[cm-Roma] I: [casadellacittaroma1] mobilità nella metropolis

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Auteur: Paolo Bellino
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À: cm-roma
Sujet: [cm-Roma] I: [casadellacittaroma1] mobilità nella metropolis
Oggetto: Fw: [casadellacittaroma1] mobilità nella metropolis


dato che penso non siate iscritti ,vi inoltro questo messaggio spedito alla mailing list della casa della città perchè è una risposta a quelli inviati da voi. Se vi interessa iscrivervi alla mailing list ed essere informati di ciò che viene fatto anche riguardo la mobilità di Monti,andate sul sito www.casadellacittaroma1.org da lì potete fare l'iscrizione. La casa della città e la sua mailing list sono state create per la libera partecipazione e sono quindi aperte a tutti i residenti del centro storico.
ciao Nathalie

Ho letto su Repubblica di ieri che i consiglieri comunali "come un sol uomo" hanno chiesto la deroga alle nuove regole per continuare a entrare gratis con tre auto a testa nella ztl.
Quale idea di città hanno in mente?
Forse la Metropolis di Fritz Lang? In quel bel film di fantascenza del 1926 la città è ormai completamente stratificata. Esistono percorsi esclusivi per l'oligarchia dei potenti e percorsi obbligati per i poveri cristi.
Già oggi chi gira per Roma utilizzando i mezzi pubblici vede che sugli autobus ci stanno in maggioranza i poveracci, gli anziani, i migranti. Mentre nelle corsie preferenziali dedicate ai mezzi pubblici sgommano le auto blu del politico o del ministeriale o in genere dell'ammanicato col potere di turno. Nelle normali corsie sbuffano in coda i cretini che ancora usano l'auto e gimkanano i furbetti a due ruote.
Più si va verso le periferie e più gli autobus sono pieni di poveracci.
Infatti le ztl e le difficoltà di parcheggio scoraggiano a raggiungere il centro ognuno con la propria macchinina. E così negli autobus che attraversano la città dentro le mura si vedono,insieme ai soliti poveracci, anche persone di varie estrazioni sociali.
In una città civile e democratica anche gli amministratori dovrebbero usare i mezzi pubblici.
L'attrice Glenda Jackson, quando era assessore alla mobilità della grande Londra andava al lavoro in autobus.
A Roma li vedremo mai su un autobus o su una metro i Calamante o gli Esposito o chi per loro?

Che ne dite, come casa per la città, visto che ci occupiamo di mobilità, potremmo fare qualcosa?
Marina Fresa