[NuovoLab] 259° ora in silenzio per la pace

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Mercoledì 2 maggio, dalle 18 alle 19 sui gradini del palazzo ducale di Genova, 259° ora in silenzio per la pace.
Incollo di seguito il volantino che sarà distribuito



"L'esacerbarsi del conflitto preoccupa il governo perché espone i nostri soldati a nuovi rischi". Sono parole del ministro della difesa Parisi.


MA CHE COSA CI FANNO I SOLDATI ITALIANI IN AFGHANISTAN?



Cercano Bin Laden?

E' facile condizionale l'opinione pubblica quando si possiedono giornali e televisioni. E certamente molti hanno dimenticato che la motivazione ufficiale per cui gli Stati Uniti aggredirono l'Afghanistan cinque anni fa fu la ricerca di Bin Laden, accusato di essere l'autore della strage dell'11 settembre. Chi se ne ricorda più ormai? Sulla strage più di un dubbio è stato avanzato; mentre è stato chiarito oltre ogni ragionevole dubbio il legame economico che, prima della strage, legava Bin Laden agli Stati Uniti. Indignata per la strage, l'Italia fece parte della "coalizione dei volenterosi" che avrebbe dovuto snidare l'assassino dalle montagne entro le quali si era rifugiato, e consegnarlo alla giustizia internazionale.

Era una palese menzogna; ma anche se non lo fosse stata, che efficacia hanno dimostrato i militari della coalizione internazionale? Non hanno snidato Bin Laden, ma hanno massacrato, incarcerato e torturato (ricordate Guantanamo?) migliaia di civili. E li hanno dichiarati "talebani" di fronte alle televisioni che ne riprendevano i cadaveri



Col mandato dell'ONU?

Uno degli alibi di chi vuole continuare La guerra è il mandato dell'ONU, La più screditata delle organizzazioni internazionali: basti ricordare il gran numero di risoluzioni ONU sfacciatamente violate da Israele. E' forse utile ricordare che l'assemblea generale dell'ONU non conta nulla; e che la sua politica è determinata dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza, guarda caso egemonizzato dagli Stati Uniti

La guerra in Afghanistan è una guerra della Nato, e serve a controllare i corridoi petroliferi e gasieri internazionali; e, secondo il ministro degli esteri, nel 2008 il comando sarà italiano. Meglio che vincere il premio Nobel...



Esportano la democrazia?

Nessun paese al mondo può definirsi inventore, depositario e custode della democrazia. Negli Stati Uniti si reca a votare solo il 40% della popolazione, ed ogni elezione è gravata dal sospetto di brogli. Grande peso nelle elezioni ha la disponibilità economica del candidato. Viene affidato ad una sola persona un potere pressoché illimitato (ricordate la famosa valigetta che controlla le armi atomiche? E i racconti che ci hanno somministrato sulle armi di distruzione di massa?)

I civilissimi paesi occidentali hanno instaurato un sistema criminale di commercio internazionale che divide le risorse in un 80%, che appartengono al 20% della popolazione; ed un 20% che viene suddiviso tra il rimanente 20% della popolazione (quelli che poi tentano di emigrare, e finiscono nei CPT).

E se anche i paesi occidentali avessero inventato e custodissero la democrazia, chi ha dato loro il diritto di esportarla con le armi?

Nel frattempo abbiamo dato 50 milioni di dollari per ricostruire il sistema giudiziario in Afghanistan. Ma a quanto pare il governo Karzai è un pessimo allievo: Rahmatullah Hanefi, che per incarico del governo italiano ha svolto il ruolo di mediatore nel rapimento Mastrogiacomo, è in carcere e il governo italiano non fa nulla per lui


Portano aiuti?

L'Italia destina sempre meno risorse alla cooperazione internazionale, e nell'ultima finanziaria ha aumentato del 13% le spese militari. Ai 131 eurofighter depositati a Grosseto abbiamo affiancato 121 Joint Strike fighter, di fabbricazione USA che saranno depositati a Novara. Intanto gli ospedali di Emergency in Afghanistan sono stati costretti a chiudere.





Via subito dall'Afghanistan.

E senza chiedere il permesso a Bush.