Locride e in Calabria.
Temiamo imminenti tragici epiloghi. Se non si interverrà adeguatamente
riterremo il Governo corresponsabile di quanto potrebbe ancora
accadere!
Facciamo anche appello alla società civile di tutte le regioni in
Italia, alle amministrazioni locali, alle imprese, alla gente comune,
al fine di:
–
far sentire allo Stato centrale il peso di una situazione drammatica,
richiamare al suo dovere questo Governo che pare ormai non abbia più
tra le proprie priorità la
distruzione della 'ndrangheta e dei poteri deviati.
A Francesco Rigitano, alla cooperativa sociale Valle del Marro,
all'associazione Libera della Locride e della Calabria,
all'associazione "Don Milani", a tutte le vittime, manifestiamo la
nostra più convinta vicinanza e solidarietà; continueremo certamente a
sviluppare con loro una forte sinergia e collaborazione contro il
comune nemico.