[Forumlucca] I: Minaci alla vita di Presidente Ocalan

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Egregi rappresentanti della stampa,



Noi, gli avvocati in Turchia e in Italia del Signor Abdullah Ocalan, abbiamo indetto questa conferenza stampa a seguito del lavoro che abbiamo svolto negli ultimi tre mesi e oggi per la prima volta vorremmo dichiarare al opinione pubblica.



Abbiamo effettuato una ricerca riguardo ai capelli del signor Abdullah Ocalan e che su di essi sono presenti particelle di elementi chimici come stronzio e cromo, con valori molto più alti rispetto al normale. Per ragioni di sicurezza, ai dottori, specialisti, ai quali abbiamo commissionato gli esami non abbiamo detto che il paziente era Abdullah Ocalan. Quei dottori hanno stabilito che si era in presenza di un caso di intossicazione cronica.



Dopo aver ottenuto quei risultati, una settimana fa abbiamo chiesto all'Alto Commissario per i Diritti Umani, al Consiglio d'Europa e al Comitato per la Prevenzione della Tortura d'intervenire riguardo a tale situazione, ma fino a oggi non abbiamo ricevuto notizie da loro; confidiamo comunque che prendano l'iniziativa e restiamo in attesa.



Noi, in quanto avvocati, abbiamo effettuato quegli esami incontrando notevoli difficoltà. E siamo molto preoccupati! Ci chiediamo: come quegli elementi chimici metallici sono giunti a valori così elevati? Da quanto tempo perdura tale situazione? Quali problemi comporta tutto ciò per il signor Ocalan? Al riguardo nulla sappiamo; ma la vita del nostro assistito è sottoposta a grave rischio a causa di tutto questo. E riteniamo che i risultati che abbiamo in mano siano un motivo sufficiente per esporre la situazione attuale e per richiedere che una delegazione internazionale indipendente, composta da medici specialisti, si rechi in Turchia ed effettui nuovi test per chiarire questa situazione problematica. Al riguardo, tuttavia, non si deve perdere tempo! Vi è una impellente necessità di agire con molta urgenza.



La sicurezza, riguardo sia alla vita che alla salute del signor Abdullah Ocalan, rientra fra le responsabilità del governo della Repubblica Turca. Sin dal giorno successivo al 15 febbraio 1999 il signor Ocalan vive su un'isola alle coste della quale, per ragioni di sicurezza, nessuno può avvicinarsi a meno di cinque miglia. Si tratta di una zona di sicurezza militare. In quell'isola c'è, come unico detenuto, il signor Ocalan. Si tratta di un carcere di massima sicurezza per un'unica persona. Prima di giungere a Imrali il signor Ocalan non aveva alcun problema di salute. Dei problemi di salute del nostro assistito, noi suoi avvocati abbiamo parlato apertamente e diverse volte all'opinione pubblica e chiesto interventi da parte della società civile, sia in ambito nazionale che internazionale, e presentato anche numeroso richieste a istituzioni pubbliche, sia nazionali che internazionali. Numerosi sono stati in contatti al riguardo, anche con organizzazioni che si occupano di salute, a livello nazionale e internazionale. In molti casi non abbiamo ricevuto alcuna risposta seria e responsabile, e diciamo che questo ci procura molto rammarico.



Quando abbiamo interpellato organizzazioni pubbliche, esse ci hanno assicurato che la salute del nostro assistito era tenuto sotto costante controllo e che non si riscontravano problemi di salute. Oggi, tuttavia, in presenza dei risultati di quegli esami, possiamo dire che quelle organizzazioni non hanno ragione e non sono affatto affidabili.



Chiediamo perciò in primo luogo ai responsabili di governo, di fronte ai risultati di questi esami, di affrontare il problema con senso di profonda responsabilità. Chiediamo anche che sia inviata una delegazione di medici specialisti e che il governo turco le presti assistenza e collaborazione senza imporre alcuna condizione.



