"E' nei Cpt che, per una sanzione amministrativa, si pratica la detenzione. C'è
una netta differenza tra una sanzione amministrativa e una penale: la prima non
deve incidere sulla libertà personale. Ogni volta che questo succede siamo in
forte tensione con la Costituzione, un sistema incentrato sull'articolo 13, che
sancisce l'inviolabilità della libertà personale se non per atto dell'autorità
giudiziaria. Possiamo anche illuderci che non si tratti di detenzione penale,
bensì di una sanzione amministrativa, ma resta il fatto che si incide sulla
libertà delle persone: ogni volta che manca la libertà di uscita da un luogo,
puoi chiamarla come vuoi, ma sempre di detenzione si tratta. Purtroppo siamo di
fronte a una politica in espansione: ho il timore che anche i previsti Centri di
identificazione si avviino sulla stessa strada. Di fronte a gente che chiede
asilo e rifugio dovremmo mostrare il volto dell'accoglienza, non quello del
trattamento detentivo. Stiamo violando i diritti universali dell'uomo sanciti
nel 1948".
Tratto dall'intervista rilasciata dal presidente di Magistratura Democratica per
"Il Manifesto" del 21 giugno 2005.
http://www.didaweb.net/mediatori/articolo.php?id_vol=1047
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La libertà personale è inviolabile.
Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione
personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per
atto motivato dell'autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla
legge.
In casi eccezionali di necessità ed urgenza, indicati tassativamente dalla
legge, l'autorità di pubblica sicurezza può adottare provvedimenti provvisori,
che devono essere comunicati entro quarantotto ore all'autorità giudiziaria e,
se questa non li convalida nelle successive quarantotto ore, si intendono
revocati e restano privi di ogni effetto.
È punita ogni violenza fisica e morale sulle persone comunque sottoposte a
restrizioni di libertà.
La legge stabilisce i limiti massimi della carcerazione preventiva.
Tratto dalla "Costituzione della Repubblica Italiana" (Art. 13), del 1° gennaio
1948.
http://www.quirinale.it/costituzione/costituzione.htm
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Palermo: straniero regolare condotto al Cpt
PALERMO - Ha un lavoro regolare come ambulante e vive da dieci anni a Villabate,
in provincia di Palermo. Ieri e' stato assolto dal giudice dopo l'arresto per un
vecchio decreto di espulsione. Eppure O.L. di 41 anni, e' stato condotto nel Cpt
di Trapani in attesa di rimpatrio. A denunciare l'amara vicenda e' l'avvocato
Giorgio Bisagna, legale del marocchino che e' anche imam della moschea di
Villabate. (Agr)
Tratto da "la Stampa", ieri.
http://www.lastampa.it/_web/_servizi/agr/newsagr.asp?id=AA4D3C40-7A47-46DB-BE34-08B37B9142D7