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Autor: info
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Temat: [Paesibaschiliberi] [ASKAPENAinfo:] Askapena, passo a passo, 168 "UNA NUOVA PROPOSTA POLITICA DI PORTATA STRATEGICA"
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UNA NUOVA PROPOSTA POLITICA DI PORTATA STRATEGICA

Askapena Independentzia eta Sozialismorantz
EUSKAL HERRIA, PASO A PASO
Servizio informativo di ASKAPENA
Nº 168

Il 6 febbraio, la sinistra basca annuncia la presentazione di una
nuova proposta di portata strategica. Ha scelto questo momento perché
esiste un'opportunità aperta per lo sviluppo di conversazioni
politiche. Il giorno dopo, e con una grande attesa mediatica, la
Commissione Negoziato della Sinistra Indipendentista espone la sua
visione del contesto, del metodo, fa conoscere la sua proposta e
conclude lanciando un appello.
In quanto al contesto politico, segnala i fattori che, a suo giudizio,
hanno bloccato e stanno bloccando il processo: la persistenza di una
strategia di persecuzione giudiziaria e poliziesca contro la sinistra
e la mancanza di maturità e di responsabilità politica che hanno
dimostrato tutti gli agenti implicati nel processo.
In quanto al metodo, gli ostacoli devono essere superati mediante il
dialogo politico multilaterale e risolutivo.
In quanto alla proposta, pretende di fissare le basi che la sinistra
considera sufficienti per superare il conflitto politico con lo Stato
spagnolo: strutturazione territoriale e diritto a decidere.
In quanto all'appello, sollecita l'insieme di forze politiche di
Euskal Herria per abilitare con urgenza e senza dilazioni una dinamica
di conversazioni politiche senza esclusioni che, su basi solide,
garantisca l'avviamento del processo di soluzioni democratiche per
Euskal Herria.

Contenuto della proposta.

Stabilire un Accordo Politico che partendo dell'attuale realtà
politica ed istituzionale che non è conseguenza della volontà della
cittadinanza, dia luogo ad una nuova cornice politica, nelle
condizioni e termini che accorderemo, per i territori, ora sotto
amministrazione spagnola, di Arava, Bizkaia, Gipuzkoa e Nafarroa.
Questa cornice si costruisce in termini di Autonomia politica.
Depositerebbe nella cittadinanza dei quattro territori la capacità di
decidere liberamente il loro futuro politico ed istituzionale
rimanendo così assicurato che tutti i progetti politici, compreso
quello indipendentista, possano essere, non solo difesi bensì
materializzati, se quello è il desiderio maggioritario della
cittadinanza espresso in termini pacifici e democratici.
L'elaborazione e concrezione di questa nuova cornice politica si
porrebbe e realizzerebbe seguendo questi criteri:
Rifiuto di vecchi schemi annessionisti, integrazionisti o
partizionisti ed esponendo la relazione dei territori basco navarresi
in termini di rispetto e somma di volontà democratiche.
Necessitando obbligatoriamente, per la sua entrata in vigore,
dell'approvazione maggioritaria della cittadinanza tanto di Comunità
Autonomica come della Comunità Giurisdizionale di Nafarroa.

Caratteristiche della proposta

Aperta a tutte le sensibilità poiché si trasmette alla cittadinanza
basca e l'opinione pubblica dello Stato spagnolo."
Scrupolosamente democratica, poiché parte della libera decisione degli
abitanti di entrambe le Comunità autonome. Esige, come requisito
imprescindibile l'approvazione maggioritaria della cittadinanza.
Ragionevole e perfettamente realizzabile perfino con le possibilità
che oggi offre l'attuale cornice costituzionale.
Realista, nel senso che parte dalla realtà attuale e con la
possibilità che si tenga conto dell'opzione indipendentista, anche
presente nell'attuale realtà politica.
Un modello mai esplorato poiché gli Statuti vigenti non si pongono mai
un modello di Statuto per le quattro province e basato sulla libera
decisione cittadina.
Avviata a facilitare un accordo di pace tra Euskal Herria e lo Stato
spagnolo. Risolve i due grandi nodi del conflitto: territorialità e
diritto a decidere. Una nuova opportunità che gli agenti non
dovrebbero sprecare.

Proposta con forti radici storiche

Se qualcuno pensa che si tratti di una formula di urgenza, una specie
di resa della sinistra, non valuta adeguatamente la proposta. Vero che
si tratta di un esercizio di flessibilizzazione per facilitare
l'accordo ma si incastra con una lunga tradizione di autonomia
nazionale.

Nel 1931 si approvò lo Statuto Basco che contemplava: "Le quattro
province costituiscono un'entità naturale e giuridica con personalità
politica propria. Vi è riconosciuti il diritto a costituirsi e
dirigersi come Stato autonomo"
Morendo il Dittatore nel 1975, la maggioranza cittadina delle quattro
province difende il diritto a decidere liberamente ed a creare un
unico ente autonomistico. La stessa sinistra contempla allora
l'autonomia politica come una base democratica per raggiungere dopo le
sue aspirazioni di indipendenza: "lo stabilimento immediato ed a
titolo provvisorio di un Statuto di Autonomia per le quattro province
e la costituzione, nella cornice di quello Statuto, di un Governo
Provvisorio di Euskadi", Alternativo KAS. 1976).
Nel 1990, Herri Batasuna propose la formula dello Statuto Nazionale di
Autonomia
Alcune settimana fa Batasuna ha presentato per la demarcazione basca
nello Stato francese uno Statuto di Autonomia di portata nazionale che
offra una nuova cornice politica in detto Stato. Autonomia con la
pretesa che sia un passo nella configurazione nazionale di Euskal
Herria.

Valutazioni della proposta

Askapena è in condizioni di assicurare i suoi lettori che la proposta
fu seguita molto da vicino e con grande interesse da alte istanze
dello Stato spagnolo. A partire da lì, ed in quello che si riferisce
al discorso ufficiale, la stessa cosa di sempre. È tradizionale che le
proposte della sinistra basca siano svalutate, minimizzate ed
utilizzate per chiederle di più. Col passare del tempo, quello che si
era disprezzato come inservibile, normalmente si trasforma in elemento
referenziale.
La destra la respinge perché dice che non apporta niente nuovo. Il
PSOE la considera insufficiente. Il PNV della borghesia basca oscilla:
a volte dice che chi li criticava da loro lragione. E, altri, che
l'offerta stava già raccolta con più precisione nel Piano Ibarrtexe.
Piano che loro stessi promossero, fu approvato nel Parlamento Basco e
che essi si sono incaricati di parcheggiare. La sinistra confida che
la sua attuale proposta, di portata strategica, avrà lungo percorso.

Euskal Herria, 28 febbraio di 2007.

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