[Badgirlz-list] CORTEO FUNEBRE DELL'OVULO NON FECONDATO -

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Autore: Errata
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Oggetto: [Badgirlz-list] CORTEO FUNEBRE DELL'OVULO NON FECONDATO -
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Milano 8 marzo dalle 18.00



Il collettivo femminista Maistat@zitt@, per rispondere
alla delibera della Regione Lombardia sul funerale
obbligatorio per i feti abortiti, indice un

CORTEO FUNEBRE DELL'OVULO NON FECONDATO
giovedì 8 marzo 2007 ore 18
partenza da Corso Italia 19, Milano
(sede centrale dell'Asl di Milano)

Dopo aver consegnato all'Asl i nostri assorbenti usati
perché vengano "degnamente" seppelliti, il corteo si
snoderà per le vie del centro.

******

ALTRO CHE FESTA DELLA DONNA: IN LOMBARDIA UN 8 MARZO
DI MIMOSE NERE!

8 marzo 1908: dopo giorni di sciopero, 129 operaie di
un'industria tessile di New York morirono
nell'incendio della fabbrica in cui lavoravano e in
cui il padrone le aveva rinchiuse.
8 marzo 2007: a Milano scendiamo in piazza con un
corteo funebre per rispondere a Formigoni, che
vorrebbe rinchiuderci nel suo orrendo integralismo.

Mentre strutture importanti come la Casa delle donne
maltrattate di Milano si vedono tagliati tutti i
finanziamenti da parte degli enti locali, ecco come
usa i soldi pubblici la Regione Sagrestia: il 30
gennaio 2007 il consiglio regionale guidato dal
ciellino Formigoni ha approvato col voto
dell¹opposizione una delibera, mascherata sotto il
nome di "Regolamento in materia di attività funebri e
cimiteriali", che obbliga tutte le donne che
abortiscono a decidere se seppellirsi da sé il proprio
feto o farlo seppellire all'Asl, coi soldi pubblici,
in una fossa comune.

Ai tempi della schiavitù i proprietari terrieri
stupravano le schiave e chi nasceva da quegli stupri
era considerato/a proprietà dello schiavista. Oggi,
anno del dominio santo 2007, il feudatario della
Regione Sagrestia si sente padrone dei prodotti
abortivi nel suo territorio e, sfruttando la norma e
nascondendosi dietro il linguaggio
burocratico-amministrativo, obbliga a considerarli
come già nati. Proprio come pretende la chiesa
cattolica con le sue inaccettabili ingerenze nella
politica italiana.

Questa delibera è molto grave e abbassare i toni del
dissenso, come suggeriscono i consiglieri regionali DS
per giustificare il loro voto favorevole al nuovo
regolamento funerario, significherebbe tacere le
rilevanti implicazioni che comporta.
Con questa nuova manovra politica si sancisce per
legge il principio, tanto caro agli integralisti
cattolici, per cui prodotto abortivo e persona
deceduta sarebbero la stessa cosa, obbligando la donna
a fare i conti con la morale cattolica anche quando
sia finalmente riuscita ad usufruire della legge 194
per l¹interruzione di gravidanza!

Si tratta infatti di un'ulteriore grave
criminalizzazione che va ad aggiungersi ai tormenti
che le donne devono subire per poter usufruire del
diritto all¹interruzione volontaria di gravidanza: una
contorta burocrazia prescritta dalla legge 194 che
rappresenta di per sé un ostacolo ad una libera scelta
che andrebbe invece pienamente rispettata e tutelata;
la presenza indiscriminata e crescente di medici
obiettori di coscienza che costringe le donne a subire
in alcuni ospedali pubblici una vera e propria
interruzione di pubblico servizio. Tutto ciò mentre si
chiudono i consultori e si aprono le porte degli
ospedali pubblici a bigotti volontari che dovrebbero
far desistere le utenti dalla decisione presa.

Dietro a questo provvedimento c¹è, insomma, la stessa
imposizione morale già vista nella legge 40/2004 sulla
procreazione medicalmente assistita, laddove si
riconoscono all'embrione vera e propria new entry nel
panorama dei soggetti giuridici del nostro ordinamento
diritti prevalenti rispetto a quelli della futura
madre la quale, infatti, dopo l'impianto dell'ovulo
fecondato non può più tornare indietro e deve
sobbarcarsi la croce sacrificale della gravidanza!

Che cosa dobbiamo aspettarci ancora?

Se le cazzate sono incalcolabili come le stelle, il
funerale dell'ovulo non fecondato è la
rappresentazione del nostro rifiuto alle imposizioni
passate, presenti e future da parte della Regione
Sagrestia e dello Stato Etico Italiano, contro le
quali ribadiamo la nostra libertà di autodeterminarci.

PER LA TOTALE DEPENALIZZAZIONE DELL'INTERUZIONE
VOLONTARIA DI GRAVIDANZA
FUORI GLI OBIETTORI DAGLI OSPEDALI PUBBLICI!
FUORI I PRETI E LA REGIONE SAGRESTIA DALLE MUTANDE!




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