Re: [Cm-milano] ieri in massa

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Autore: invel
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To: critical mass milano - crew ::: http://www.inventati.org/criticalmass/ ::: la rivoluzione non sara' motorizzata !!!
Oggetto: Re: [Cm-milano] ieri in massa
schizo, grande riflessione!
vien da rispondere che il fascino della comunità vale sopratutto per
noi (non i lughesi) cittadini sradicati come topinambur. poi scopri le
crudeli gerarchie delle piccole comunità, le violenze, le oppressioni
su giovani e donne, gli orizzonti chiusi, e sono da pelle d'oca. ma in
realtà discutere giustapponendo i diversi rischi delle diverse
situazioni, tipo ping pong, non vuol dire niente.
io oggi ero fermo all'incorcio stelvio/farini. quello per me è un
posto magico. come il brulichio di un alveare. se cerchi di
concentrarti su tutto quel movimento, guardando dentro le persone e
tutto il mondo che si portano sulle spalle e che li fa passare proprio
lì, nell'incrocio stelvio/farini, in quel preciso momento, allora
quella è una comunità. tanto quanto le donnine di villanova di
bagnacavallo che fanno le ceste.
la famosa mappa psicogeografica di debord, che ritaglia gli incroci di
relazioni e affetti nella grande parigi, e li unisce in un itinerario
sensuale e sinuoso, io la capisco proprio così. quindi non
necessariamente cibo (tra anoressia bulimia merendine e ristoranti,
tutto sto mangiare con la testa mi ha nauseato un pò) o arte, che poi
è una scorciatoia per pochi che la realtà se la comprano
(carta-o-bancomat?).
la scoperta dei nostri territori (sempre in bicicletta) la possiamo
veramente fare tra perfetti sconosciuti, per cui proviamo forti e
profondi affetti, forse proprio perchè sconosciuti?

> "... una comunita', per conferire la liberta' ... deve essere per
> quanto possibile la causa dei propri cambiamenti..."
>


--

invel