[NuovoLab] legambiente: bogliasco, abusi in collina

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Autore: ANDREA AGOSTINI
Data:  
To: forumgenova
Oggetto: [NuovoLab] legambiente: bogliasco, abusi in collina
dal secoloxix SABATO 7 APRILE 2007

A BOGLIASCO TEMO ABUSI IN COLLINA

BOGLIASCO. «Ringraziamo gli ambientalisti
per le segnalazioni effettuate
sulla base delle quali ho deciso
di denunciare alla magistratura gli
abusi relativi alla collina di San Bernardo
».
Luca Pastorino, sindaco di Bogliasco,
ha deciso di rivolgersi alla magistratura per
la presenza di almeno tre
cantieri sospetti nella frazione vista a
mare. Aree di lavoro in cui non esiste
alcun cartello di cantiere, nessun
casco sulle teste dei manovali e nessuna
recinzione.
Sulla collina di San Bernardo, elegante
frazione collinare di Bogliasco,
il rispetto delle normative sulla sicurezza
è quantomeno virtuale: almeno
a sentire gli ambientalisti che non si
sono lasciati sfuggire i tre piccoli cantieri
spuntati come funghi nel boschetto
che si trova accanto alla
piazza della località.
La denuncia degli ambientalisti è
forte:«Basta addentrarsi un po’ tragli
alberi e i cespugli per trovarsi di
fronte a una situazione che ricorda
altre epoche e altre latitudini. In questa zona con vista sul golfo Paradiso,
si
ha l’impressione che ognuno faccia
quello che vuole».
Che sia una box auto con annesso
parcheggio sul tetto(come si sospetta
possa avvenire in un caso)o la ristrutturazione
di due pollai, pronti a diventare
dependance da 8mila euro al
metro quadro (come sembra negli
altri due casi), poco importa.
Il sospetto è che i lavori vengano effettuati aggirando una mezza dozzina
di normative, confidando evidentemente
nello scarso passaggio di curiosi
e sulla discrezione dei vicini.
Questa volta, però, c’è chi ha notato i
cantieri. Qualche vicino ha parlato e
ha chiamato Legambiente, che a sua
volta ha compiuto il sopralluogo e
scoperto le edilizie.
«In seguito a una segnalazione di
cittadini preoccupati per la presenza
di questi cantieri, abbiamo compiuto
un sopralluogo a San Bernardo – racconta
Andrea Agostini, responsabile
di Legambiente, che ha anche scritto
un esposto al sindaco "ho potuto constatare
la presenza attiva di almeno
tre cantieri. Nessuno è in condizioni
di sicurezza, non c’è alcuna recinzione,
ne impedimenti di sorta all’accesso.
Mancava del tutto l’obbligatorio
cartello con la licenza comunale e
gli altri obblighi di legge e pertanto la
condizione del manufatto, Appare in
tutto e per tutto sospetta di abuso edilizio
». Alla denuncia è stato allegato
materiale fotografico assai esplicito
sulla situazione.
Secondo gli ambientalisti, nei due
cantieri, che si trovano uno a destra e
uno a sinistra lungo la passeggiata che
porta a Pieve, sarebbero stati visti
all’opera due operai, intenti a lavorare
con l’uso di un bruciatore a
fiamma libera senza alcuna precauzione
di sicurezza per il lavoro e per il
rischio di incendio in zona notoriamente
a rischio.
Poco oltre, nello stesso terreno, si
trova un manufatto con apparente
copertura in eternit.Adesso la parola
passa ai carabinieri del nucleo ecologico,
cui è stata segnalata la situazione.
«Il nostro è un territorio a rischio,
perché ha un elevato valore immobiliare
– aggiunge il sindaco – così può
scatenare gli appetiti di chi si fa pochi
scrupoli. Controlleremo se i tre cantieri
segnalati hanno la licenza e se le
condizioni di lavoro sono quelle descritte,
interverrò con ordinanze di
sospensione».

EDOARDOMEOLI