Re: [Hackmeeting] bad quoting

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Autor: Elettrico
Data:  
Para: hackmeeting
Assunto: Re: [Hackmeeting] bad quoting
sono quasi del tutto d'accordo con te, ma...

bakunin scrisse:
> Approposito del problema del bad quoting, vorrei dare avvio ad un

^^^^^^^^^^^

[...]
> interamente tutto cio' che e' prensente nella casella di posta. Un
> protocollo imap, invece, procede col download soltanto nel momento in
> cui si richiede la lettura del body ottimizzando quindi la banda.


...e riempiendo i server con ++ facilità.

> 3. accettazione dell'altro e del processo creativo dell'email


sì però questa è una stronzata. se quando ci troviamo davanti ad una
birra per parlare di quoting e io ogni tre parole ti interrompo puoi
vederla in due modi: sono una testa di cazzo che non ha minimamente
voglia di ascoltarti ma solo di sopraffarti col mio modo di fare, oppure
sto seguendo un mio particolare processo creativo che mi porta a
comunicare in maniera differente.
probabilmente in realtà sono solamente brillo dopo i due rum cooler, di
fatto però non sto rispettando una convenzione che entrambi abbiamo
accettato quando ci siamo seduti al tavolo, quindi la comunicazione non
può avvenire proficuamente, o almeno non altrettanto proficuamente.

> Uno standard di quoting implica un utilizzo preciso dello strumento
> email. Cio' va in contrasto con l'accettazione dell'altro il quale
> magari compone email seguendo un flusso logico diverso.


per quanto mi riguarda ognuno può quotare come vuole: sopra, sotto, a
destra, a sinistra, purchè elimini il superfluo, in quanto inutile
immondizia. lo trovo semplicemente fastidioso. c'è chi per mandare email
apre word, scrive, e poi spedisce il .doc come allegato, però lo fa con
persone che convenzionalmente adottano questo insulso metodo, qui non
dovrebbe. altrimenti dobbiamo decidere tutti insieme dove termina quella
che tu chiami "accettazione dell'altro", se il mio flusso logico
scorresse attraverso al generazione di pdf?

> Questo e' da leggersi anche alla luce di quanto segue:
> Non e' affatto vero che all'interno di comunita' piu' geek si quoti
> meglio e che la consapevolezza dello strumento tecnologico comporti
> l'utilizzo di convenzioni comunicative.
> Posso portare esempi di comunita' come apache, mozilla, glib e gtk, dove
> esponenti di spicco sono capaci di risponde ad una email lasciando
> integro il messaggio e aggiungendo al fondo: +1.


beh, cazzi loro. il punto non è geek vs resto del mondo, il punto è che
si dice "ciao, qui si adotta questa convenzione di quoting" e ne devi
prendere atto, oppure dire "io trovo migliore questa". in qualsiasi
contesto il non rispetto delle convenzioni di comunicazione porta come
minimo l'emarginazione se non l'ostilità. potremmo discutere di quanto
questo meccanismo umano sia discriminatorio, ma in realtà non mi
interessa per niente, perchè io stesso mi adatto a ricevere mille
milioni di email in html se mi iscrivo ad una lista dove per convenzione
si mandano mail con immagini gif dentro.

> 4. standard vs convenzioni
>
> Il quotare bene e' una convenzione. Non e' una regola e non e' uno
> standard. Infondo, tutti riceviamo email quotate male e se vogliamo le

            ^^^^^^^

> leggiamo senza troppi problemi. Ritengo che le convenzioni siano
> elementi importanti per una comunita', ma devono essere comprese ed
> utilizzate con tutte le sfumature del caso e non in maniera ideologica.


su questo siamo d'accordo.

ps: l'italiano invece ha delle regole :P

--
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