[Forumlucca] Nuova aggressione fascista

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Aihe: [Forumlucca] Nuova aggressione fascista
Minacce a una studentessa: «Mi hanno annunciato violenze, anche sessuali»
LUCCA. L'hanno circondata in sette, hanno minacciato di farle del male e anche di sottoporla ad abusi sessuali. Un'altra aggressione ai danni di un'iscritta all'Isi Machiavelli. È accaduto pochi minuti dopo la conclusione dell'iniziativa sulla violenza in città organizzata dagli studenti al Moderno. Dopo il diciassettenne picchiato in via San Paolino da estremisti di destra, stavolta a essere presa di mira, sempre per ragioni politiche, è stata una ragazza che non ha mai nascosto le sue idee di sinistra. Era appena era uscita dal cinema di via Vittorio Emanuele, dove il suo compagno di studi aveva da poco denunciato d'essere stato minacciato di morte e di essere costretto a vivere sotto scorta per timore di nuovi pestaggi. Aveva aggiunto: «Ci sono dei fascisti che mi aspettano fuori». Gli stessi che se la sono presa con la studentessa? «Era l'una e quarto e sono arrivata a porta S. Maria con due amiche. Avevano un impegno a scuola, mi hanno salutata e sono tornate verso il centro della città - racconta la ragazza, 18 anni -. A piedi mi sono diretta verso il parcheggio della Bipop Carire, per poi tirare a diritto e andare a casa. A un tratto mi sono resa conto che a qualche metro di distanza c'erano alcuni ragazzi. Ma non ci ho fatto granché caso e ho continuato a camminare, finché mi sono caduti di mano un sacchetto e la borsa. Mi sono fermata e mi sono chinata per raccogliere gli oggetti».
In quel momento, racconta, le sono andati incontro in sette. «Erano vestiti allo stesso modo: bomber nero, sciarpa della Lucchese e cappuccio che travisavano i loro volti, anfibi neri, jeans. Due si sono messi davanti a me, gli altri cinque dietro e ai miei fianchi. Il più basso, e penso anche il più giovane, mi ha parlato subito: "Stai attenta bimbina, hai rotto le palle, ce n'è anche per te". Si sono messi tutti a sghignazzare, poi ci sono stati alcuni secondi di silenzio. Il più alto, che aveva un timbro di voce da adulto, mi ha guardato e poi mi ha rivolto esplicite e pesanti minacce di abusi sessuali. Il gruppo è scoppiato a ridere e si è allontanato. Io sono rimasta di sasso».
Sotto la pioggia e in lacrime si è messa a correre ed è arrivata a casa. Era sotto choc. Ha telefonato subito alla mamma, che era in ufficio: «Poverina, le ho fatto prendere uno spavento perché piangevo, ero tesissima e parlavo a fatica. Le ho raccontato cosa era accaduto e lei è venuta subito da me. Ho ricevuto, e ne sono davvero contenta, la solidarietà dei compagni di scuola. Sono preoccupati e hanno detto che mi proteggeranno, che non mi lasceranno mai sola. È anche quanto mi hanno suggerito in questura dove sono andata a presentare una denuncia-querela per minacce. Ma non è così facile. È una scelta che non vorrei fare quella di uscire sempre accompagnata. Mi piace andare nei posti da sola, fare la mia vita indipendente. Non vorrei dare una soddisfazione a quella gente. Che mi conosce, sa come la penso in politica. Io, del resto, non mi sono mai nascosta. Anzi, mi sono esposta dopo il pestaggio a Emanuele Pardini affiggendo a scuola un volantino antifascista. Io ho il coraggio delle mie idee, altri credono solo nella violenza».
Sull'episodio sono ora in corso le indagini della polizia.

Fonte Il Tirreno