[NuovoLab] Le nuove armi contro i manifestanti

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Edoardo Magnone

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Creatività imperialista: E’ stata appena inventata la tortura di massa

•Le nuove armi contro i manifestanti

DAVID HAMBLING

La folla si fa ostile. I soldati ripiegano all’interno di un veicolo Hummer.
All’improvviso un dolore tremendo si impossessa di tutta la parte destra del
tuo corpo. Ti senti come se ti avessero immerso nella lava fusa. Quasi svieni
per lo sconvolgimento e il dolore, barcolli all’indietro e poi cominci a
correre. Per tua sorpresa, anche gli altri stanno correndo. In pochi secondi la
via si svuota totalmente.

Sei appena stato attaccato da un’arma non letale il cui uso è stato approvato in
Iraq, anche se i suoi detrattori sostengono che può avere effetti imprevedibili.

Stando ai documenti ottenuti da Wired News, in virtù delle “leggi del governo
federale alla luce del giorno”, il Sistema di Repulsione Attiva (Active Denial
System) della Forza Aerea o ADS, in sigla inglese, è stato certificato come
sicuro dopo prolungate prove realizzate da scienziati militari in laboratori e
in manovre militari.

L’ADS spara un raggio di onde millimetriche, la cui lunghezza d’onda è maggiore
di quella dei raggi X e minore delle microonde -94 Ghz (=lunghezza d’onda di
3mm) a differenza dei 2.45 GHz (=lunghezza d’onda di 12cm) di un forno a
microonde comune.

Si ritiene che le onde più lunghe limitino gli effetti della radiazione.
L’esercito ha detto che l’ADS utilizzato correttamente non produce effetti
negativi durevoli.

I documenti acquisiti da Wired News in virtù della Legge sulla Libertà
d’Informazione stabiliscono che la maggior parte delle radiazioni (l’83%) viene
assorbita istantaneamente dalla cappa superiore della pelle, che si riscalda
rapidamente.

Stando agli scienziati, il raggio produce il cosiddetto “effetto addio” o “una
condotta fortemente motivata a una fuga rapida”. Nelle prove praticate negli
esseri umani, la maggioranza degli individui ha raggiunto la soglia del dolore
in 3 secondi e nessuno è riuscito a sopportare più di 5 secondi.

“E’ una cosa che ti fa indietreggiare”, ha detto uno degli individui. Se sei
attaccato dal raggio, te ne devi allontanare rapidamente e per riflesso. Chi lo
prova, sicuramente non lo vorrà sperimentare di nuovo”.

Le persone pensano di aver riportato ustioni gravi, ma i documenti affermano che
gli effetti non sono duraturi. Al massimo, “alcuni volontari sottoposti al
calore potrebbero riportare un arrossamento prolungato della pelle o piccole
vesciche”, stando agli esperimenti realizzati dalla Forza Aerea.

Le relazioni descrivono nei particolari una serie di indagini eseguite sugli
esseri umani. I volontari erano militari in attivo, della riserva o ritirati,
che si sono offerti per questi esperimenti. Non hanno guadagnato niente per
tutto questo, solamente “il beneficio di sapere in prima persona che un sistema
efficace di armi non letali forse entrerà a far parte dell’inventario”, si
leggeva su uno dei rapporti. Le prove andavano da una semplice esposizione agli
effetti del raggio in un laboratorio, fino a manovre militari più complesse, che
coinvolgevano centinaia di partecipanti.

L’esercito simulava situazioni nelle quali era necessario controllare una folla
e liberare l’equipaggio di un elicottero, in una situazione simile a quella del
film Black Hawk Down, in mezzo ad attacchi urbani. Le prove più inusuali
comprendevano l’utilizzo di alcool, cani da attacco e una corsa ad ostacoli
stile labirinto.

Su più di diecimila volontari esposti, 6 individui hanno presentato vesciche e
uno solamente ustioni di secondo grado dovute a un incidente avvenuto nel
laboratorio, stando a quanto si legge nei documenti.

