[Forumumbri] Fwd:Newsletter CSA Ex-Mattatoio N° 07/2007

    Da sei anni il centro sociale di Perugia svolge un´intensa attività
    sociale culturale e politica che coinvolge non solo il quartiere ma
    tutta la città. Concerti (ogni settimana musica dal vivo con gruppi
    locali, nazionali e internazionali), cinema, teatro (laboratorio e
    rappresentazioni), giocoleria, HackLab (con corsi di autoformazione
    e alfabetizzazione informatica), e poi ancora decine di artisti e
    protagonisti della politica si sono succeduti in questo luogo
    contribuendo a creare uno spazio che è un laboratorio aperto per la
    costruzione di un sapere e di pratiche collettive e orizzontali che
    contribuiscono a mettere in discussione il mondo esistente ed a
    costruire un´alternativa per un altro mondo possibile. La nostra
    città è sempre più asfittica e omologata, e sono carenti luoghi
    aperti che lavorino nella direzione opposta. Gli unici spazi
    esistenti sono infatti quelli del consumo ovvero i centri
    commerciali e i luoghi affiliati alle logiche della spartizione
    politica, che privilegiano l´affidamento di iniziative culturali e
    sociali al "privato-sociale". Questo sistema, oltre ad essere fonte
    di sfruttamento per i fantomatici soci-lavoratori, rende i soggetti
    che vi partecipano utenti passivi anziché rispondere alle esigenze
    attive e di protagonismo. Sono anni che le stanze adiacenti al
    centro sociale sono inutilizzate e destinate ad una situazione di
    totale abbandono; per questo abbiamo deciso che fosse arrivato il
    momento di riaprirle alla città, di occuparle per dare vita a nuovi
    progetti di creatività e di lavoro sociale, che produce ricchezza
    fuori da logiche di profitto, con chiunque sappia e voglia costruire
    uno spazio capace di rispondere ai tanti bisogni della città. In
    questo periodo abbiamo vissuto la crisi della democrazia
    rappresentativa e, più in generale, della rappresentanza, non come
    una crisi senza sbocchi, ma come un momento per mettere fine alla
    falsa promessa della democrazia attraverso la delega, e quindi
    attraverso i partiti e i sindacati. Un percorso che è iniziato con
    il suo rifiuto e che è arrivato a dimostrare a Genova come in Val di
    Susa e a Vicenza che tutto ciò è possibile e realizzabile. La
    potenza dei movimenti che riescono ad esprimersi attraverso reti e
    forme autorganizzate e a incidere così realmente sulla vita
    politica, non è più sola vaga teoria ma realtà dirompente. Il nostro
    modo di rifiutare la delega è diffondere e condividere la pratica
    dell'occupazione e dell'autogestione. È questo il nostro punto di
    forza e da questo immaginario condiviso vogliamo rilanciare un
    progetto concreto per valorizzare nella sua totalità i locali
    dell´ex-mattatoio di Ponte san Giovanni.