[NuovoLab] Emergenza casa, Action inizia nuove mobilitazioni

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Auteur: Edoardo Magnone
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Sujet: [NuovoLab] Emergenza casa, Action inizia nuove mobilitazioni
Dal "provato" paese una richiesta al mondo "illusorio" dei partiti...

Edoardo Magnone

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http://www.rivistaonline.com/Rivista/ArticoliPrimoPiano.aspx?id=3433

EMERGENZA CASA, ACTION INIZIA NUOVE MOBILITAZIONI

di Michela Bevere

03/03/2007

In piazza il 12 marzo per rivendicare il diritto alla casa. Un corteo che
attraverserà tutte le vie del centro, passando per via XX Novembre, e che, poi,
si chiuderà in Campidoglio, per chiedere al sindaco di Roma Walter Veltroni di
riaprire il tavolo di trattativa con i movimenti, sospeso dopo l'occupazione
dell'immobile di via Catania. Manifesteranno così i militanti di Action, del
Comitato Obiettivo Casa, del Coordinamento Cittadino di Lotta per la Cassa e
Asia Rdb, che giovedì scorso hanno occupato la sede dei Gruppi consiliari del
Comune di Roma, in via delle Vergini, contro l'immobilismo della maggioranza di
centrosinistra di fronte alla decisione del sindaco di interrompere il tavolo di
trattativa tra l'amministrazione capitolina e i movimenti: "Si limitano a
difendere il sindaco quando viene attaccato dal centrodestra - afferma Nunzio
D'Erme - ma per il resto sono completamente appiattiti sulle sue decisioni".

L'occupazione della sede dei Gruppi consiliari è durata poche ore e non ha
provocato particolari scompigli. Nel corso della conferenza stampa Andrea
Alsetta di Action ha voluto ricordare l'impegno dei movimenti per la lotta alla
casa nella tutela dei diritti: "Spesso ci troviamo a sostituire
l'amministrazione nel sostegno dei cittadini e delle cittadine che vivono a
Roma. Lo facciamo occupando, distribuendo un pasto o una coperta, accogliendo i
richiedenti asilo politico emigranti in genere, aprendo spazi di socialità e di
cultura, recuperando patrimonio abbandonato e destinato alla speculazione.
Questa enorme ricchezza spesso confligge con l'idea veltroniana della città e
viene più digerita che valorizzata, fino al punto di interrompere le trattative
con i movimenti quando numerose famiglie occupano nuovi spazi vuoti".

L'occupazione si è conclusa dopo l'incontro con i capogruppo di maggioranza, che
si sono impegnati ad aprire un confronto ampio sulle politiche complessive
dell'abitare e sul dramma della casa nella città di Roma. La mobilitazione,
quindi, continua e l'appuntamento è già stato fissato per lunedì 12 marzo.
Secondo D'Erme, però, "è importante che ci sia l'adesione anche dei sindacati,
di tutti i movimenti, e delle forze politiche di sinistra, come Verdi,
Rifondazione Comunista e Comunisti italiani, che si impegnino alle esigenze
popolari e alla risoluzione dell'emergenza abitativa".

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http://redazione.romaone.it/4Daction/Web_RubricaNuova?ID=83978&doc=si

"SULLA CASA MAGGIORANZA SCHIAVA DI VELTRONI"

La denuncia di Action dopo il blitz a Via delle Vergini: "La ripresa del tavolo
di concertazione solo a patto di interrompere le occupazioni di via Catania e
Corso Italia e' inaccettabile"

Roma, 1 marzo 2007 - L'emergenza abitativa a Roma non conosce sosta. I comitati
di lotta per la casa, Action, chiedono che la maggioranza al Campidoglio ''non
sia schiava di un Veltroni 'imperatore', ma facciano valere le loro posizioni
di apertura al dialogo con i movimenti rispetto all'emergenza abitativa, e che
quindi stiano al loro fianco come hanno sempre detto di essere''. La denuncia è
arrivata al termine di una mattinata inziata con l'occupazione, da parte di 300
militanti e aderenti ai movimenti di lotta per la casa, della sede dei gruppi
consiliari del Campidoglio, in via delle Vergini 9. I portavoce di Action,
Comitato obiettivo casa, Coordinamento cittadino per la casa e Asia-Rdb, hanno
incontrato i capigruppo della maggioranza al Comune di Roma. A loro i movimenti
chiedono la riapertura del tavolo di concertazione tra amministrazione e
movimenti stessi, interrotto dopo l'occupazione degli stabili di via Casilina e
corso Italia.

''L'aut-aut di Veltroni, la ripresa cioe' del tavolo di concertazione - ha
spiegato un portavoce di Action - solo a patto di interrompere l'occupazione
degli stabili di via Catania e corso Italia, e' inaccettabile''. Il
Coordinamento di lotta della casa aggiunge: ''Chi occupa lo fa perche'
l'emergenza abitativa, dopo sei anni di amministrazione Veltroni, non e' mai
stata davvero affrontata. Il tavolo deve assolutamente essere riaperto''.

Il malcontento per la situazione abitativa nella Città Eterna emerge anche dalle
parole di diversi esponenti della maggioranza del Campidoglio. Per il capogruppo
della Rosa nel Pugno, Gianluca Quadrana, le occupazioni di via Catania e corso
Italia ''non sono una ragione valida e sufficiente per interrompere la delibera
sull'emergenza abitativa a Roma''. L'esponente radicale ha dichiarato di essere
a favore della riapertura del tavolo di concertazione: ''Benche' io mi
consideri appartenete ad una sinistra moderata, condivido totalmente le
posizioni dei movimenti: i ritardi sono evidenti. Si costruiscono case facendo
guadagnare i costruttori e puntando solo ad un segmento del problema: la fascia
di persone con una maggiore capacita' di acquisto. La verita' e' che il Comune
non costruisce case popolare da venti anni''. Stessa apertura al dialogo con i
movimenti da parte del capogruppo di Rifondazione, Adriana Spera: ''Il tavolo
va riaperto. Il problema e' che con le occupazioni avete offerto su un piatto
d'argento la scusa a chi non vuole riaprirlo. Ora va chiesto subito un incontro
sindaco-maggioranza su questa questione, per rilanciare sul tavolo nazionale la
proposta che le entrate derivate dalle ultime vendite di immobili comunali
siano destinate subito all'emergenza abitativa, e non ad altre situazioni''.
Infine, secondo il capogruppo di Lista civica per Veltroni, Fabrizio Panecaldo,
per affrontare l'emergenza casa a Roma, e' necessario ''lo strumento del potere
commissariale, per tagliare i tempi degli interventi''.

I comitati hanno quindi annunciato per lunedi' 5 marzo una manifestazione al
Campidoglio per chiedere di essere ricevuti da Veltroni, e per il 12 marzo un
corteo di mobilitazione.