L’ADS è stato sviluppato in assoluto segreto in 10 anni, con un costo di 40
milioni di dollari. La sua realizzazione è stata resa nota nel 2001 da varie
agenzie di stampa, ma la maggioranza dei particolari che riguardano le prove
dell’ADS sugli esseri umani sono ancora un segreto. Nessun ente indipendente
ha verificato le affermazioni fatte dall’esercito.

La tecnologia dell’ADS è in attesa d’applicazione. L’esercito nordamericano ha
richiesto l’anno scorso l’invio in Iraq di veicoli equipaggiati con l’ADS pur
sapendo che qualsiasi incidente potrebbe porre fine al programma e non volendo
correre il rischio che le vittime, in preda al panico, denuncino gli effetti
delle nuove e pericolose armi alle telecamere della CNN: questo potrebbe
rendere necessarie nuove prove sull’ADS.

Le bombe di nuova fabbricazione si possono utilizzare in tempi brevi, ma il
processo è molto più complesso nel caso delle armi non letali. Forse
trascorreranno anni prima che si concludano i dibattiti e si possano utilizzare
in combattimento le prime armi non letali ad energia direzionale.

Lo sviluppo di un sistema non letale per controllare le folle, veramente sicuro
e altamente efficace, potrebbe dare origine a nuovi interrogativi etici sul
loro uso da parte di uno Stato, come forza coercitiva.

Un metodo come l’ADS che non causa ferite nè danni durevoli, permette alle
autorità di giustificare più facilmente il suo utilizzo.

Storicamente uno dei grandi problemi suscitato dalle armi non letali è il
cattivo uso. Generalmente i proiettili di gomma sono sicuri quando si spara al
dorso, ma sparati alla testa possono essere pericolosi, soprattutto se a
bruciapelo.

Le pistole Laser sono pericolose se utilizzate contro individui sui quali è
stato lanciato l’aerosol al pepe imfiammabile. Nella frenesia i soldati o la
polizia possono dimenticare l’addestramento ricevuto in questioni di sicurezza.

Steve Wright, di Praxis, il Centro per lo Studio dell’Informazione e la
Tecnologia nei tempi di Pace, la Soluzione dei Conflitti e i Diritti Umani,
hanno sottolineato che questo è già successo e citano il caso di soldati
britannici che hanno aumentato il peso dei proiettili di gomma in Irlanda del
Nord.

“I soldati hanno violato le norme per affrontare la situazione, hanno alterato i
proiettili ed hanno inserito batterie al loro interno (per incrementare il loro
peso), sparandoli da una distanza inferiore a quella permessa”, ha detto
Wright.

Ma esistono anche questioni tecniche. Wright ha citato un recente rapporto sugli
aerosol di Gas CS che conferma che il detto gas si è dimostrato in pratica più
pericoloso di quanto ci si aspettava.

“Nessuno si era occupato di verificare il modo in cui l’aerosol agiva nella
pratica ed è stato molto più irritante di quanto calcolato. Questo mette in
risalto la necessità di compiere una verifica indipendente dai risultati delle
prove dei fabbricanti. In questi casi la fiducia è nemica della sicurezza”.

La maggior preoccupazione sono i danni per la vista. L’Esercito però sostiene
che questo aspetto è stato studiato dettagliatamente. Le prove di laboratorio
hanno rivelato che gli individui battevano le palpebre per riflesso o che si
allontanavano dalla zona d’esposizione dopo un quarto di secondo, molto prima
che la cornea venisse danneggiata. Le prove realizzate nelle scimmie hanno
dimostrato che i danni arrecati alla cornea guariscono in 24 ore, stando ai
rapporti.

“E’ stato necessario utilizzare uno speculo per mantenere aperti gli occhi e
provocare questo tipo di danno. Ma anche sotto l’effetto dell’anestesia le
scimmie battevano le palpebre proteggendo così la cornea”, segnala il rapporto.

Il rischio di cancro viene relazionato con frequenza al sistema ADS, nonostante
la poca penetrazione della radiazione nella pelle.

La Forza Aerea afferma categoricamente che dopo anni di studio non è mai stato
dimostrato che l’esposizione a onde millimetriche provochi il cancro.

