"Lettera da Fedora"
"In ogni epoca qualcuno, guardando Fedora qual era, aveva immaginato il modo
di farne la città ideale, ma mentre costruiva il suo modello in miniatura
già Fedora non era più la stessa di prima, e quello che fino a ieri era
stato un suo possibile futuro ormai era solo un giocattolo in una sfera di
vetro."
Italo Calvino - Le città invisibili
Gentile Eddyburg, Nella città di Fedora molti opinionisti scrivono degli
errori compiuti nelle città altrui. Aspettano che a Fedora giunga un governo
meno amico per usare la stessa accorata partecipazione. Qui i signori del
metro cubo non sono mai stati così potenti. Con la destra non sarebbe andata
diversamente, anzi. Ma è grazie al "governo amico" che si è approvato un
piano regolatore di 70 milioni di metri cubi di cemento, che sta cancellando
15 mila ettari di campagne. Ghetti, villettopoli, centri commerciali stanno
chiudendo tutti i panorami. Un disegno in cui le periferie dilagano addosso
alla provincia e si moltiplica l'esercito dei pendolari, senza previsioni
plausibili di trasporto pubblico su ferro o di mobilità ciclo pedonale. I
risultati si vedono su ogni consolare e tangenziale fino all'estrema
periferia con livelli illegali di smog, h 24. Del resto Fedora è la città
più automunita del Paese con quasi quattro ruote per abitante. Degli spazi
pubblici e verdi nelle periferie hanno fatto incetta i grandi e piccoli
costruttori, serbatoi di voti e di lauti finanziamenti per il governo amico.
Alle borgate, prive di standard urbanistici, sono addossati nuovi quartieri,
ma queste operazioni di mera speculazione vengono chiamate raffinatamente
"Programmi di Recupero urbano", o "Riqualificazione delle Periferie ex
abusive". Vengono intitolati nuovi quartieri ai principi del mattone: il
quartiere Caltagirone, il Parco Leonardo (parco edilizio-commerciale
intitolato al padre dei Caltagirone). Il mercato immobiliare sale alle
stelle con prezzi in aumento del 14% annuo. Sfratti esecutivi per migliaia
di famiglie della città storica e della prima cinta periferica, ma nel piano
regolatore non un metro cubo di edilizia popolare sovvenzionata. Per sedare
le proteste dei comitati di lotta per la casa il governo amico ne concede
una quota risibile (neanche il 10 %) in nuovi piani di zona approvati su
aree vincolate dal Piano stesso, un'ora dopo la sua approvazione. La piaga
dell'emergenza casa si trasforma in un "premio" di cubature per i
palazzinari.
Capita però che commentatori e opinionisti si sveglino durante lo scrosciare
di applausi per un grande evento ideato dal capo animatore Walter Veltroni.
Simone Paoletti, Roma
Tratto da:
http://eddyburg.it/article/articleview/8282/0/96/