[Badgirlz-list] BLITZ E CHIUSURA DEL DEGRADO

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Autor: Errata
Data:  
A: l38squatter, badgirlz-list
Assumpte: [Badgirlz-list] BLITZ E CHIUSURA DEL DEGRADO
storie romane....


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BLITZ E CHIUSURA DEL DEGRADO
ENNESIMA REPRESSIONE DA PARTE DELLE
FORZE DELL'ORDINE
,
Assemblea spontanea dei soci transgender e non, dopo
la chiusura da parte dei carabinieri.


Roma. Sabato notte alle ore 23 davanti al Degrado si è
riunita un'assemblea spontanea dei soci che respingono
con rabbia e sdegno l'accusa sessuofobica e omofobica
secondo cui il locale sfrutterebbe la prostituzione.
Ennesima e più infamante accusa dopo dieci anni di
controlli, blitz e ispezioni in cui non è mai emerso
nulla di irregolare sul piano penale se non rilievi
amministrativi subito risolti come risulta persino da
assoluzione 'riepilogativa' del Tar del Lazio di tre
anni fa dopo accuse della polizia urbana che però
risultarono false e tese unicamente alla chiusura
pretestuosa del locale (in quella occasione anche
Teodoro Bontempo organizzò una marcia contro il
'marcio' che rappresentava il Degrado e le
transessuali frequentatrici).
Un coro unanime fa notare poi che i maggiori
frequentatori del locale, anche durante il blitz, (e
per la tal cosa verrà chiesto l'accertamento negli
archivi dell'Arcigay) sono appartenenti alle forze
dell'ordine con tanto di tessera Arcigay.
Dunque come mai da dieci anni costoro, se è vera
l'accusa, non hanno mai compiuto il loro dovere e cioè
denunciare il mercimonio che secondo la fantasiosa
accusa avverrebbe nel locale?



DIECI ANNI DI CONTROLLI SENZA ESITI

In dieci anni di vita il Degrado ha avuto decine e
decine di controlli (chiederemo i verbali) da parte di
polizia, carabinieri, vigili urbani (prevedibilmente
anche in borghese). Come mai solo nel 2006/2007
emerge questa infamia dello sfruttamento se
nell'ordinanza si legge che la 'gestione disinvolta'
(?) del locale parte dal 2001? I soci chiedono cosa
significhi e cosa accerti questa 'disinvoltura' e come
mai se prima del 2006 è stato rilevato il reato non è
stato fatto nulla. Se diversamente il reato non c'era
ecco che crolla anche questa tesi secondo cui il
locale da anni 'gestisce' uno sfruttamento.




TESTIMONIANZE TRAVESTITE
Le testimonianze presunte rilevate nell'ordinanza sono
del tutto inconsistenti anche perché, come scritto,
sono state raccolte fuori dal locale.
Inoltre le transessuali frequentatatrici del locale
vengono descritte come "vestiti con il solo slip" come
se fosse una divisa ufficiale.

Ecco le 5 'prove' inconsistenti che hanno fatto
chiudere il locale e arrestare tre soci.

Testimonianza 1 (15/2/2007). I cc in borghese entrano
e accertano che dentro il locale vengono consumati
rapporti sessuali presso due camerini detti dark room
(contestazione nostra: innanzitutto i camerini sono 5
e gli agenti devono essere stati molto distratti per
non aver notato gli altri 3, poi questi camerini non
sono 'dark' essendo illuminati, quanto al sesso: bella
scoperta dell'acqua calda, è la nostra battaglia
politica promuovere la sessualitàŠfiguriamoci se la
consideriamo un reato!!!!).
Testimonianza 2 (8/12/2006). Un 'uomo' (senza nome,
senza cognome) all'ingresso del locale avrebbe
riferito ad un carabiniere in borghese: "qui dentro ci
sono le dark room con i trans e potete scopare, vi
fanno i bocchini, di tutto di più, tutto incluso nel
prezzo". Va da sé che la testimonianza è inconsistente
prima perché non identificabile, secondo perché è del
tutto vaga e non prova nessuno sfruttamento.
Testimonianza 3 (28/1/2007). Il 28 gennaio (domenica,
giorno in cui il locale è peraltro chiuso) un operante
dei carabinieri viene adescato fuori dal locale
(ancora una volta fuori) da una transessuale di nome
Chiara (non identificabile ancora una volta) che gli
dice "lo vuoi un bel pompino da me, io lo faccio per
soldi, se vuoi lo facciamo in macchina o presso il
locale visto che sei timido. La ci sono dei camerini
dove si scopa, è osceno il posto, è un degrado". Che
cosa testimonia mai questo teste peraltro non
identificabile? Ha forse riferito di una relazione
tra chi dirige il locale e la prostituzione? Se non è
così (come appare evidente) come mai viene messa
questa testimonianza come altre all'interno di una
formulazione accusatoria?
Testimonianza 4 (3/2/2007). I cc venivano avvicinati
(sempre all'esterno come è scritto) da alcune
transessuali (citiamo al femminile ma sono sempre
descritti nell'ordinanza al maschile) che
"succintamente vestiti li palpeggiavano sul pene e li
invitavano insistentemente ad entrare per consumare
con loro un rapporto sessuale" riferendo che nel
locale "si viene per scopare" (bella scoperta
dell'America!!!! Il locale è nato proprio contro il
proibizionismo sessuale e per affermare la libertà di
fare sesso come e con chi si vuole contro i moralismi
cattolici italiani; inoltre come il Degrado esistono
centinaia di locali in Italia che promuovono
dichiaratamente la libertà sessuale. Questi locali (se
privati e frequentati da maggiorenni) non sono affatto
vietati dalla legge come si cercerebbe di insinuare in
questo procedimento e nel sequestro dei preservativi
all'interno del locale come 'prova del reato').
Testimonianza 5. L'unica volta che viene citata una
persona identificabile (una transessuale brasiliana)
la stessa dice "di non conoscere di persona Carla
Lopes (presidentessa del Degrado) ma di aver sentito
(testuale, siamo veramente al gossip giudiziario!!!!)
che i transessuali che si recano nel locale lo fanno
per adescare i clienti". La 'testimonianza' non
richiede neanche commento.

