[NuovoLab] COLLETTIVO MIGRANTI: "CAMBIANO I GOVERNI MA SUI C…

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Auteur: Edoardo Magnone
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À: forumgenova
Sujet: [NuovoLab] COLLETTIVO MIGRANTI: "CAMBIANO I GOVERNI MA SUI CPT E' SEMPRE LA STESSA POLITICA"


Cambia il governo ma le metodologie sono sempre le stesse.

23 aprile 2007

Il cambio di governo aveva nei più suscitato contentezza e speranze che degli
effettivi cambiamenti nella gestione del fenomeno immigrazione sarebbero
avvenuti di lì a breve. La campagna elettorale è stata caratterizzata anche a
Ragusa da firme di appelli per la chiusura dei cpt e roboanti proclami contro
le tragedie del mare, le deportazioni, contro l’inumanità di strutture in cui
si nega la libertà solo perchè si giunge da un altro paese senza un pezzo di
carta. Ma anche i più entusiasti non potranno, ad appena un anno di distanza,
negare che c’è qualcosa che non va. I cpt sono sempre lì, le gestioni ormai
divenute indifendibili, come quelle della Misericordia, cambieranno; verranno,
come piace dire al Ministro Ferrero "superate". Uno dei risultati di questo
superamento è stato il DDL Amato - Ferrero, che delle richieste mosse
unanimamente dal movimento antirazzista nazionale non ha preso quasi nulla.
Richieste che da Goriza a Torino, da Crotone a Bologna, da Lampedusa a Ponte
Galeria, da Ragusa a Via Corelli sono sempre le stesse: CHIUDETE I CPT. Ma
purtroppo tutti i segnali sembrano indicare che questo Governo ha ben poco
interesse ad affrontare i problemi legati al fenomeno dell’immigrazione:infatti
a parte aver recepito alcune direttive europee in tema di ricongiungimenti
familiari, permessi brevi e carta di soggiorno di cui si sono ridotti i tempi
da 6 a 5 anni, (ripetiamo: direttive europee già in vigore) l’attuale Governo
ha rinviato ai lunghi tempi di un disegno di legge delega ancora da approvare e
ad futuro decreto governativo la riforma della legge. Ha deciso quindi di non
intervenire con decreti legge (quindi urgenti) in materia di sfruttamento dei
lavoratori in nero, in materie di garanzie di difesa (sospensione e garanzie in
tema di espulsione) e non ha attualmente previsto alcun intervento sul diritto
di asilo di cui non viene presentata uno straccio di disegno di legge (l’Italia
è l’unico paese europeo a non avere la legge!!!). Se poi diamo uno sguardo al
decreto flussi la situazione non migliora per niente: la procedura è bloccata,
delle 50.000 richieste solo 3-4 mila permessi sono stati rilasciati. E per
presentare la domanda l’immigrato deve versare 70 euro. Le vere cause del
problema sono sempre le stesse: l’immigrazione è un business...lo è quando
l’immigrato è regolare e lo è ancora di più quando clandestino...quando lavora
senza protezioni nei cantieri, o si spacca la schiena a raccogliere patate o
pomodori o quando è costretta a subire violenza in silenzio o a vendersi per le
strade, senza ottenere protezione. Il 14 aprile scorso, attivisti dello Zetalab,
l’Ask, del Collettivo20 Luglio e altre realtà hanno occupato simbolicamente la
sede della Legacoop in cui si trova anche la sede della Sisisfo. Quest’ultima
ha vinto ( insieme ad un altra cooperativa La Blu coop di Agrigento) l’appalto
per la gestione del cpt di Lampedusa. Gli occupanti hanno potuto parlare con i
dipendenti della Legacoop che non hanno nascosto il loro imbarazzo di fronte a
questa situazione. Ma come ha ribadito il presidente Elio Sanfilippo: "Le
nostre cooperative dovranno segnare una discontinuità col passato, ma chiudere
i Cpt non è compito nostro". Ha ragione il presidente Sanfilippo a dire che non
è compito loro chiudere i cpt, ma non è gli stato certamente ordinato dal
dottore di partecipare alla gara d’appalto per gestire queste galere etniche.
Ai militanti della rete antirazzista siciliana va tutto il nostro appoggio e
solidarietà per questa azione che ha svelato ancora una volta il vero volto di
un Governo che si dice amico del movimento ma allo stesso tempo continua ad
usare le stesse metodologie che tanto deplora. Questi Rappresentanti delle
Istituzioni appaiono più interessati ad andare a partecipare a trasmissioni
comiche radiofoniche o a parlare ospiti al Congresso di uno degli autori della
razzista lege Bossi – Fini; piuttosto che confrontarsi con chi da anni
veramente lavora sul fenomeno immigrazione, in prima persona e senza tessere di
partito in tasca. Vorremmo che coloro che siedono in Parlamento cominciassero ad
agire di conseguenza ai principi che tanto gli piace sventolare durante le
campagne elettorali. Non straremo alla finestra a guardare. Continueremo,
insieme a tutti gli antirazzisti la nostra lotta e non faremo sconti a nessuno.
Chiediamo anche di sapere che intenzioni hanno riguardo alle raccomandazioni
della Commissione istituita dal Ministro Amato sui Cpt, che riguardano anche la
nostra città. Ci auguriamo che questo anno sia servito ai membri del Governo per
riflettere sui problemi dell’immigrazione e che a breve diano un segnale
concreto di un vero cambiamento di rotta e in discontinuità con il precedente
governo.

Collettivo Migranti di Catania e Ragusa
tel 3495835350
Email: collettivomigranti@???