[NuovoLab] Ancora su democrazia della Cgil ?

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Autore: cobas comunege
Data:  
To: genova Forum, liguria ambiente, yabasta genova
Oggetto: [NuovoLab] Ancora su democrazia della Cgil ?

Inoltro .:
1) art la stampa 24.2.07 "Epifani. vietato scioperare coi Cobas"...
2) com. stampa di risposta Cobas del 26.2 .
Ripeto la domanda ai compagn* iscritti alla Cgil (specie quelli che agiscojno nei movimenti: come fate a essere d'accordo con una tale alluccinante filosofia ?

saluti. Andrea Tosa

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Comunicato-stampa

Epifani: vietato scioperare e manifestare con i Cobas


Che la Cgil non fosse "un sindacato antagonista" lo sapevamo da decenni. E sapevamo anche, fin dalla loro nascita, che invece i Cobas lo sono.
Ma sentirselo dire platealmente da Epifani, segretario del sindacato concertativo e "non antagonista" più grande d'Europa, fa comunque un certo effetto. Nel suo discorso a Mestre, il segretario generale Cgil ha affermato che l'obiettivo della sua organizzazione "è fare accordi, non fare antagonismo".
Peccato che non abbia aggiunto come questi accordi, almeno nell'ultimo ventennio, siano stati tutti "a perdere" per i lavoratori/trici: i quali infatti hanno ora livelli salariali e garanzie del lavoro nettamente peggiori che negli anni '60 e '70, visto che la Cgil, insieme a Cisl e Uil, più che fare accordi, in questi anni ha semplicemente sottoscritto quello che i padroni privati e pubblici hanno voluto.
Ma fin qui, appunto, siamo nel già noto.
La vera e gravissima novità è il divieto per ogni iscritto/a della Cgil, d'ora in poi, a manifestare o scioperare con i Cobas, "che fanno dell'antagonismo la propria bandiera".
Questo è davvero inaudito: mai un sindacato "di sinistra" dell'Europa occidentale (ad Est il problema non si è posto perchè c'era il sindacato unico di Stato) aveva osato avanzare un simile diktat repressivo.
Dunque, la Cgil, non contenta di esercitare con Cisl e Uil l'assoluto monopolio dei diritti sindacali, di aver imposto provvedimenti liberticidi per togliere ogni spazio di azione ai Cobas e ad altri sindacati, di aver scippato ai Cobas persino il diritto di assemblea, oggi impone ai suoi anche l'apartheid sindacale e politico.
Speriamo che tanti lavoratori/trici prendano alla lettera Epifani, scioperino e manifestino con i Cobas e, anticipando l'espulsione, se ne vadano dalla Cgil, lasciandolo a concertare con i padroni e il governo "amico".



Roma 26.2.2007
Confederazione Cobas







24/2/2007 La Stampa

IL RICHIAMO ALL'ORDINE DEI LEADER CGIL AI SUOI ISCRITTI
Epifani: "No all'antagonismo, vietato scioperare coi Cobas"

RAFFAELLO MASCI
ROMA

La Cgil non è «un sindacato antagonista» e chi vi è iscritto «non può scioperare insieme ai Cobas». Conclusa l’operazione pulizia, rispetto agli infiltrati delle nuove Br, Guglielmo Epifani, parlando a Mestre, ha voluto fare chiarezza anche su metodi e criteri dell’azione del maggior sindacato italiano.

Non solo ha ribadito ciò che aveva già detto - e cioè che la Cgil ha sospeso iscritti sui quali si siano addensati gravi sospetti di collusioni con gruppi terroristici, ha espulso quelli per i quali siano state acclarate responsabilità più gravi, si è costituita parte civile per chiarire senza ombre di dubbio da che parte stesse - ma è andato oltre, stabilendo il divieto di ogni rappresentante del sindacato di sfilare con chi fa dell’antagonismo la propria bandiera.

«Noi siamo gelosi della nostra autonomia - ha detto - il nostro obiettivo sono gli accordi, non l’antagonismo fine a se stesso». Da questo criterio procedono delle conseguenze comportamentali, per cui «ci sono diritti e doveri da cui non si può fuggire - ha detto il leader sindacale - e un delegato non può essere iscritto alla Cgil e fare sciopero con i Cobas». Il riferimento è all’episodio del 4 novembre scorso, che ha generato una dura polemica all’interno del sindacato: si era tenuta una manifestazione contro la precarietà, a Roma, alla quale - in un primo tempo - alcune federazioni della Cgil avevano aderito insieme ai Cobas. Alla conferenza di presentazione, infatti, insieme alla Fiom (i metalmeccanici) c’era anche la Flc (i lavoratori della scuola e dell’Università) e la Fp (i dipendenti pubblici). Poi però, tre giorni prima della manifestazione, alcuni esponenti dei Cobas avevano pubblicamente insultato la Cgil, e sia Enrico Panini (segretario della Flc) che Carlo
Podda (della Funzione pubblica) avevano disdetto la partecipazione. La Fiom invece aveva deciso di andare in piazza lo stesso e con esponenti di primo piano.

Nel direttivo della settimana successiva Epifani aveva stigmatizzato l’episodio con un intervento di fuoco. Poiché alla Fiom erano legati anche alcuni dei presunti brigatisti arrestati il 12 febbraio scorso, con l’intervento di ieri Epifani ha voluto chiudere un contenzioso aperto da mesi. «Già a novembre - ha ricordato - dicevamo di prestare attenzione al linguaggio: è stato usato il termine “traditori di qualcosa”. Questa è una logica antagonista. Dobbiamo imparare a discernere, vale per un padrone, un movimento politico e un centro sociale: non tutto è uguale».

Quanto all’inchiesta milanese sulle nuove Br, ha detto Epifani, «mi pare che stia emergendo una rete non vastissima, come dicono gli stessi inquirenti. Bisogna far lavorare la Magistratura ed io ho molta fiducia nel suo lavoro e spero che possa fare chiarezza fino in fondo». In questo senso la «La costituzione di parte civile certamente è una delle scelte che facciamo per marcare nei processi la nostra vicinanza alle vittime e la nostra lontananza dai terroristi. Non accetteremo - ha detto ancora il segretario generale - che si indeboliscano la Cgil e le sue strutture».




        
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