[Incontrotempo] Napoli_MayDay 07_studenti e precari di Roma

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Aihe: [Incontrotempo] Napoli_MayDay 07_studenti e precari di Roma
MayDay 2007: metropoli in movimento

Anche quest'anno, migliaia di precari e studenti di tutta Europa hanno invaso dodici città del continente per affermare il diritto al reddito, ad un nuovo welfare e per il libero accesso ai saperi. A Napoli, migliaia di persone hanno risposto all'appello dei centri sociali, delle reti studentesche, dei sindacati di base, dei comitati di lotta in difesa del territorio e dei beni comuni.

Una manifestazione combattiva e plurale, autonoma dalle rappresentanze politiche e istituzionali, che ha attraversato il cuore della città connettendo le lotte dei disoccupati alle rivendicazioni dei lavoratori precari, la difesa degli spazi occupati alle iniziative di riappropriazione dei saperi, le campagne antiproibizioniste alle mobilitazioni per i beni comuni e per una migliore qualità della vita.

Alla MayDay napoletana hanno partecipato più di cento studenti e precari di Roma che hanno affermato il diritto al reddito a partire dal diritto alla mobilità gratuita, imponendo alle Fs l'accesso libero dei manifestanti al treno per Napoli. Mobilità e flessibilità si presentano sempre più come elementi centrali nella valorizzazione economica liberista. Le reti produttive metropolitane vivono dell’intelligenza, della creatività, della cooperazione e della mobilità spazio-temporale dei precari e delle precarie. Per queste ragioni, il diritto alla mobilità si presenta come articolazione e vertenza materiale nella battaglia generale per un reddito sociale garantito.

Il protagonismo sociale e politico di quest’anno segnala con forza la necessità di oltrepassare il carattere puramente (auto)rappresentativo della MayDay, a vantaggio della costruzione di percorsi di vertenza che, a partire dal reddito, riannodino i fili delle differenti lotte in campo. Precarietà intesa come dimensione trasversale e strutturale delle forme di comando capitalistico, a cui va contrapposto un piano d’azione che rivendichi in pieno il carattere bio-politico della battaglia per il reddito. Per questi motivi, accanto ai precari e agli studenti, hanno riempito la MayDay le diverse esperienze di lotta per il diritto ad un uso pubblico del territorio ed a difesa del beni comuni: acqua, ambiente, energia, salute.

Il governo Prodi, ad un anno dall’insediamento, mostra una totale continuità con le politiche sociali ed economiche del governo Berlusconi; i partiti della «sinistra radicale» o «europea» non sono riusciti a cancellare nessuna delle leggi vergogna, su cui avevano costruito il consenso elettorale: legge 30, Bossi-Fini sull’immigrazione, Fini-Giovanardi sulle droghe. Spetta ai movimenti e alle comunità in rivolta aprire una nuova stagione di conflitto contro la precarietà, per un reddito garantito, contro la guerra e le politiche di controllo, per la difesa dei beni comuni.

Astra19_spazio pubblico autogestito; Esc, Atelier occupato;
Rete per l’autoformazione; Rdb-Cub.


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