Autor: Tommaso Vitale Data: A: ML movimenti Bicocca Assumpte: [movimenti.bicocca] Parco Lambro 1976 - Cineteca di Bologna,
19-26 marzo
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> PARCO LAMBRO 1976
> Installazione video in occasione di "Route 77. Cinema e dintorni"
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> Dal 19 al 26 Marzo 2007
> presso la Biblioteca "Renzo Renzi. Cinema e fotografia" della
> Cineteca di Bologna
> Via Azzo Gardino, 65
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> Nelle giornate del 26, 27 e 28 giugno del 1976 si svolge al Parco
> Lambro di Milano la VI Festa del Proletariato Giovanile,
> organizzata dalla rivista Re Nudo.
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> L'installazione video propone una narrazione "dispersa" di quelle
> giornate, lasciando ai partecipanti la possibilità di decidere
> quali sequenze tagliare e montare. Lo spettatore/regista potrà
> montare e selezionare nuove sequenze avvicinandosi alle aree
> indicate che mostrano, a ciclo continuo, il blocco tematico
> corrispondente, ed hanno la funzione di delimitare e definire lo
> spazio di un rudimentale studio di montaggio.
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> Un film sempre diverso, naturalmente, che è soprattutto il
> tentativo di rileggere, riproporre e reinterpretare il lavoro
> realizzato dal collettivo di videoteppisti (questo è il nome che si
> erano dati) che insieme ad Alberto Grifi aveva ripreso nel 1976 le
> giornate del Festival; un'analisi a ritroso per riscoprire una
> macchina-cinema complessa come quella messa in piedi negli anni
> Sessanta e Settanta da Grifi: appropriazione e riuso del già fatto,
> processo artistico come montaggio, opposizione all'autorità della
> sceneggiatura e della regia; uno sguardo radicale e d'avanguardia,
> curioso e inquieto, che è riuscito più di altri ad avvicinarsi e a
> raccontare le lotte e le trasformazioni di quegli anni, proprio
> perché viste e vissute dall'interno.
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> Possiamo quindi parlare di un'intera generazione raccontata
> attraverso la musica e i concerti? Non proprio: quando iniziano i
> concerti Alberto Grifi volta le spalle al palco, e riprende quello
> che avviene intorno. Quello che le riprese dei videoteppisti ci
> restituiscono non sono le immagini di una Woodstock alternativa,
> sull'underground e la controcultura in Italia; raccontano invece
> l'energia e la rabbia distruttiva di un mondo in contestazione e in
> risposta, una soggettività antagonista agente e protagonista della
> propria cultura. Il pubblico non fa più da cornice allo spettacolo,
> occupa il palco, si trasforma in soggetto attivo e attore
> principale del Festival.
> Era quindi necessario liberare le immagini dalla gabbia produttiva,
> normativa e discorsiva del cinema, e creare uno spazio dove poter
> cogliere e produrre l'inaspettato, contro l'organizzazione
> gerarchica del film, a dispetto della regia.
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> } Installazione video a cura di Luigi Loia e Marco Lorenzin
> } In collaborazione con Cineteca di Bologna e Comune di Bologna
> } Progetto grafico e allestimento: Associazione Culturale Ciclostile
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