Da queste 5 'testimonianze' travestite (è il caso di
ironizzare) i cc scrivono: "verificato allora il
sicuro svolgimento di prostituzione all'interno del
locale Offifica". Verificato? Il Sicuro svolgimento?
Qui andiamo su tutte le furie. Da 4 testimonianze 4 e
una verifica non chiara e 3 testimoni senza nome e una
con nome ma che dice di non conoscere il Degrado ma di
'aver sentito dire')Šebbene da queste 4 testimonianza
inconsistenti e da una verifica che non verifica il
capo accusatorio deriva l'accusa infamante di
sfruttamento della prostituzione e di chiusura del
Degrado?
Qui il caso Tortora non ha insegnato niente e ci
rendiamo conto come cittadini prima che come soci del
locale, della facilità con la quale in Italia si può
cadere in una rete giudiziaria pretestuosa. E di
questo ognuno deve preoccuparsi perché ritrovarsi agli
arresti per una accusa basata su testimonianze che
peraltro sono raccolte FUORI DAL LOCALE è qualcosa di
pazzesco e inaccettabile.
Peraltro il Degrado è una delle rarissime
associazioni culturali in Italia a pagare regolarmente
i contributi Inps e Inail ad alcuni soci che prestano
lavoro!!!! Dunque abbiamo sempre accettato rilievi
amministrativi e fiscali ma qui l'accusa è diversa.
Qui parliamo di sfruttamento e questo noi non lo
accettiamo perché il locale è nato su altre basi. E'
nato per diffondere la cultura della sessualità fuori
dal mercimonio. E' nato per difendere chi vuole una
vita libertina e piena di sessualità libera. Fatti
suoi, fatti nostri. Né i carabinieri né il papa
possono imporci di non riunirci in una associazione
che promuove dichiaratamente il corpo e le sue libertà
autodeterminate.

PUR DI FARE 3 COINVOLTO ANCHE UN BARBONE
Pur di indagare 3 persone (e far scattare in questo
modo l'accusa di 'associazione a delinquere') è stato
coinvolto nell'accusa contro il Degrado persino un
senza tetto (Eugenio Pistinizi) che risulta 'addetto
alla sicurezza' solo in quanto notato sempre fuori dal
locale.
Precisazione: conosciamo bene Eugenio come tutti i
soci del locale; è una sorta di mascotte del Degrado,
egli vive di stenti in una macchina dove dorme estate
ed inverno. Per questo sventurato stare fuori dal
locale è forse l'unica occasione sociale che ha
durante la settimana. Si aggiunga poi che spesso entra
nel locale per ripararsi dal freddo e mangiare due
patatine e bere una birra. Non c'è un solo transgender
che non possa testimoniare diversamente. Infine per
guadagnarsi qualcosa spesso prega qualche socio del
locale di poterlo accompagnare a casa. Molti
rifiutano viste le condizioni igieniche della macchina
di Eugenio, altri accettano per pietà umana.
Non commentiamo ulteriormente il caso per non fare
pietismo e ci rimettiamo all'intelligenza di chi
legge.




INTERROGAZIONE PARLAMENTARE
I soci intervenuti chiedono l'intervento in loro
difesa dell'onorevole Vladimir Luxuria, frequentatrice
del locale che in varie interviste ha dichiarato di
frequentare e amare il Degrado. Chiedono anche una
interrogazione parlamentare di Franco Grillini
(presidente onorario Arcigay al quale il locale è
affiliato) al ministro degli interni. I soci fanno
notare inoltre che se si vuole gettare fango sul
locale devono essere ascoltati, come da archivio delle
tessere, i tanti onorevoli (anche di destra) che in
questi anni hanno frequentato il locale che
rappresenta un momento di aggregazione culturale
contro ogni tipo di discriminazione e anche contro lo
sfruttamento della persona. Il Degrado è nato per
diffondere la cultura della sessualità fuori dal
mercimonio. Né i carabinieri né il papa possono
imporci di non riunirci in una associazione culturale
che promuove dichiaratamente il corpo e le sue libertà
autodeterminate.

