[NuovoLab] Fwd: [SP] I: OBIETTORI ALLE SPESE MILITARI

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著者: Edoardo Magnone
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題目: [NuovoLab] Fwd: [SP] I: OBIETTORI ALLE SPESE MILITARI
ricevo la mozione conclusiva dell'assemblea nazionale (svoltasi a Cattolica)
degli Obiettori alle Spese Militari e quindi rigiro alla lista.

Edoardo Magnone

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DOCUMENTI. LA MOZIONE CONCLUSIVA DELL'ASSEMBLEA NAZIONALE DEGLI
OBIETTORI ALLE SPESE MILITARI

[Diffondiamo la mozione conclusiva dell'assemblea nazionale degli
obiettori alle spese militari per la difesa popolare nonviolenta
svoltasi a Cattolica dal 31 marzo al primo aprile 2007.
Per informazioni e contatti: Centro coordinatore nazionale della
Campagna di obiezione di coscienza alle spese militari per la difesa
popolare nonviolenta, presso la Lega degli obiettori di coscienza
(Loc), via M. Pichi 1, 20143 Milano, tel. e fax: 0258101226, e-mail:
locosm@???, sito: www.osmdpn.it]

La XXLI Assemblea nazionale degli obiettori alle spese militari per
la difesa popolare nonviolenta concorda con la dichiarazione di Berlino (XI
Conferenza internazionale delle campagne per la resistenza alla
contribuzione fiscale alle spese militari e il loro Impiego per la
pace) quando afferma che "e' impossibile costruire la pace attraverso
la guerra e l'uso della violenza. La responsabilita' di ciascuno di
noi e' indivisibile; la guerra conduce alla perdita dell'umanita'.
Gli esseri umani sono liberi di rifiutare la violenza militare.
Percio' nessuno sara' costretto a partecipare alla violenza militare,
direttamente o indirettamente. I partecipanti sperano che grazie ad
ogni obiezione di coscienza a servire con un'arma o pagare le quote
d'imposta per il militare, il potenziale militare
totale per la violenza diminuira', e che grazie ad ogni euro speso
per progetti di pace il bilancio militare si ridurra' e vi saranno
maggiori prospettive di giustizia e di pace".

Gli obiettori alle spese militari, con l'adesione alle tesi sopra
esposte del movimento internazionale, riaffermano il valore storico
dell'obiezione di coscienza quale testimonianza pubblica di ripudio
del militarismo e della guerra dalle profonde radici etiche e
culturali, distinta dalla disobbedienza civile, anche se ad essa
spesso intrinsecamente e coerentemente intrecciata. Una pratica oggi
ancor piu' attuale e significativa, dal momento che armi ed eserciti
stanno diventando sempre piu' protagonisti nelle controversie internazionali: i
conflitti rischiano di degenerare tragicamente in uno "scontro di civilta'" con
l'olocausto nucleare dietro l'angolo.

Ribadisce la centralita' sull'obiettivo del raggiungimento di una
legge sulla opzione fiscale per il quale decide di creare un gruppo
di lavoro, con deciso carattere operativo per elaborare un chiaro
testo di proposta di legge.

La campagna degli obiettori alle spese militari considera
l'istituzione di corpi civili di pace uno degli strumenti in vista
della costruzione di un nuovo modello di difesa alternativo, nella
prospettiva della difesa popolare nonviolenta.

Gli obiettori di coscienza alle spese militari esprimono riserve
sulla commistione tra interventi civili e militari, la
sperimentazione di forme di intervento civile nonviolento riteniamo
sia auspicabile esclusivamente in aree di conflitto non oggetto di
interventi militari italiani.

Gli obiettori alle spese militari organizzano un convegno,
orientativamente nel 2007, o all'inizio del 2008, preferibilmente a
Vicenza, per approfondire, anche insieme agli altri soggetti del
movimento contro la guerra, la riflessione sul fatto che la
diminuzione delle spese militari passa dalla richiesta di un modello
di difesa alternativo all'attuale che da offensivo e distruttivo deve
diventare difensivo, con un peso via via maggiore della componente
non armata e nonviolenta.

L'Osservatorio sulla difesa popolare nonviolenta, oltre ai corpi
civili di pace, segue le lotte territoriali che possono rappresentare
esperienza di difesa popolare nonviolenta di base.
*
Organizzazione:

1. La campagna di obiezione alle spese militari impegna il comitato
coordinatore a dedicare un incontro monotematico al tema della
prospettiva di sviluppo della campagna stessa;

2. da' mandato al centro di coordinamento nazionale, affinche'
raccolga le ipotesi di sviluppo dei movimenti promotori;

3. il comitato coordinatore individuera' una commissione incaricata
di promuovere una scheda di sondaggio esplorativo tra gli aderenti
alla campagna e le realta' pacifiste e nonviolente.

*
Mozione conclusiva approvata all'unanimita' con una astensione.

----- Fine messaggio inoltrato -----


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