[Paesibaschiliberi] Iñaki De Juana ai domiciliari

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Autore: Ge-Eh
Data:  
To: paesibaschiliberi
Oggetto: [Paesibaschiliberi] Iñaki De Juana ai domiciliari
2007ko martxoaren 01a

GARA > Azkenak >

PRIGIONIERI POLITICI BASCHI
De Juana è arrivato all'Ospedale San Sebastian, accolto da centinaia di
cittadini
L'ambulanza che ha trasportato Iñaki De Juana è arrivata alle 15:50
all'Ospedale San Sebastian, dove è stato ricevuto da centinaia di
cittadini che esigevano il suo ritorno in libertà. L'Ertzaintza ha
impedito alla gente di avvicinarsi al veicolo e si sono vissuti momenti di
tensione. Una persona è risultata ferita a causa dei colpi dell'Ertzaintza.
Lakua": DEJuana dipende da Martutene"
01/03/2007 10:45:00
MADRID -. L'ambulanza che trasportava il carcerato politico da Madrid fino
a San Sebastian è arrivata alle 15.50 del pomeriggio, circondata da vari
veicoli polizieschi.
Al suo arrivo all'ospedale, le centinaia di cittadini che si sono dati
appuntamento alle porte del centro hanno ricevuto Iñaki De Juana con grida
di "Iñaki askatu","presoak kalera amnistia osoa", o" jo ta ke irabazi
arte." (Iñaki libero, prigionieri alla strada amnistia totale, lotta dura
fino alla vittoria, NdT)
La gran presenza dei' beltzas' (Corpo speciale antisommossa della
Etrzaintza; letteralmente “neri” per la divisa con passamontagna che
indossano, NdT) è stata un dato da rilevare, poiché si sono vissuti vari
momenti di tensione tra i poliziotti ed i convenuti. Così, una persona è
risultata ferita a conseguenza dei colpi ricevuti da parte dell'Ertzaintza.
L'ambulanza che trasportava il prigioniero politico è entrata al Pronto
soccorso dalla parte posteriore del complesso ospedaliero, dall'entrata
dell'antico Ospedale Provinciale; la Polizia autonomistica ha chiuso
l'accesso principale al Pronto soccorso e ha impedito che la gente si
avvicinasse al veicolo, per cui la tensione è aumentata progressivamente.
Primo ricevimento in Armiñon
Prima di arrivare da San Sebastian, Dei Juana ha ricevuto il suo primo
ongietorri (benvenuto, NdT) nel pedaggio di Armiñon, in Arava.
Nonostante al principio fosse previsto che passasse per Etxegarate,
l'ambulanza che trasporta il prigioniero politico ha deviato la sua rotta
e, dopo aver preso l'A-68 in direzione di Bilbo, è arrivata a San
Sebastian per l'A-8.
Il suo arrivo era previsto approssimativamente verso le 14:00, ma alla
fine fu ritardato fino alle 15.50.
Il prigioniero politico è uscito dall'ospedale madrileno, dove rimaneva
ricoverato dal passato 24 di novembre, verso le 10:20 della mattina.
Iñaki De Juana compie oggi 115 giorni nel suo secondo sciopero della fame
in domanda dalla sua scarcerazione e contro le misure di eccezione che si
applicano al collettivo di prigionieri politici basci.
Il Ministero dell’Interno applicherà a De Juana il secondo grado
penitenziario
L’Interno ha deciso di applicare ad Iñaki De Juana un regime di" prigione
attenuata", come ha informato il ministro dell’Interno, Alfredo Pérez
Rubalcaba. Il carcerato basco rimarrà in primo luogo nell'ospedale, per
ricevere cure, e posteriormente sarà trasportato a casa sua, dove rimarrà
controllato e vigilato" permanentemente."
01/03/2007 12:45:00
MADRID -. Il ministro dell’Interno ha spiegato in una conferenza che la
decisione di classificare in secondo grado penitenziario Iñaki De Juana
l'ha presa egli personalmente, "come ministro dell’Interno", dietro
proposta della Giunta di Trattamento della prigione di Aranjuez e con la
relazione favorevole del giudice di Vigilanza Centrale Penitenziaria
dell'Udienza Nazionale.
Come ha detto, si è ricordato l'adozione del secondo grado penitenziario
in base all'articolo 100.2 del regolamento generale penitenziario, come
l'applicazione di misure specifiche di inseguimento e controllo conforme
all'articolo 86.4, cosa che supporrà un "regime attenuato" per il
prigioniero basco dato il suo grave stato di salute e "per evitare il suo
decesso e permettere per quanto possibile il suo recupero."
Rubalcaba ha voluto risaltare che la misura di "prigione attenuata" non è
"un regime di libertà condizionale né il terzo grado."
De juana, come ha precisato, continuerà a scontare la condanna per aver
scritto due articoli di opinione prima nell'ospedale "per il suo
trattamento" e, "quando sia possibile, nella sua casa fino al suo totale
ristabilimento, sempre con controlli e vigilanza permanenti."
Interrogato circa la possibilità che Iñaki De Juana torni ad essere
imprigionato una volta che si rimetta, si è limitato a rispondere che se
si ristabilisce nell'ospedale "passerà al suo domicilio."
Il ministro ha risaltato che i rapporti medici che allertano tanto sul
rischio che corre la vita del prigioniero basco, della Comunità di Madrid
come dei medici forensi dell'Udienza Nazionale, sono "concludenti", per
cui egli ha preso la decisione di attenuare personalmente il regime di
prigione.
Ragioni legali ed umanitarie
Le ragioni che lo hanno portato a prendere la decisione di applicare il
secondo grado, ha proseguito, sono "legali ed umanitarie."
Così, ha reiterato che si adatta "scrupolosamente" alla legalità vigente e
che conta sulle relazioni favorevoli del pubblico ministero e sulla
conformità del giudice di vigilanza penitenziaria.
In secondo luogo, ha ricordato che De Juana sta compiendo una condanna di
tre anni di prigione per un delitto di "minacce non terroriste" per aver
scritto due articoli di opinione, e che ha scontato già la pena imposta a
suo tempo per vari attentati.
"Se non gli rimanesse poco più di un anno da scontare, non avrebbe preso
questa decisione", ha assicurato il titolare spagnolo dell’Interno.
In quanto ai motivi umanitari, ha espresso la sua "convinzione che al non
adottare questa decisione sarebbe deceduto nelle prossime settimane", e ha
aggiunto che "la differenza tra i terroristi e quelli che non lo siamo è
che a noi importa la vita ed in questo risiede la nostra legittimità
morale."
Controllo telematico
Come raccoglie la risoluzione della Giunta di Trattamento di Aranjuez,
Iñaki De Juana avrà un "rilevamento telematico continuato" una volta che
riceva la dimissione ospedaliera e sia trasportato al suo domicilio. Per
uscire di casa dovrà ricevere l'autorizzazione del centro penitenziario.


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