[movimenti.bicocca] In aumento le associazioni di volontaria…

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Autor: Tommaso Vitale
Data:  
A: ML movimenti Bicocca
Assumpte: [movimenti.bicocca] In aumento le associazioni di volontariato al femminile
Il più grande aiuto di una donna? Un'altra donna. In aumento le
associazioni di volontariato al femminile
SPECIALE 8 MARZO - Per la Fivol, un'organizzazione su quattro è
composta da sole donne e nel mondo delle onlus milita un esercito di
500 mila volontarie. Frisanco: ''La via femminile al volontariato è
la condivisione''

MILANO - Il più grande aiuto di una donna? Un'altra donna. Sono in
aumento le associazioni di volontariato tutte al femminile: secondo
la Fivol, la Fondazione italiana per il volontariato, un'
organizzazione su quattro è composta da sole donne e, nel mondo delle
onlus in genere, milita un esercito di 500 mila agguerrite volontarie
(l'ultima ricerca risale al 2002, studi più recenti sono in corso e
verranno pubblicati il prossimo anno; ndr). Le volontarie sono
impegnate soprattutto nei confronti del mondo femminile in
difficoltà: si occupano di diritti, prostituzione, integrazione,
violenza domestica, ma anche di malattia e di cultura. E l'attenzione
verso i problemi delle donne cresce: il 6% delle associazioni infatti
si prende cura di loro.

"La via femminile al volontariato è la condivisione, sia con il
soggetto debole che all'interno dell'organizzazione - spiega Renato
Frisinco, responsabile del settore Studi e ricerca del Fivol -. Ma
c'è anche una forte componente di mutuo soccorso: le donne hanno una
predisposizione a essere solidali tra loro, oltre che a farsi
portavoce dei problemi e delle esigenze della famiglia". Se per gli
uomini nel volontariato prevale l'azione e la soluzione dei problemi,
le donne esprimono i propri valori, civili e umani. "Sottolineano gli
aspetti solidaristici, come la gratuità e l'attenzione all'altro:
colgono prima e meglio il disagio e cercano di farsene carico"
prosegue Frisinco. A spingere le donne alla solidarietà molto spesso
sono input esterni, il consiglio di un familiare, di un sacerdote o,
nel caso delle più giovani, di un insegnante, ma anche l'attenzione
personale alla società e l'impegno politico. "Queste esperienze e la
capacità di ascoltare i bisogni altrui le fa arrivare più preparate a
scegliere il settore di cui prendersi cura, lo stesso avviene poi con
la formazione -dice Frisinco-: frequentano corsi e si impegnano per
acquisire le competenze che gli mancano".

Le generosità femminile sembra non aver limiti: le donne sono pronte
a investire di più in termini di tempo e denaro. In una ricerca del
2006, condotta da Fivol su un campione di 495 volontari nella
Provincia di Aosta e in quella di Cuneo, è emerso che il 28% delle
donne dedica al volontariato oltre 7 ore alla settimana contro il
17,6 % degli uomini. "Anche in termini economici le donne si sono
dimostrate più disponibili: in media ognuna sostiene le onlus con due
o tre tipi diversi di contributi economici (il 48,8% del totale dei
finanziamenti; ndr) -dice il responsabile Fivol-: si va dalla quota
associativa alla raccolta fondi con la compravendita di piante,
arance o lotterie nelle piazze fino all'offerta volontaria di denaro".

Eppure le donne ai vertici delle associazioni sono ancora una
minoranza, appena il 31% delle 28mila organizzazioni censite dal
Fivol. E a candidarle ai posti di comando sono molto spesso altre
donne. "Anche in questo settore occorre valutare le pari opportunità -
continua Renato Frisanco-. Non penso dipenda da una forma di
discriminazione, ma dalle motivazioni che spingono le donne a
dedicare le proprie energie agli altri. Puntano meno al potere e più
al senso del proprio volontariato". Quando arrivano ai vertici però
le donne rivelano doti sorprendenti. "Esistono delle grandi donne del
volontariato -commenta il responsabile del settori Studi e ricerche
della Fivol-: hanno carisma, passione e autorevolezza, doti che ben
si coniugano con il loro modo di vivere, dentro e fuori le mura di
casa". E il bilancio "a fine servizio" le premia: "Riescono bene
quando si tratta di educare, accompagnare, ascoltare chi è in
difficoltà -conclude Frisanco-. In cambio della loro generosità
scoprono la ricchezza delle relazioni e rafforzano i loro valori.
Insomma, il desiderio di essere solidali aumenta ancora di più". (eps)
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