Sulla missione di guerra in Afghanistan i partiti "pacifisti" di "sinistra"
garantiscono "compattezza sulla votazione"... e propongono la produzione di
oppio per i farmaci antidolorifici.
Ci sarà un nesso tra la votazione per le missioni militari all'estero, i farmaci
antidolorifici e la seconda fase dello sviluppo psicosessuale nella
suddivisione froidiana?
Edoardo Magnone
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Camera verso il sì al rifinanziamento missione in Afghanistan
lunedì, 5 marzo 2007 7.59
ROMA (Reuters) - Il decreto sul rifinanziamento delle missioni militari
all'estero è tornato oggi all'esame della Camera dei deputati, con il tema
della presenza delle truppe italiane in Afghanistan che mette per la prima
volta alla prova la maggioranza appena uscita dalla crisi lampo risolta la
settimana scorsa.
I margini per un sì al decreto alla Camera sono ampi, con la sinistra estrema
dei Verdi e di Rifondazione comunista che garantisce compattezza sulla
votazione, attesa per domani.
Unico dissenso sicuro per il momento pare essere quello di Salvatore Cannavò,
membro del movimento di Sinistra critica che ha dichiarato pubblicamente la sua
intenzione di votare contro il rifinanziamento della missione.
"A meno di sorprese dell'ultimo minuto, Cannavò dovrebbe essere l'unico voto
contrario", ha detto a Reuters una portavoce di Rifondazione.
La settimana scorsa, il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi ha detto che
l'opposizione di centrodestra voterà a favore del rifinanziamento.
Nell'ultima votazione, avvenuta nel luglio dell'anno scorso, il ddl ottenne 549
voti a favore e quattro contrari che provenivano da deputati di Rifondazione
comunista. Tranne queste defezioni, la sinistra radicale votò compatta a favore
del provvedimento dopo una lunga discussione.
Secondo alcuni deputati, però, il voto di domani rischia di essere ritardato a
mercoledì per il numero di emendamenti e ordini del giorno che dovranno essere
discussi.
Tra questi spicca quello proposto insieme da Rosa nel Pugno, Prc e Verdi.
NELL'ODG PROPOSTA SULL'OPPIO PER ANTIDOLORIFICI
"Abbiamo chiesto al governo di impegnarsi presso l'Onu per approvare un piano di
riconversione delle culture illecite di oppio in frutteti, uliveti e oppio
legale per la produzione di farmaci antidolorifici", ha detto Sergio D'Elia,
firmatario dell'ordine del giorno, prevedendo che la votazione finale del
decreto di rifinanziamento difficilmente avverrà prima di mercoledì.
Superare l'esame alla Camera, dove nel voto di fiducia della settimana scorsa il
governo ha contato una novantina di voti in più rispetto all'opposizione, non
dovrebbe comunque essere un scoglio difficile da superare.
Il vero problema potrebbe invece essere il passaggio al Senato, previsto per la
prossima settimana, dove l'Unione, nel voto di fiducia della settimana scorsa,
ha registrato solo due voti in più del quorum richiesto per la maggioranza.
Oggi, da Bruxelles, il ministro degli Esteri Massimo D'Alema ha tenuto a
riproporre l'idea di indire una "discussione con la comunità internazionale"
sulla pacificazione del paese, uno dei temi con cui il governo spera di
convincere la sinistra pacifista del suo impegno per porre fine al più presto
alla missione militare nel paese centroasiatico.
Attualmente in Afghanistan sono presenti 1.900 soldati italiani, parte della
forza Nato composta in tutto da 33.000 militari. Il governo ha detto che non
invierà altri soldati, ma l'8 febbraio scorso ha messo a disposizione due aerei
spia e un C-130.
http://today.reuters.it/news/newsArticle.aspx?type=topNews&storyID=2007-03-05T185903Z_01_SCE558484_RTRIDST_0_OITTP-CAMERA-VOTO-AFGHANISTAN.XML