Autore: cobas comunege Data: To: aderentiretecontrog8@yahoogroups.com, forumgenova@inventati.org, liguria ambiente, yabasta genova Vecchi argomenti: [NuovoLab] [Fwd: IMPORTANTE-SOLIDARBUS-MISSIONE SUDAN 2006] Oggetto: [NuovoLab] Com Cobas su sit in al Senato il 27 + presidio a Genova
Nel ricordare a TUTTI l'appuntamento - presidio (organizzato dal Centro documentazione per la pace- Norma & C -) sotto la Prefettura di Genova x martedì 27 alle 16.30 "contro il rifinanziamento delle missioni militari all'estero ,ecc..." vi giro il comunicato della Conf. Cobas sul siti in che si terrà al Senato in contemporanea alla votazione del Decreto.
saluti. Andrea Tosa
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Non votate la guerra, via le truppe ora.
27 marzo (ore 16) sit-in davanti al Senato
Comunicato-stampa
Il 17 marzo a Roma 30 mila persone hanno partecipato alla manifestazione per l ritiro delle truppe dall'Afghanistan e dagli altri fronti di guerra, organizzata dai COBAS e da altre organizzazioni e reti del movimento no-war.
E' stato un vero successo, tenendo conto dell'assenza dei partiti, dei sindacati e delle associazioni che fanno parte del governo Prodi o che sostengono (o comunque non vogliono mettersi contro) il "governo amico".
Ma il governo sta ignorando la nostra protesta e quella della maggioranza di coloro che l'hanno votato, che non vogliono guerre (chiunque le gestisca), né basi né spese militari.
Anzi: oggi D'Alema, pressato dagli USA e dalle richieste della destra, pur di raccattare voti per il decreto che andrà in votazione il 27, ha affermato "Daremo ai nostri soldati tutte le armi e i mezzi necessari", mentre fino a ieri spergiurava che eravamo in "missione di pace" e che nè un uomo nè
un mezzo bellico sarebbe stato aggiunto.
Porteremo di nuovo in piazza la protesta del popolo no-war il 27 marzo (ore 16) a Roma davanti al Senato, durante il voto in aula. Chiediamo ai senatori/trici, eletti/e con i voti dei cittadini ostili alla guerra, di non coprirsi di vergogna, di rispettare il mandato elettorale e non i diktat delle segreterie di partito, e di votare NO al decreto che impone all'Italia la partecipazione alla carneficina afgana.
Chiederemo la libertà per il popolo afgano, ma anche per Adjmal e Hanefi, l'interprete e il mediatore di Mastrogiacomo perchè la vita di un afgano vale quanto quella di un italiano e l'impegno per la liberazione del giornalista deve valere alla pari per i due afgani coinvolti.
Piero Bernocchi
Confederazione COBAS
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