Alessio L.R. Pennasilico scrisse:
>
> On Mar 24, 2007, at 4:28 PM, Elettrico wrote:
>
>> prima che parti con qualche cazzata, cosa che purtroppo temo, facciamo
>> che ci atteniamo al significato standard di "indipendente", per cui "di
>> parte" != "indipendente", ergo qualcosa "di parte" può essere
>> "indipendente".
>
> prima di farmi una opinione in merito al flame che sta per nascere,
> poteri avere un esempio di informazione "non indipendente" e da cosa è
> "dipendente" per meglio comprendere l'accezione che stiamo attribuendo
> al termine?
per quanto riguarda la stampa ed in generale l'informazione la parola
indipendente ha sempre avuto un'accezione abbastanza precisa, che
potremmo riassumere in poche frasi: l'informazione è in mano a poche
potenze economiche che filtrano e fanno pressione, in questo modo tu sai
solo quello che loro vogliono. un mezzo indipendente cerca 1) di non
essere in balia di questi poteri e 2) di fottersene di eventuali
pressioni. questo garantisce, o almeno dovrebbe, che le notizie siano
meno filtrate e i punti di vista siano diversi dai soliti.
per quanto mi riguarda reputo indipendente anche un foglietto di carta
settimanale redatto da 4 persone del quartiere dove vivo, per quanto
possa essere ideologico o presentare solo la visione che loro 4 hanno,
mentre reputo per nulla indipendente "la stampa", in quanto dipende
dalle pressioni del suo gruppo editoriale, dai poteri politici che ne
permettono l'esistenza e dalla pubblicità. come spiegavo ad alcuni
studenti anni or sono: "avete mai letto sul giornale xyz notizie
negative relative all'azienda acme? non credo: la acme genera i maggiori
introiti pubblicitari per xyz".
ho dato abbastanza l'idea?
--
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