[ssf] [info-unponteper] Newsletter Osservatorio Iraq: 9/2007

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Author: redazione-osserrvatorioiraq
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Subject: [ssf] [info-unponteper] Newsletter Osservatorio Iraq: 9/2007








Newsletter Osservatorio Iraq

9/2007: dal 18 aprile al 2 maggio 2007





Iraq, "Missione compiuta"






A quattro anni dal giorno in cui il presidente Bush aveva dichiarato "missione compiuta", il disastro dell'occupazione statunitense emerge con sempre maggiore evidenza. Della ricostruzione promessa da Washington non vi è traccia, la popolazione manca anche dei mezzi minimi di sostentamento, e le violenze continuano senza tregua in tutto il Paese, da Baghdad, a Mosul, fino a Bassora, nel sud. In questo scenario di distruzione, dove lo spazio per il lavoro dei giornalisti e degli operatori umanitari si restringe sempre più, c'è anche chi non fugge dall'Iraq e tenta di organizzarsi in nome della non-violenza.



Iracheni in caduta libera

Zaid al Ali - OpenDemocracy



Iraq: disordine tra le rovine

Oliver Morgan - Observer



Rimpianti in Iraq a quattro anni dalla caduta di Saddam

Sudarsan Raghavan - Washington Post



Sotto assedio: reportage da Mosul devastata dalla guerra

Patrick Cockburn - The Independent



Soldato britannico in servizio rivela l'orrore della guerra nella 'pazzesca' Bassora

Terri Judd - The Independent



"Pulizia sessuale" in Iraq, ma il governo nega che i gay siano oggetto di omicidi mirati

IRIN



Bandiera nera all'Iraq

Articolo 21



Operatori umanitari sotto tiro in Iraq

IRIN





Resistere alla paura: la Settimana Irachena della Nonviolenza

Ismail Daud e Martina Pignatti Morano - Un Ponte per. Baghdad





Primavera siriana



Dopo anni di isolamento e crisi economica, Damasco si riaffaccia con forza sulla scena internazionale. Il protagonista della rinascita siriana è il nemico di Washington, il presidente Bashar el Assad.



La primavera di Bashar el Assad

The Economist



"Più delegazioni impegnate nell'incontro di altre culture, e nel dialogo in generale". Intervista a Bashar el Assad

Reese Erlich - Mother Jones





Una via di uscita per la crisi israelo-palestinese



A quasi 60 anni dall'indipendenza, Israele è diventata una società prigioniera del suo nazionalismo fondamentalista. A farne le spese è la popolazione palestinese della Cisgiordania e della striscia di Gaza, schiacciata tra occupazione e isolamento internazionale. Una via d'uscita ci sarebbe: il piano di pace arabo proposto dall'Arabia Saudita



La crisi di Israele: lo stato ha 60 anni, l'occupazione 40

Zvi Schuldiner - Il Manifesto



Striscia di Gaza, l'onda lunga dell'isolamento: depressione cronica e catastrofe sanitaria

Francesca Marretta - Liberazione



Gaza, la "Spada della verità" nel caos dell'Anp

Michele Giorgio - Il Manifesto



Storia di Jihan Dadush, "scudo umano" di undici anni

Francesca Marretta - Liberazione



Un cenno al piano arabo

Editoriale - Ha'aretz







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