R: [Forumlucca] Fw: Appello Contro le Guerre di Franca Rame,…

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Autor: aunchb@tin.it
Datum:  
To: forumlucca
Betreff: R: [Forumlucca] Fw: Appello Contro le Guerre di Franca Rame, Padre Zanotelli, Vauro, Giorgio Cremaschi, Gianni Minà, Giulietto Chiesa

cara elena tutto bene, ma le truppe italiane in libano?
----Messaggio
originale----
Da: lelenina83@???
Data: 15-feb-2007 9.53 AM
A:
"Paolo Gaddini"<gaddini.paolo@???>, <giuliastor@???>,
<forumlucca@???>, <francepinti@???>,
<donatellacavagnaro@???>, <dicesaremirko@???>, "caterina
barsanti"<catrina@???>, "asa"<spaziautogestiti@???>
Ogg:
[Forumlucca] Fw: Appello Contro le Guerre di Franca Rame, Padre
Zanotelli, Vauro, Giorgio Cremaschi, Gianni Minà, Giulietto Chiesa


----- Original Message -----
From: Information Guerrilla
To:
lelenina83@???
Sent: Wednesday, February 14, 2007 11:55 PM
Subject: Appello Contro le Guerre di Franca Rame, Padre Zanotelli,
Vauro, Giorgio Cremaschi, Gianni Minà, Giulietto Chiesa


APPELLO
CONTRO LE GUERRE
da http://www.francarame.it/?q=node/265

Ho ricevuto
questo intenso appello che chiede al governo di rivedere al più presto
la politica estera del nostro paese: ci vuole un coraggioso no alla
guerra in Afghanistan e alla base Dal Molin di Vicenza.
L'appello è
promosso da Teresa Mattei - Partigiana e membro della Costituente,
Padre Alex Zanotelli, Vauro - Emergency e giornalista, Giorgio
Cremaschi, segretario nazionale FIOM-CGIL e Mauro Revelli, scrittore.

In queste ore stanno aderendo molti intellettuali e personalità del
mondo dell'arte e delle scienze.
Se lo condividete, vi chiedo di
sottoscriverlo inviando il vostro nome, cognome e professione
all'indirizzo mail "nobasenoguerra@???".

E' necessario
manifestare il nostro dissenso, e quindi importante diffondere questo
messaggio, farlo firmare a più persone possibili, affinchè diventi un
coro di voci per la pace e la fine di tutte le guerre.

Franca Rame

Siamo donne e uomini impegnati da sempre per la pace. Abbiamo marciato
in questi anni nelle straordinarie manifestazioni contro la guerra
globale divampata in Iraq ma nata nel 2001 in Afghanistan. Lo abbiamo
fatto nella convinzione che la guerra deve uscire dalla storia e che la
politica si riduce a gestione tecnica se non fa di questo obiettivo, di
questa grande aspirazione umana la sua bussola regolatrice.
Quando nel
2006 abbiamo contribuito, ciascuna e ciascuno nel suo ambito e con le
modalità proprie, a sconfiggere Berlusconi e le destre lo abbiamo fatto
anche in nome della pace di quell'impegno, con la speranza che si
sarebbe potuto iniziare a cambiare strada. Il ritiro dei soldati
italiani dall'Iraq ce lo ha fatto sperare. E invece oggi guardiamo con
sconcerto alle scelte dell'attuale governo in politica estera e
militare: mantenimento delle truppe in Afghanistan, al seguito della
guerra statunitense. Piena fedeltà alla Nato, aumento spropositato
delle spese militari fino alla sciagurata decisione di permettere la
costruzione di una nuova base (e non allargamento!!) Usa a Vicenza;
intesa di assemblare in Italia, presso Novara, i micidiali bombardieri
Joint Strike Fighter, acquistati dagli Stati Uniti per la bellezza di
13 miliardi di euro! La costituzione dice che l'Italia ripudia la
guerra e che per di più siamo in Afghanistan come missione di pace. E
allora che cosa ce ne facciamo di aerei d'attacco e distruzione che
possono trasportare testate atomiche? Bisogna fermarsi, fermarsi e
riflettere.
Bisogna ricostruire una connessione con il proprio popolo e
il proprio elettorato. Crediamo che la sacrosanta protesta della
popolazione di Vicenza vada non solo sostenuta ma ascoltata e indurre
il governo a cambiare idea. Così come crediamo che l'avventura senza
ritorno della guerra in Afghanistan debba cessare.
Invitiamo il governo
e i politici tutti ad ascoltare queste parole e invitiamo i deputati e
i senatori che hanno creduto alla lotta per la pace di essere
conseguenti con le loro idee votando no al rifinanziamento della
missione in Afghanistan.
Se qualcuno pensa che dalla base di Vicenza
debbano partire le forze d'azione per ogni tipo di guerra mediorientale
ed esportare "un cimitero di pace e democrazia"in cambio di petrolio e
di quotidiani massacri, noi pensiamo che dalla guerra bisogna invece
cominciare a uscire.

On.Teresa Mattei- Partigiana e membro della
Costituente,
Padre Alex Zanotelli,
Vauro - emergency, giornalista,
Gianni Minà - giornalista,
Giorgio Cremaschi - segretario nazionale
FIOM - CGIL,
Marco Revelli - scrittore

HANNO ADERITO
Moni Ovadia -
attore e autore,
Mario Monicelli - regista,
Giulietto Chiesa -
giornalista europarlamentare,
SilvanoAgosti- regista,
Valentino
Parlato- giornalista,
Dario Fo- Premio Nobel per la letteratura,
Jacopo
Fo - scrittore,
Stefano Tassinari - scrittore,
Manlio Dinucci -
saggista,
Padre Alberto Maggi - biblista,
Prof.Margherita Rubino -
docente universitaria Università di Genova
Prof. Aldo Ferrara, docente
universitario Università di Siena presidente CESAER
Prof. Silvia
Ferrara PhD Junior Yellow Research Sant John College Oxford
Prof.
Domenico Losurdo docente Storia della Filosofia Urbino - Presidente
Ass. internazionale Hegel- Marx
Prof. Angelo d'Orsi, storico, docente
Università di Torino
Sabina Guzzanti - attrice, scrittrice
Francesco
(Pancho) Pardi prof.Universitario
Maria Ricciardi Giannoni, Presidente
Associazione Liberacittadinanza

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