   Noi ci rivolgiamo alle Nazioni Unite, al Consiglio d'Europa e al Comitato per la Prevenzione della Tortura; queste organizzazioni subito devono adoperarsi per inviare una delegazione indipendente di medici specialisti sull'isola di Imrali, per procedere a un nuovo test medico. Noi continuiamo a seguire questa problematica con enorme attenzione, e utilizzeremo al riguardo tutti gli strumenti giuridici a nostra disposizione.    




Difensori di Abdullah Ocalan

Roma, 1 Marzo 2007







Interpretazione dei risultati delle analisi di tracce presenti sui capelli:





5 febbraio 2007, il laboratorio ha dato i seguenti risultati



Campione: 6 fibre di capelli di un soggetto sconosciuto

Ricevuti: il 16 gennaio 2007

Richiesta: tracce di metalli

Metodo di analisi: ICP/MS



Tra 32 elementi

-         cromo: 1.38 ng/mg


-         stronzio: 155 ng/mg




Valori normali

-         cromo: 0.17 - 0.55 ng/mg


-         stronzio: 0.6 - 14.4 ng/mg




Valori normali Goullé' (Forensic Sci Int, 2005, 153,39)

-         cromo: 0.11 - 0.52 ng/mg


-         stronzio: 0.17 - 4.63 ng/mg






Queste concentrazioni dimostrano l'esposizione al cromo e allo stronzio, e possono essere considerate rappresentative di una intossicazione cronica.

Operai in una conceria (esposti al cromo), per esempio, hanno una concentrazione media di cromo nei capelli di 0.55 ng/mg (Br J Ind Med, 1989,46,171)



Dato il rischio per la salute portato da questi elementi, devono essere svolti appropriati monitoraggi, incluse valutazioni generali ed esplorazioni biologiche (sangue e capelli).



Sembra urgente controllare attraverso appropriate analisi le nostre conclusioni preliminari.



Dr pascal Kintz

Laboratoire Chem Tox

3 rue Gruninger

67400 Illkirch, France

www.labochemtox.com



Agli interessati



Ho preso visione del report analitico della "Chem tox" (un laboratorio di analisi tossicologiche di buona reputazione) di Illkirch, Francia.



La semplice analisi del capello contiene elevati livelli di cromo (moderatamente elevati) e di stronzio (marcatamente elevati). Ai risultati sono collegate alcune incertezze perché il materiale preso in analisi è davvero limitato. Probabilmente perché non è stato possibile per il laboratorio determinare la quantità dei vari isotopi di stronzio presenti. Lo stronzio può essere trovato tra gli isotopi radioattivi, tra i quali lo Stronzio 89 è usato in medicina nel trattamento della metastasi delle ossa. Un comune effetto collaterale è la depressione del midollo osseo che ha come conseguenze trombocytopenia, leucopenia e anemia. Ciò potrebbe a sua volta portare ad accrescere la tendenza a perdere sangue, riducendo la resistenza alle infezioni e abbassando il livello generale di salute. Lo stronzio potrebbe essere introdotto nell'organismo attraverso iniezioni o per via orale mediante il cibo.



Il cromo può anche esistere in varie forme con differente tossicità. In questo caso non abbiamo ulteriori informazioni dalle quali poter identificare la tipologia del cromo presente. Elevati livelli di cromo possono essere presenti in persone esposte alle inalazioni di tale sostanza sul posto di lavoro. Tali esposizioni possono portare a vari sintomi di carattere polmonare.

In conclusione, sembra molto probabile che il soggetto a cui appartiene il campione di capelli raccolto è stato esposto a un'alta dose di stronzio acuta e/o cronica. Se tale tipologia di stronzio contiene un elevato livello di Stronzio 89, è anche probabile che i sintomi e il ridotto livello di salute siano le conseguenze di questa esposizione.