'OFFIFICA'. L'INVENZIONE DEI VERBALI
Nell'ordinanza del gip il locale Degrado
(ufficialmente iscritto come 'Officina Fans Club')
viene chiamato sempre 'Offifica' e non per un errore
di stampa ma come nome col quale il locale sarebbe
conosciuto.
Questo è falso e del tutto inventato a tavolino da chi
ha scritto l'ordinanza poiché non esiste (e invitiamo
alla controprova) nessun documento, flyer, tessera etc
dove sia scritto questo nome che peraltro è ridicolo e
cretino. Che cosa mai significherebbe 'Offifica' in
un locale in cui il 99% dei soci sono anagraficamente
maschi? Perché mai un locale transgender (il primo
in Italia) dovrebbe elogiare o beffeggiare l'organo
femminile? Il transgenderismo è contro le divisioni
sessuali per cui mai avremmo potuto chiamarci
riferendoci ad una categoria genitale.

E ALLORA PERCHE'?
Perché dopo dieci anni il Degrado è stato chiuso e
arrestata la sua
presidentessa e due dei soci del locale? Perché,
secondo noi e come si può dedurre dall'analisi delle
testimonianze tendenziose, per colpire il Degrado è
stata 'usata' un'inchiesta più grande (che non
conosciamo) di presunto traffico di prostituzione di
transessuali. L'anello che è stato trovato è il
seguente: Carla Lopes (presidentessa del Degrado)
sarebbe implicata in questo traffico illegale ma,
d'altra parte, il gip scrive: "non è stato indicato da
nessuno dei transessuali come uno dei soggetti che
sfruttava la loro prostituzione e dall'altro non è
stato trovato in possesso di documentazione che in
qualche modo possa dimostrare la sua asserita attività
di percettore del denaro
proveniente dal meretricio". Ma allora perché il suo
arresto, perché la chiusura del locale e soprattutto
perché arrestare due poveri cristi che in ogni caso
con quella inchiesta non c'entrano nulla?

Ci chiediamo perchè si intesse una relazione con
eventuali e presunte vicende penali che riguardano un
altro contesto del tutto estraneo al locale? E se
anche la Presidentessa avesse in altre sedi commesso
altri reati perché arrestare altri che sono del tutto
esclusi da quei reati stessi? (è infatti finito agli
arresti anche Silvio Orsaia che con l'inchiesta più
grande non c'entra un cavolo e non è minimamente
coinvolto in nessuna altra accusa se non per essere il
socio che spesso si alterna ad altri soci alla
reception del locale).


La nostra tesi è:

per dieci anni le forze dell'ordine hanno cercato di
far chiudere il locale sotto la pressione degli
abitanti della zona (peraltro le lamentele dei vicini
vengono citate nell'inchiesta) ma i rilievi fatti
hanno sempre prodotto solo sanzioni amministrative cui
il Degrado ha potuto e dovuto porre rimedio.

Finalmente ora si è presentato un 'anello' che, anche
se inconsistente, è stato usato per chiudere il locale
e arrestare gente che non c'entra nulla di nulla!!!
E che il locale sia 'scomodo' lo dice anche la frase
dei carabinieri che allontanandosi dicevano: "apritelo
in periferia" a testimonianza della volontà politica
di allontanare la sessualità e il movimento
transgender dalla città e recluderlo in un ghetto
isolato dal mondo!
Respingiamo questa pesante richiesta, DIFEDEREMO IN
TUTTE LE SEDI LEGALI la nostra libertà di fare ciò
che vogliamo del nostro corpo MA NEL CONTEMPO
INVITIAMO ALLA MOBILITAZIONE soprattutto le
organizzazioni glbt e tutte le organizzazione che
hanno a cuore un destino più laico e civile
dell'Italia fuori dalla sudditanza del Vaticano




                         CHIEDIAMO


-- all'on Luxuria e all'on Grillini di presentare
un'interrogazione urgente al ministro dell'Interno,
on. Giuliano Amato

-- alle associazioni glbt di schierarsi in difesa non
tanto del Degrado ma di tutte le centinaia di club
simili in Italia che avendo dark room sono a rischio
di chiusura e arresto dei gestori

-- l'intervento del garante delle privacy per la
violazione effettuata sui nostri archivi e
sull'archivio nazionale dell'Arcigay.


-- l'immediato trasferimento di Carla Lopes nella
sezione 'trans' di Rebibbia (richiesta respinta
domenica mattina poiché la Lopes è stata
'discriminata' e reclusa a Regina Coeli dove non
esiste una sezione 'trans').

-- il dissequestro immediato del Degrado e di tutto il
materiale (comprese le chiavi) sequestrato senza
nessun verbale di sequestro e con una procedura molto
ambigua






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