LE ARMI NEL CARRELLO DI EXA
SI PENSAVA di aver visto e sentito di tutto su Exa, la Fiera delle armi di
Brescia. Bambini che entrano tranquillamente accompagnati dai genitori e che,
altrettanto tranquillamente, possono impugnare una pistola e prendere la mira.
Fucili sniper per cecchini, puntualmente camuffati come «armi sportive», perché
una nota degli organizzatori proibisce agli espositori di usare certi termini
per timore delle contestazioni. Coltelli e machete adottati dalle migliori
«agenzie di sicurezza» [eserciti mercenari] nelle guerre in Africa.
Questo fino a ieri. Ma l'edizione 2007 di Exa - «Fiera internazionale delle
armi sportive, security e outdoor» - che si tiene a Brescia dal 14 al 17
aprile, annuncia due «mirabolanti» novità : «D-Fence» e «Area Shop».
La prima sarà una zona composta da «una serie di stand, chiusi in una sorta di
mini-padiglione, dedicati a tutti gli strumenti e le attrezzature normalmente
utilizzati dalle forze dell'ordine e in dotazione ai corpi istituzionali
italiani ed esteri», recita la brochure. Cosa sia «normalmente utilizzato» dai
corpi di polizia di Tunisia e Tanzania, ma anche di Russia e Stati uniti - i
cui «operatori» erano presenti a Exa lo scorso anno - la brochure e gli
organizzatori non lo spiegano. Lo sanno, comunque, Amnesty international e
Human rights watch, che nei loro rapporti denunciano «vessazioni e
intimidazioni da parte della polizia» [in Tunisia], «diffusi pestaggi e
saccheggi compiuti dalle forze di sicurezza» [in Tanzania], «coinvolgimento
delle forze federali nelle sparizioni di persone» [in Russia] e «brutalità e
uso eccessivo della forza da parte degli agenti di polizia negli Stati uniti».
Ma la cosa che sorprende ancora di più è che quella porzione di Fiera sarà off-
limits. Non sarà aperta al pubblico, «ma solo agli operatori accreditati
all'ingresso». Un semaforo rosso, giustificato dagli organizzatori, «data la
particolare natura dei prodotti rappresentati e la loro inusuale
specializzazione». Solo pochi privilegiati potranno accedere a quelle stanze,
dominate -c'è da scommetterci - da «strumenti» italiani, visto che il comparto
bresciano rifornisce di armi le polizie di mezzo mondo. E lo stesso sito di Exa
2007 a ricordarcelo: «La scelta di istituire questo spazio risponde alle
richieste di un settore significativo della realtà economica bresciana e non
solo e va nella direzione di soddisfare quella necessità di maggiore sicurezza
per i cittadini». Una scelta fieristica che sarà stata accolta con un largo
sorriso dal maggiore promotore e sponsor di Exa, la Fabbrica d'armi Pietro
Beretta Spa, ma meglio sarebbe dire la Beretta Holding, la cui produzione di
Cardone Va Itrompia [circa 1.500 armi al giorno] «copre quasi tutta la gamma
delle armi portatili», fino a «fucili militari automatici».
Accanto a «D-Fence», per la prima volta e per la gioia degli acquirenti, è
stata istituita un'«Area Shop». Si tratta di «un'apposita area esclusiva nella
quale sarà possibile fare acquisti nei giorni di svolgimento dell'evento». Vi
sarà riservato il Padiglione numero 2 del polo fieristico, nel quale si potrà,
magari, entrare muniti di carrello della spesa o di un comodo cestino. Insomma,
finalmente una «bella fiera», dove da sempre si possono portare anche i bambini
e che, da quest'anno, consentirà anche di acquistare le armi, e non solo
ammirarle, palparle e sentirne l'odore.
Increduli? Impauriti? Ma no, state tranquilli! Tutto avverrà «naturalmente nel
rispetto delle normative di legge».
Missione Oggi, Mosaico di Pace, Nigrizia e Unimondo