Oslo, 9 febbraio 2007



Jørg Mørland

Professore di Farmacologia, Università di Oslo

Vicedirettore Norwegian institute of public health




OCALAN: LEGALI, E' INTOSSICATO CRONICO
(ANSA) - ROMA, 1 MAR - ''Sui capelli di Abdullah Ocalan sono presenti particelle di elementi chimici come stronzio e cromo con valori molto piu' alti rispetto al normale. Gli specialisti ai quali abbiamo commissionato gli esami e che non sapevano per ragioni di sicurezza che il paziente era Abdullah Ocalan hanno stabilito che si era in presenza di un caso di intossicazione cronica''. A dirlo, stamani nel corso di una conferenza stampa che si e' svolta a Roma, e' l'avvocato Mahmut Sakar, difensore in Turchia del leader curdo Abdullah Ocalan, tenuto in isolamento sull'isola di Imrali (Turchia), prigione in cui e' l' unico recluso. L'analisi e' stata effettuata - come e' stato spiegato dal legale di Ocalan - su sei fibre di capelli nel laboratorio francese 'Laboratoire Chem Tox' dal dottor Pascal Kintz, il quale ha ricevuto il campione lo scorso 16 gennaio ignorando di chi fosse e ne ha effettuato i rilievi tecnici. I risultati degli esami compiuti in Francia sono stati fatti analizzare anche da altri due istituti scientifici di Oslo e da uno italiano che sono arrivati alle stesse conclusioni. ''Dopo aver ottenuto quei risultati, una settimana fa - ha aggiunto l'avvocato Sakar - abbiamo chiesto all'Alto commissario per i diritti umani, al Consiglio d'Europa e al Comitato per la prevenzione della tortura, di intervenire riguardo a tale situazione. Come quegli elementi chimici metallici sono giunti a valori cosi' elevati? Quali problemi comporta tutto cio' per il signor Ocalan? Al riguardo non sappiamo nulla ma la vita del nostro assistito e' sottoposta a grave rischio a causa di tutto questo''.

TURCHIA / AVVOCATO PISAPIA: OCALAN AVVELENATO DA METALLI TOSSICI

"E' in condizioni estremamente gravi" Roma, 1 mar. (Apcom) - Abdullah Ocalan, il leader separatista curdo detenuto in Turchia, è affetto da uno stato di "avvelenamento progressivo" dovuto a ingestione di metalli tossici. Lo hanno affermato i suoi avvocati che oggi a Roma hanno annunciato pubblicamente i risultati delle analisi effettuate sui capelli del prigioniero. Uno dei legali turchi, Mahmut Sakar, ha chiesto, nel corso di una conferenza stampa a Roma che l'Onu, il Consiglio d'Europa o il suo comitato per la prevenzione della tortura prendano l'iniziativa di inviare una "delegazione medica indipendente" per procedere ad un esame medico completo del condannato. Giuliano Pisapia, uno dei difensori italiani del leader curdo, che si occupò della vicenda del leader curdo già all'epoca del suo soggiorno in Italia, ha detto che questo stato di avvelenamento potrebbe derivare da una situazione ambientale. "I dati oggettivi dimostrano che le condizioni di salute di Ocalan sono estremamente gravi e che queste condizioni non possono derivare da un'evoluzione psicofisica naturale ma dall'assunzione, e quindi dico io dall'introduzione nel corpo, di alcune sostanze che determinano una intossicazione cronica", ha precisato Pisapia. I difensori di Ocalan hanno fatto analizzare sei capelli del loro cliente, senza svelarne l'identità, da un tossicologo francese, Pascal Kintz, che ha detto di aver identificato delle dosi di cromo "sette volte superiori alla media" e anche quantitativi di stronzio estremamente elevati. I risultati di questa analisi sono stati confermati da due laboratori, a Oslo e a Roma, hanno affermato. Il leader separatista curdo è detenuto in Turchia dal 1999. La sua condanna a morte è stata commutata nel 2002 in ergastolo, che sconta nella prigione della piccola isola di Imrali dove è il solo detenuto. L'avvocato turco Irfar Dundar, che lo ha incontrato di recente, ha riferito, sempre oggi, che Ocalan soffre di problemi respiratori, dermatologici e di forti dolori che gli impediscono di dormire. La magistratura italiana nell'ottobre 1999 concesse asilo politico al leader curdo che si trovava già in carcere in Turchia. Ocalan ne aveva fatto richiesta nel novembre 1998 qaundo soggiornava in Italia. Spinto a partire dalle autorità prima dell'esame della sua richiesta, è stato arrestato il 15 gennaio 1999 in Kenya. (con fonte Afp)