In alcune prove alcune persone sono state esposte a dosi 20 volte superiori al
livello permesso dalle norme corrispondenti riferite al livello di radiazione
nelle Forze Armate che sostengono che l’ esposizione è stata giustificata dalla
necessità di dimostrare la sicurezza del sistema ADS.

Il raggio attraversa gli indumenti e bloccarlo è più difficile di quanto si
possa immaginare. Non basta nemmeno indossare una camicia di carta di
alluminio. Ci si dovrebbe avvolgere a strati per essere davvero protetti come
un tacchino nel supermercato. Le persone che hanno realizzato gli esperimenti
hanno scoperto che se la zona esposta è molto piccola, è sufficiente per
provocare l’effetto Addio, quindi qualsiasi breccia annulla la protezione. Non
darebbe risultati nemmeno proteggersi con una lastra di metallo, se questa non
copre tutto il corpo e anche la punta delle dita.

Gli indumenti umidi potrebbero essere una buona difesa, ma le prove realizzate
hanno dimostrato che il contatto in realtà intensifica gli effetti del raggio.

Il Sistema 1, il prototipo operativo, viene montato su un veicolo Hummer e
produce un raggio di 2 metri di diametro. La portata effettiva è di almeno 500
metri, maggiore di quella dei proiettili di gomma, dei gas lacrimogeni o dei
getti d’acqua. Il rifornimento di munizioni è, di fatto, illimitato.

Le prove realizzate dall’esercito sono andate più in là del campo della
sicurezza e sono servite ad esplorare nella pratica l’efficacia dell’ADS. In
una manovra militare un gruppo d’assalto ha simulato l’attacco a un edificio.

L’ADS è stato utilizzato per eliminare i civili dal campo di battaglia e
separare ciò che l’esercito chiama dividere “i turisti dai terroristi”.

E’ stato utilizzato anche in una simulazione stile Black Hawk Down e in esercizi
navali contro piccole imbarcazioni.

Si potrebbe utilizzare anche in un campo di battaglia: in una manovra l’ADS è
stato usato per sostenere un attacco, eliminare il fuoco nemico e impedire un
contrattacco.

“L’ADS ha lo stesso effetto non letale e persuasivo contro qualsiasi obiettivo,
indipendentemente dalle dimensioni, età o genere”, ha detto il capitano Jay
Delarosa, portavoce della Direzione Congiunta per le Armi non Letali, ente che
deciderà dove e come si potrà utilizzare l’ADS.

“Può venire usato per impedire a vari individui o gruppi l’ingresso in una zona
determinata, per controllarne l’accesso, evitare che uno o vari individui
realizzino un’attività non desiderata, ritardare o interrompere un’attività
nemica”.

I risultati concreti delle manovre realizzate dall’esercito sono confidenziali,
ma il capitano Delarosa insiste che l’ADS ha dimostrato d’essere “ sicuro ed
efficace in ogni ambito”.

L’ADS può adottare differenti forme e dimensioni: il Sistema 1 è stato adattato
in versione più piccola ad un veicolo blindato Stryker, assieme ad altri armi
letali o meno, per le operazioni di sicurezza nelle zone urbane.

La compagnia Sandia National Labs aspira a realizzare una versione piccola,
montata su un treppiedi per proteggere le installazioni nucleari. Esistono
inoltre un ADS portatile e versioni più grandi.

“Nei Laboratori tecnologici di Ricerca delle Forze Aeree vengono sviluppate
tecnologie chiave che rendono possibile l’installazione di questo dispositivo
in piattaforme aerotrasportate - dai C-130 per esempio, ha detto Diana Loree,
gerente dei programmi per l’ADS Aerotrasportato.

L’ADS Aerotrasportato sostituirebbe il grande potere di fuoco dell’artiglieria
degli AC-130 delle Forze Speciali, che attualmente comprende un obice da 105
millimetri e mitragliatrici Gatling da 25 mm.

Queste cannoniere volanti di solito sparano sugli obiettivi che si trovano a 2 o
più miglia, il che significa che è stato sviluppato un ADS molto più potente del
Sistema 1.

I particolari riferiti ai livelli esatti di potenza, la portata e il diametro
del raggio sono confidenziali. ( Cubadebate).

http://www.granma.cu/italiano/2007/febrero/vier16/tortura-it.html