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Da: Massari Roberto
Data: Thu, 22 Feb 2007 11:52:19 +0100
Oggetto: Considerazioni sparse (ma non troppo)
22 febbraio 2007
(far circolare, se possibile)
CONSIDERAZIONI SPARSE, MA NON TROPPO
di Roberto Massari
1) Il giornale Liberazione di oggi (22 febbraio) contiene descrizioni
apologetiche di D¹Alema, della sua politica estera e del suo discorso
al Senato. Neanche una critica e neanche un cenno al fatto che nella
replica di quel discorso (che in un primo momento nulla aveva detto
sulla base di Vicenza), D¹Alema abbia ribadito la linea
filostatunitense intransigente e dura sulla costruzione della nuova
base (condita con cenni di tenera preoccupazione per le esigenze dei
vicentini). La grande manifestazione di Vicenza, quindi, non ha avuto
alcun effetto su D¹Alema (e questo si sapeva) e nessuno su
Rifondazione (e questo pare che lo sapessimo solo io e pochi altri,
visto ciò che è stato detto e scritto nei giorni scorsi sugli esiti
politici della grande manifestazione).
2) Il guaio è che quella manifestazione non solo non ha impedito a
Rifondazione di compattarsi ferreamente intorno alla linea
imperialistica del governo Prodi (base compresa), ma non lo ha
impedito nemmeno alle tante altre anime belle che - da ancor prima di
Vicenza - annunciavano dubbi o addirittura voti-contro al Senato:
lasciando perdere Lidia Menapace da tempo perduta alla causa del
pacifismo onesto e coerente, mi viene da pensare a Franca Rame, a
Heidi Giuliani, a Loredana Depretis e i pochi altri che avevano
annunciato la possibilità di un voto-contro e che invece hanno votato
a favore, zitti e chini come richiesto da chi comanda nell¹Unione.
Devo aggiungere che questo gruppetto di ³anime belle² si fa vivo
puntualmente ad ogni vigilia di voti scomodi e reazionari,
conquistando spazio sui giornali, ma solo per poi confermare il
proprio voto a favore. Moralmente non mi piacciono molto, perché sono
rimasto all¹antica: se si è per la guerra si è per la guerra (e si va
anche a combattere); se si è per la pace si è per la pace (e si
finisce anche in carcere o davanti alla corte marziale per obiezione
di coscienza). Questo cinico uso degli strumenti più banali della
società dello spettacolo è veramente riprovevole.
3) Deludenti anche le conseguenze della grande manifestazione di
Vicenza sull¹area dell¹Ernesto (Grassi). Costoro seguono uno strabico
percorso storico per il quale più l¹Unione si dimostra di destra,
meno loro vi si oppongono. E quindi altro voto a favore.
4) Schizofreniche le reazioni di chi ci viene a dire che il governo è
caduto perché gli sono mancati i voti di Andreotti, Pininfarina,
Rossi e Turigliatto. Ma come siamo potuti arrivare al punto di
³sperare² che il capostipite dei democristiani e un normalissimo
padrone votino alla stessa maniera di un ex Pcdi e della Quarta
internazionale? Quali mutazioni genetiche nella testa dei compagni
possono portare a desiderare simili inciuci? Cosa ha reso possibile
una simile aspettativa?
5) Tutta la solidarietà possibile a Rossi e Turigliatto per non
essersi sporcati nuovamente le mani (come invece avevano fatto per
Afghanistan, Libano e Finanziaria di guerra) con un voto di consenso
al programma bellicista dell¹Unione.
Si ricordi, però, che la loro è stata una non-partecipazione al voto
(che al Senato influisce solo sul quorum). Non è stato un voto contro
né un¹astensione (che al Senato, tecnicamente corrisponde a un voto
contro, ma moralmente, politicamente e simbolicamente è cosa diversa).
In più ricordo che da prima di Vicenza Rossi aveva promesso un
incondizionato voto-contro, che invece non c¹è stato.
6) E qui veniamo alla realtà aritmetica che pochi vorranno vedere e
molti vorranno dimenticare: non c¹è stato alcun voto-contro e nemmeno
un¹astensione verso la politica estera dell¹Unione da parte di alcun
senatore. Al Senato, dei 27 Forchettoni rossi del Prc e degli 11
Verdi +Pdci, nessuno ha votato contro, nessuno si è astenuto, due
soli si sono assentati dal voto (Rossi e Turigliatto). Continuo a
ignorare cosa abbia fatto Bulgarelli perché di lui i giornali non
parlano (ed evidentemente non ha rilasciato dichiarazioni).
7) Chi aveva ribattuto al mio precedente intervento (quello
sull¹inizio del ³dopo Vicenza²) che la grande manifestazione antibase
apriva contraddizioni e crepe in Rifondazione comunista dovrebbe
ricredersi e dimostrarsi molto più vigile nel futuro. (Mi dovrebbe
dare anche ragione, ma questo sarebbe chieder troppo...)
8) Sono molto preoccupato, perché vedo che nei momenti di ³crisi² (si
fa per dire, visto che per ora sono solo schermaglie parlamentari)
anche compagni attivi nella sinistra antagonistica finiscono per
considerare i governi imperialistici dell¹Unione come qualcosa tutto
sommato meglio di quelli del centrodestra. Tra le qualità migliori
includono una presunta maggiore permeabilità o sensibilità all¹umore
delle masse (delle masse in lotta, si spera...).
No, proprio il contrario. I centrosinistri sono convinti di avere le
masse con sé e quindi se ne strafregano, Vicenza o non-Vicenza,
pacifisti o non-pacifisti (andate a vedere che bella lista di
firmatari sta in calce a un appello di solidarietà col governo
guerrafondaio di Prodi da parte di Arci, Beati costruttori di Pace,
Tavolo della Pace, Un Ponte per... e chi più ne ha più ne metta).
E¹ anche questa presunzione che ha fatto scivolare su uno scarto di
soli due voti un politico disonesto e consumato come D¹Alema:
evidentemente aveva finito per credere sul serio che Andreotti e
Turigliatto avrebbero votato per la sua politica estera, nonostante
Vicenza, nonostante l¹ostilità del 55% degli italiani verso questo ex
governo di guerra e di rapina.
9) Sono molto preoccupato per come questa sinistra antagonistica si
avvia ad affrontare il dopo-Prodi 1, che potrebbe contenere un Prodi
2 o altro. Non oso pensare che cosa farebbe nell¹ipotesi di elezioni
anticipate (magari per il solo Senato, come qualcuno sta pensando
seriamente di proporre).
10) Non c¹è stata chiarezza nei confronti di Rifondazione alle ultime
elezioni politiche, non c¹è stata nei mesi di governo antipacifista e
antipopolare, non c¹è stata in occasione di Vicenza (quando
sbeffeggiarli sarebbe stato più facile, visto che stavano al governo
e si permettevano di andare alle manifestazioni contro se stessi):
figuriamoci se - per una qualche alchimia parlamentare al momento
imprevedibile - dovesse non far parte di un qualunque prossimo
governo di centrodestra o di centrosinistra. Sai che corri-corri ad
aiutarla e a coprirla.
11) Sono molto preoccupato. Ma in quanti siamo ad esserlo veramente?
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