I dodici punti di Prodi
di Claudio Giorno
pubblicato su
www.attac.it <
http://www.attac.it> il 24 febbraio 2007
Una lettera da Claudio Giorno, tra i fondatori del movimento No Tav della
Val di Susa, a proposito dei dodici punti «non negoziabili» proposti da
Prodi ai partiti dell'Unione: uno di questi punti prevede a costruzione
della linea Torino-Lione.
Ho molta poca voglia di dormire, stanotte.
Forse chi ha inventato (o importato in politica) l'espressione "al peggio
non c'è mai fine" aveva avuto un incubo: s'era sognato - non so quanti anni
fa - il possibile esito della crisi di governo del lontano febbraio 2007!
Dunque Giordano, Diliberto & Pecoraro ci hanno venduto...
Diranno (lo stanno già dicendo) che l'han fatto per non riconsegnare il
paese alla destra! (Forse perché - novelle Veroniche - si sono convinti che
il problema di questo paese sia Berlusconi e non la sua politica).
Come dire che tagliare le pensioni è buono se lo fa Damiano e cattivo se lo
fa Maroni!
Che gli "effetti collaterali" della prossima guerra in Afghanistan saranno
meglio sopportati se sarà il buon Parisi - del tutto involontariamente - a
causarli.
Che il mesotelioma alla pleura cesserà d'essere incurabile se la Valutazione
d'impatto ambientale la svolge Di Pietro e l'appalto lo prende la Cmc...
Che il raddoppio della base militare di Vicenza è accettabile, basta che sia
derubricato a pratica urbanistica dal Dottorbalanzone!
Che una portaerei possa essere uno strumento di pace purché al timone - tra
una regata e l'altra - ci sia un d'Alema coi baffi...
Che il massiccio trasferimento di denaro dalle nostre tasche a quelle di
banchieri, palazzinari, bancarottieri, guerrafondai sia inaccettabile da
Tremonti, ma virtuoso se operato da Padoaschioppa.
Il segretario del Prc, nella puntata speciale di Ballarò di ieri,
organizzata per bruciare sul rogo i senatori "disubbidienti", è arrivato
all'apologìa del discorso di D'Alema! Una senatrice del Pdci, con il
conduttore Floris nel ruolo del Grande Inquisitore, ha tentato (mal...
destramente) di purgare il collega Rossi!
Senza neanche accennare a un qualche confronto con i propri quadri, i tre
partiti della sinistra radicale si sono affrettati a sottoscrivere i 12
punti non negoziabili che il vecchio tenutario dell'Iri ha rapidamente
compilato (quasi li avesse già pronti! Quasi che l'imboscata attribuita a
due persone colpevoli solo di coerenza fosse stata ordita apposta per
mettere nell'angolo chiunque ardisse disturbare i manovratori)...
Io sono tra quelli che ha votato per quei partiti; ho tanti cari amici che
vi militano. Alcuni di loro li ho sentiti oggi sofferenti non tanto per la
prematura caduta del governo, ma per i compromessi sempre meno sopportabili
che in questi nove mesi scarsi era stato necessario fare per... non
riconsegnare il paese alle destre... (sottoscrivere una politica di destra
per impedire alla destra di governare! Entusiasmante!)...
Domani qualcuno di loro si vergognerà come un ladro, qualcun altro farà buon
viso a pessima sorte, qualcun altro ancora proverà a spiegarci che "non
negoziabile" non vuol dire che non si discute: la dialettica politica,
l'interpretazione delle norme, la procedura amministrativa offrono molti
spazi di manovra: ci sono i margini per un compromesso che consenta
"soluzioni condivise": Qualche metro quadro in meno per i Bush boys al Dal
Molin, una bella teleconferenza di pace in "differita" con il bombardamento
per la riconquista di Kabul, un percorso sotto la Dora Riparia per l'alta
velocità Torino-Lyon...
Ma se dovessero re-inciampare non più su questi temi... superati, se
imbarcare Follini facesse girare i coglioni a Mastella, se riconquistare Di
Gregorio dovesse far annacquare ulteriormente i Dico (provocando una crisi
isterica alla Bonino), se qualche senatoreavita dovesse morire... Se si
dovesse - prima o poi - comunque tornare a votare, a chi li chiederanno i
voti Giordano, Diliberto & Pecoraro? Ma almeno per un attimo, tra
un'espulsione dei disobbedienti e l'incasso di qualche autosospensione, a
qualcuno di loro è venuto in mente di sentire l'opinione di chi li ha
votati? O hanno consultato solo chi ci hanno fatto eleggere? (Chiedendo la
loro opinione sulla opportunità di sciogliere le Camere prima di aver
maturato la loro pensione... prebaby?).
Domani (anzi, oggi più tardi, vista l'ora) andrò al Presidio di Borgone ad
ammainare le bandiere di partito; e se qualcuno - legittimamente - le
dovesse rimettere al vento credo che faremo una di quelle belle discussioni
che ci hanno permesso in questi ultimi due incredibili anni di definirli un
luogo di democrazia partecipata (quella che pare non piaccia molto al
Presidente della Repubblica...). Ma ho la netta sensazione che non accadrà.
E credo che la prossima volta che saremo messi in condizione di dover
difendere la nostra terra e il nostro futuro saremo forse un po' più soli,
ma almeno non saremo male accompagnati.
Sarà presto di nuovo dura...
Bruzolo, 23 febbraio 2007
Claudio Giorno
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