[NuovoLab] Afghanistan, Sarkozy favorevole al ritiro

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Francia - 27.4.2007

Afghanistan, Sarkozy favorevole al ritiro

Il candidato del centro-destra alle presidenziali francesi dice qualcosa di
sinistra

Patti chiari. Esistono precisi impegni per chi si trova a far parte di
un'alleanza militare come la Nato. Pacta sunt servanda, è stato e continua ad
essere lo slogan dei ministeri agli Esteri (D'Alema) e alla Difesa (Parisi), in
riferimento alla fedeltà che ci lega al Patto atlantico. Vincoli saldi, che non
consentono deroghe o deviazioni di percorso. Questa è stata, sinora, la
risposta a ogni richiesta di ritiro dal Paese, che provenisse dalla sinistra
radicale, dalla galassia pacifista o dalla maggioranza degli italiani (il 56
per cento, secondo un sondaggio condotto a gennaio da Ipr Marketing per il sito
'Repubblica.it').

Errori. Il probabile erede di Chirac intende proseguire nel cammino iniziato dal
suo predecessore alla fine del 2006, quando fu annunciato il ritiro di 200
uomini delle forze speciali francesi impegnate nei pressi di Jalalabad. "In un
dato momento - ha ribadito Sarkozy - il presidente Karzai ha avuto bisogno del
nostro sostegno. Poi Chirac ha deciso di rimpatriare le forze speciali. Se
eletto, seguirò una simile politica". La decisione di mettere i militari scelti
francesi al servizio degli americani contrastava con il ripetuto rifiuto
dell'Eliseo di partecipare all'invasione dell'Iraq, osteggiata dal 62 per cento
dei cittadini d'Oltralpe. Nel suo intervento di ieri, l'avversario al
ballottaggio di Segoléne Royal ha ribadito le critiche all'invasione irachena e
licenziato la possibilità di un eventuale attacco Usa all'Iran. "Non posso
immaginare un errore così grande - ha detto Sarkozy -. Abbiamo visto cosa è
successo con un intervento militare in un Paese di 25 milioni di persone, mi
chiedo cosa potrebbe succedere se intervenissero in un Paese che di abitanti ne
ha 75 milioni".

L'impegno militare francese. La Francia partecipa alla missione 'Enduring
Freedom' con 1.100 uomini e alcuni aerei a supporto delle operazioni
statunitensi. I Mirage impiegati durante la missione 'Anaconda' di cinque anni
fa hanno compiuto, dall'ottobre 2001 al settembre 2002, 12 mila ore di volo,
distruggendo 33 obiettivi legati ad Al Qaeda o ai Talebani. La Marina francese
è il secondo Paese della missione 'Enduring Freedom' per numero di natanti.
Pattuglia il Golfo di Aden e il Golfo di Oman dal dicembre 2001.

http://www.peacereporter.net/dettaglio_articolo.php?idc=0&idart=7867