[autorgstudbo] VAG - I movimenti russi anti Putin - Oleg Kir…

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Autore: News AutOrg.anizzazione Stud.entesca BO
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To: lista studentesca
Oggetto: [autorgstudbo] VAG - I movimenti russi anti Putin - Oleg Kireev a Vag 61 - sab. 28 aprile ore 16, 30
VAG - Via Paolo Fabbri 110
www.vag61.info

Sabato 28 Aprile
ore 16

Settantasettottantanoveepoi...

Oleg Kireev al VAG

Proiezione dei video "Soldier of the president" (sugli eventi di Mosca nel
1993) e "Protest match. Kirov stadium, 2006" documentario sul secondo
Social Forum Russo che ebbe luogo a San Pietroburgo nell'estate del 2006,
in collegamento con il summit del g8.
A seguire conferenza con Oleg Kireev
che parlerà dei video e racconterà dell'attuale situazione culturale
russa, dei movimenti che si stanno formando nella società civile, e sulla
scena underground.
Parlerà inoltre della storia del pensiero contestativi
fin dai primi anni '90 e della possibilità di creare oggi un'opposizione
politica contro il regime.
Interviene inoltre Franco Berardi Bifo che
terrà una breve relazione su come il '77 fu (anche) un'anticipazione
dell'89 e sulla sinistra del '900 e il futuro con la presentazione di "70
gli anni in cui il futuro cominciò" supplemento di Liberazione.
Molti anni dopo la rivolta che spazzò via il cadaverico potere dei
burocrati, i burocrati sono ancora al potere, come prima, anzi peggio di
prima. Un tempo si perseguitavano i dissidenti e si escludeva dalla vita
pubblica chiunque non fosse in linea con la nomenklatura. I persecutori si
fregiavano dell'appellativo di comunisti e la proprietà pubblica era nelle
loro mani.
Oggi al potere ci sono gli stessi burocrati che un tempo si chiamavano
comunisti. Hanno cambiato appellativo e si chiamano liberisti, e la
proprietà non è più pubblica. L'hanno privatizzata vendendola a se stessi
e ai loro amici e parenti, a prezzi stracciatissimi o proprio gratis et
amore dei.
La società, che un tempo godeva di una minima sicurezza economica in
cambio della complicità con gli oppressori e del silenzio, ora è divisa
tra chi, vicino al potere e complice della sua violenza, accumula immense
fortune, e una maggioranza che vive miserabilmente.
Il razzismo è all'ordine del giorno, in nome della legalità si maltrattano
i migranti, si perseguitano i dissidenti e si sciolgono con la violenza le
manifestazioni pubbliche. Al vertice siede un uomo autoritario, rozzo,
ignorante, aggressivo e pericoloso.
Qualcuno a questo punto qualcuno penserà che stiamo parlando di Bologna.
Oh no, no. stiamo parlando di Mosca naturalmente.
Eppure (si parva licet componere magnis) nella storia della città di
Bologna c'è stata una rivolta, esattamente tre decenni fa. La burocrazia
comunista schiacciò con la forza quella rivolta, ma non poté cancellarne
la memoria. E quella rivolta segnò l'inizio della fine di quel sistema di
potere che amava definirsi "socialismo dal volto umano".
I burocrati che detenevano il potere un tempo si sono contriti e pentiti e
autocriticati. "Non avevamo capito, ci sono stati ritardi incomprensione
errori. Ma ora siamo diventati democratici. Quel che è successo non
succederà più." promisero i burocrati quando si resero conto di essere
ripugnanti per la coscienza civile, per una larga parte della società, e
in certi casi perfino per se stessi.
Qualcosa di simile accadde (si parva licet) nell'Europa dell'Est. Una
rivolta cento volte più grande, ma con lo stesso segno, contro la stessa
ipocrisia, contro lo stesso autoritarismo centralista. Anche là il potere
ha dovuto cedere, a un certo punto, sotto la pressione della cultura e
della società.
Ma gli stessi burocrati che avevano costretto la società sotto il dominio
dell'apparato, si sono convertiti all'ultraliberismo. Hanno privatizzato
il patrimonio pubblico, frutto di decenni di lavoro collettivo. Per meglio
privatizzarlo l'hanno svenduto ad amici e parenti, come la Telecom da noi.

VAG Via Paolo Fabbri
Sabato 28 aprile
dalle ore 16.30 alle ore 20.00
Saranno proiettati i video
"Soldier of the president" (1996) una clip musicale prodotta dal gruppo di
artisti anonimi ZAIBI ("For Free and Anonymous Art") dedicato agli eventi
che insanguinarono la Mosca nel 1993, quando il colpo di Stato contrappose
il gruppo dirigente eltsiniano al Parlamento, e il Palazzo del Parlamento
fu bombardato.
"Protest match. Kirov stadium, 2006" (2006) è un documentario sul secondo
Social Forum Russo che ebbe luogo a San Pietroburgo nellestate del 2006,
in collegamento con il summit del g8.
E'una produzione del gruppo "Chto delat"
Oleg Kireev parlerà dei video e terrà una conferenza sull'attuale
situazione culturale russa, sui movimenti che si stanno formando nella
società civile, e sulla scena underground. Parlerà inoltre della storia
del pensiero contestativi fin dai primi anni '90 e della possibilità di
creare oggi un'opposizione politica contro il regime.
Oleg Kireev
Nato nel 1975 a Mosca è artista mediattivista e critico dei media. Dal
1997 pubblica sui temi dell'arte, dei media e dei movimenti sociali. Nel
2006 è uscito il suo Media-activist Cookbook, pubblicato da UltraCulture
di Mosca, nominato per premio Innovazja dedicato allarte contemporanea in
Russia. Come artista usa una pratica di ni'ing (news jockeying), che
consiste nell'estrarre in tempo reale notizie dall'Internet per farle
fluire insieme alla musica. Ha partecipato a numerose azioni e campagne di
critica dei media (legal/illegal, Barricade, Against all parties).
Interviene inoltre Franco Berardi Bifo che terrà una breve relazione su
due temi:
a) Il '77 fu (anche) un'anticipazione dell'89
b) La sinistra del '900 e il futuro, presentazione di "70 gli anni in cui
il futuro cominciò".
La serata è organizzata in collaborazione con la redazione di Liberazione
per presentare "70 Gli anni in cui il futuro cominciò" supplemento
settimanale al quotidiano Liberazione, che nell'arco di dodici settimane
ha ricostruito gli scenari politici, sociali, culturali, esistenziali,
artistici, immaginari del decennio maledetto. Chi se l'è perduta potrà
acquistare la raccolta completa dei fascicoli

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